Come nacque Calciopoli
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stefano86
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Come nacque Calciopoli
COME NACQUE CALCIOPOLI
Di calciopoli ormai l'Italia pallonara sa praticamente tutto, dal giorno della sua esplosione sino a questi primi passi del processo, quello vero.
Potrebbe apparire strano come un argomento del genere sia l'unico per il quale davvero praticamente tutti si sono interessati in qualche modo, d'altronde la Juve la conoscono anche coloro che non hanno idea di cosa sia il calcio.
Tutta la favola di questi ultimi anni rappresenta una sorgente infinita di dibattiti più o meno accesi, qualsiasi sia il contesto, sfociando addirittura in un territorio così delicato come la finanza, ma semplicemente perchè in fin dei conti noi italiani a riguardo ne capiam veramente poco parlando da un punto di vista massificato. Guai a parlare di manipolazione mediatica o cose del genere, si rischierebbe di indignare le più pure menti sparse sul nostro Stivale, e per non scomodare esempi facili che riguardano altre realtà, basti pensare alla reazione che potrebbe avere il popolo juventino a pensare che certe cose siano accadute anche con il benestare degli Elkann.
Il naturale mezzo di comunicazione a riguardo? I media italiani nella quasi loro totalità, i quali hanno portato avanti il tutto basando la propria politica su temi quali morale ed etica, mettendoci dentro belle parole a supporto di tale linea di condotta.
Niente di sbagliato, ci mancherebbe, ma c'è qualcosa che probabilmente per sbadadaggine nessuno ci ha mai detto, sciocchezze a pensare ai castelli di fogna costruiti con progetti firmati dall'ingegner Moggi, dall'architetto Giraudo e messi su dagli operai Bergamo e Pairetto. Forse.
Arrivati a questo punto, prima di passare al racconto di due brevi storie, vi chiediamo di continuare la lettura solo nel caso in cui siate disposti a leggere qualcosa senza idee strane sulla natura di questo pezzo, sull'autore, e su chi autorizza che ciò si scriva su questo sito: è storia.
Detto ciò, tralasciando le modalità del processo dei 9 giorni, non considerando chi e come ha giudicato in questi 9 giorni, e i vari interessi di finanza abbastanza evidenti e dalle lontane origini in tale processo, andiamo a ricordare come è nato tutto.
L'analisi da parte della Procura di un fascicolo di trascrizioni, non intercettazioni originali, provenienti da due diverse inchieste: una non autorizzata svolta dai responsabili della sicurezza del gruppo Telecom di cui è anche inutile dire le motivazioni, l'altra invece fatta da due componenti della Sisde su alcuni dirigenti di squadre di Serie A. Membri della Sisde che hanno portato avanti le intercettazioni, scegliendo e trascrivendo loro direttamente le varie telefonate ritenute utili, e cestinando il resto.
Su questa seconda inchiesta naturalmente si concentrerà la nostra attenzione.
Permetteteci un passo indietro nel tempo.
19 luglio 1992.
A Palermo, in via D'Amelio, si consumava una delle stragi più brutali della storia d'Italia. L'obiettivo di quella strage era il giudice Borsellino, l'unico vero avversario della mafia rimasto su questo pianeta ai tempi.
Subito dopo lo scoppio della bomba, dal luogo dell'attentato scomparve la famosa borsa del giudice contenente la famigerata agenda rossa, agenda dove Borsellino "annotava tutte le cose più segrete relative alle indagini anche sulla strage del collega Falcone, ucciso dalla mafia a Capaci, insieme alla sua scorta" (fonte 'La Repubblica'). Di quella borsa non si hanno più notizie dal momento del suo allontanamento da via D'Amelio. A prelevare la borsa dalla macchina "esplosa" fu un carabiniere che risponde al nome di Giovanni Arcangioli. Tutte informazioni frutto d'inchieste misteriosamente rimaste ferme sino al febbraio del 2006.
Il suddetto Arcangioli fu accusato di false dichiarazioni atte a depistare inchieste anti-mafia.
Prima di tornare al presente piccolo cenno lo facciam su tale Aurelio Auricchio.
Auricchio è un carabiniere che parecchi anni fa fu inquisito perchè aveva falsificato intercettazioni in processi anti-mafia. Questi addiritturà denunciò per diffamazione i suoi accusatori, ma in tutta risposta i tribunali gli diedero torto anche in appello.
Ma torniamo ora al nostro tema.
Dicevamo dell'inchiesta sui dirigenti del calcio, inchiesta che nasce nel 2005 a Napoli.
Le intercettazioni di codesta inchiesta vengono fatte dalla Sisde, con il generale Mario Mori, indagato a Palermo per mafia, comandò al tenente colonnello Giovanni Arcangioli e al maggiore Attilio Auricchio l'analisi e la trascizione di tutte le intercettazioni uscite fuori da tale inchiesta, e consegnate in circorstanze ancora non ben chiarite alla carta stamapata. Avete capito bene, i due carabinieri delle storielle di prima.Subito dopo aver concluso il loro lavoro su calciopoli, i due furono trasferiti a nuovi incarichi. A noi comuni mortali son stati presentati solo i pm Narducci e Beatrice.
Naturalmente di tutto ciò neanche l'ombra in praticamente nessun organo di stampa che si occupò di calciopoli, troppo impegnati a fare da moralizzatori tralasciando la cronaca, l'obiettività e cose che in pura teoria dovrebbero essere all'ordine del giorno in ambito giornalistico.
Da qui i grossi dubbi che riguardano le magagne del mondo del calcio di quegli anni: tutti siam contenti di non avere più il sig. Luciano Moggi fra i piedi, ma, così come per tutti i casi più discussi d'Italia, siamo sicuri che si è fatto quello che si doveva fare? Siamo sicuri che han pagato tutti coloro che dovevano pagare? Siamo sicuri che il calcio sia tornato ad essere pulito come ci hanno voluto far credere con quel processo di due estati fa e con quelle sentenze?
Vogliamo illuderci e pensarlo veramente, ma senza ragionarci troppo su: verrebbero a galla troppi dubbi fra gli altri che già abbiamo e che col calcio c'entrano poco, e che probabilmente mai nessuno riuscirà a toglierci.
di Fabio Mauro Giambò
fantagazzetta.com
Di calciopoli ormai l'Italia pallonara sa praticamente tutto, dal giorno della sua esplosione sino a questi primi passi del processo, quello vero.
Potrebbe apparire strano come un argomento del genere sia l'unico per il quale davvero praticamente tutti si sono interessati in qualche modo, d'altronde la Juve la conoscono anche coloro che non hanno idea di cosa sia il calcio.
Tutta la favola di questi ultimi anni rappresenta una sorgente infinita di dibattiti più o meno accesi, qualsiasi sia il contesto, sfociando addirittura in un territorio così delicato come la finanza, ma semplicemente perchè in fin dei conti noi italiani a riguardo ne capiam veramente poco parlando da un punto di vista massificato. Guai a parlare di manipolazione mediatica o cose del genere, si rischierebbe di indignare le più pure menti sparse sul nostro Stivale, e per non scomodare esempi facili che riguardano altre realtà, basti pensare alla reazione che potrebbe avere il popolo juventino a pensare che certe cose siano accadute anche con il benestare degli Elkann.
Il naturale mezzo di comunicazione a riguardo? I media italiani nella quasi loro totalità, i quali hanno portato avanti il tutto basando la propria politica su temi quali morale ed etica, mettendoci dentro belle parole a supporto di tale linea di condotta.
Niente di sbagliato, ci mancherebbe, ma c'è qualcosa che probabilmente per sbadadaggine nessuno ci ha mai detto, sciocchezze a pensare ai castelli di fogna costruiti con progetti firmati dall'ingegner Moggi, dall'architetto Giraudo e messi su dagli operai Bergamo e Pairetto. Forse.
Arrivati a questo punto, prima di passare al racconto di due brevi storie, vi chiediamo di continuare la lettura solo nel caso in cui siate disposti a leggere qualcosa senza idee strane sulla natura di questo pezzo, sull'autore, e su chi autorizza che ciò si scriva su questo sito: è storia.
Detto ciò, tralasciando le modalità del processo dei 9 giorni, non considerando chi e come ha giudicato in questi 9 giorni, e i vari interessi di finanza abbastanza evidenti e dalle lontane origini in tale processo, andiamo a ricordare come è nato tutto.
L'analisi da parte della Procura di un fascicolo di trascrizioni, non intercettazioni originali, provenienti da due diverse inchieste: una non autorizzata svolta dai responsabili della sicurezza del gruppo Telecom di cui è anche inutile dire le motivazioni, l'altra invece fatta da due componenti della Sisde su alcuni dirigenti di squadre di Serie A. Membri della Sisde che hanno portato avanti le intercettazioni, scegliendo e trascrivendo loro direttamente le varie telefonate ritenute utili, e cestinando il resto.
Su questa seconda inchiesta naturalmente si concentrerà la nostra attenzione.
Permetteteci un passo indietro nel tempo.
19 luglio 1992.
A Palermo, in via D'Amelio, si consumava una delle stragi più brutali della storia d'Italia. L'obiettivo di quella strage era il giudice Borsellino, l'unico vero avversario della mafia rimasto su questo pianeta ai tempi.
Subito dopo lo scoppio della bomba, dal luogo dell'attentato scomparve la famosa borsa del giudice contenente la famigerata agenda rossa, agenda dove Borsellino "annotava tutte le cose più segrete relative alle indagini anche sulla strage del collega Falcone, ucciso dalla mafia a Capaci, insieme alla sua scorta" (fonte 'La Repubblica'). Di quella borsa non si hanno più notizie dal momento del suo allontanamento da via D'Amelio. A prelevare la borsa dalla macchina "esplosa" fu un carabiniere che risponde al nome di Giovanni Arcangioli. Tutte informazioni frutto d'inchieste misteriosamente rimaste ferme sino al febbraio del 2006.
Il suddetto Arcangioli fu accusato di false dichiarazioni atte a depistare inchieste anti-mafia.
Prima di tornare al presente piccolo cenno lo facciam su tale Aurelio Auricchio.
Auricchio è un carabiniere che parecchi anni fa fu inquisito perchè aveva falsificato intercettazioni in processi anti-mafia. Questi addiritturà denunciò per diffamazione i suoi accusatori, ma in tutta risposta i tribunali gli diedero torto anche in appello.
Ma torniamo ora al nostro tema.
Dicevamo dell'inchiesta sui dirigenti del calcio, inchiesta che nasce nel 2005 a Napoli.
Le intercettazioni di codesta inchiesta vengono fatte dalla Sisde, con il generale Mario Mori, indagato a Palermo per mafia, comandò al tenente colonnello Giovanni Arcangioli e al maggiore Attilio Auricchio l'analisi e la trascizione di tutte le intercettazioni uscite fuori da tale inchiesta, e consegnate in circorstanze ancora non ben chiarite alla carta stamapata. Avete capito bene, i due carabinieri delle storielle di prima.Subito dopo aver concluso il loro lavoro su calciopoli, i due furono trasferiti a nuovi incarichi. A noi comuni mortali son stati presentati solo i pm Narducci e Beatrice.
Naturalmente di tutto ciò neanche l'ombra in praticamente nessun organo di stampa che si occupò di calciopoli, troppo impegnati a fare da moralizzatori tralasciando la cronaca, l'obiettività e cose che in pura teoria dovrebbero essere all'ordine del giorno in ambito giornalistico.
Da qui i grossi dubbi che riguardano le magagne del mondo del calcio di quegli anni: tutti siam contenti di non avere più il sig. Luciano Moggi fra i piedi, ma, così come per tutti i casi più discussi d'Italia, siamo sicuri che si è fatto quello che si doveva fare? Siamo sicuri che han pagato tutti coloro che dovevano pagare? Siamo sicuri che il calcio sia tornato ad essere pulito come ci hanno voluto far credere con quel processo di due estati fa e con quelle sentenze?
Vogliamo illuderci e pensarlo veramente, ma senza ragionarci troppo su: verrebbero a galla troppi dubbi fra gli altri che già abbiamo e che col calcio c'entrano poco, e che probabilmente mai nessuno riuscirà a toglierci.
di Fabio Mauro Giambò
fantagazzetta.com
In The Main- Capitano
- Numero di messaggi : 2027
Data d'iscrizione : 18.09.08
Località : Andria
Re: Come nacque Calciopoli
appost e' con questo siamo proprio sicuri...come funzionava funziona e penso funzionera' sempre l'Italia.....
stefano86- Navigatore
- Numero di messaggi : 251
Data d'iscrizione : 08.09.08
Re: Come nacque Calciopoli
è stata tutta una montatura creata ad arte da moratti & tronchetti provera per togliere di mezzo i personaggi e le squadre piu' scomode in modo da poter vincere finalmente qualcosa....
scherzi(?) a parte aspetto commenti da bender...
scherzi(?) a parte aspetto commenti da bender...
centro storico- Cannoniere
- Numero di messaggi : 594
Data d'iscrizione : 16.06.08
Re: Come nacque Calciopoli
centro storico ha scritto:è stata tutta una montatura creata ad arte da moratti & tronchetti provera per togliere di mezzo i personaggi e le squadre piu' scomode in modo da poter vincere finalmente qualcosa....
scherzi(?) a parte aspetto commenti da bender...
la risposta tipica di bender in qst casi è: E' TUTTA UNA CONGIURA CONTRO LA JUVE!!!!!
maryan85- Admin
- Numero di messaggi : 3570
Data d'iscrizione : 15.06.08
Età : 38
Località : andria
Re: Come nacque Calciopoli
maryan85 ha scritto:centro storico ha scritto:è stata tutta una montatura creata ad arte da moratti & tronchetti provera per togliere di mezzo i personaggi e le squadre piu' scomode in modo da poter vincere finalmente qualcosa....
scherzi(?) a parte aspetto commenti da bender...
la risposta tipica di bender in qst casi è: E' TUTTA UNA CONGIURA CONTRO LA JUVE!!!!!
perchè l' inter è stata scoperta con passaporti falsi, intercettazione di moratti a vieri; falso in bilancio ( e quindi nn poteva iscriversi ad un campionato di serie A ). E NON E' STATA PUNITA ???
soloandria- Navigatore
- Numero di messaggi : 488
Data d'iscrizione : 15.06.08
Età : 30
Località : Andria
Re: Come nacque Calciopoli
queste cose vengono allo scoperto ora (a fine 2008), ma c'era chi, nel luglio 2006, già lo diceva...
andate a rivedervi i miei vecchi post...
è stato un trappolone, e vi siete fatti abbagliare tutti!
moggi lo disse subito:
"capirete che la vera cupola del calcio sono moratti, galliani e carraro"
andate a rivedervi i miei vecchi post...
è stato un trappolone, e vi siete fatti abbagliare tutti!
moggi lo disse subito:
"capirete che la vera cupola del calcio sono moratti, galliani e carraro"
bender- Capitano
- Numero di messaggi : 3158
Data d'iscrizione : 15.06.08
Età : 47
Località : Andria - Bari
Re: Come nacque Calciopoli
bender ha scritto:queste cose vengono allo scoperto ora (a fine 2008), ma c'era chi, nel luglio 2006, già lo diceva...
andate a rivedervi i miei vecchi post...
è stato un trappolone, e vi siete fatti abbagliare tutti!
moggi lo disse subito:
"capirete che la vera cupola del calcio sono moratti, galliani e carraro"
......si......si........Moggi Santo Subito !!!
The thief of emotions- Timoniere
- Numero di messaggi : 134
Data d'iscrizione : 18.09.08
Località : Andria (Bari)
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