Ennesimo episodio Baby-Gang ad Andria: avast!!!

Andria, studente pestato da branco
Sale la preoccupazione in città
di GIAMPAOLO BALSAMO
(fonte Gazzetta del Mezzogiorno)

ANDRIA - «Mio figlio non ricorda nulla. E stato picchiato selvaggiamente, senza un motivo. Poteva morire per colpa di alcuni balordi che continuano a girare impuniti». È una madre visibilmente preoccupata la donna che ci sta dinanzi. Teme per suo figlio, un giovane di 21 anni di Andria, ricoverato in gravi condizioni nel reparto di otorino-laringoiatria dell’ospedale «Bonomo» perché rimasto vittima di un pestaggio avvenuto la notte di sabato scorso (ma la notizia è trapelata soltanto ieri) nel centro di Andria. L’aggressione, sulla quale stanno indagando i poliziotti del locale commissariato, per il momento non ha nessun responsabile: secondo quanto ricostruito dagli investigatori, si tratterebbe di una banda di baby criminali che, senza un motivo ben preciso, avrebbero picchiato il 21enne, causandogli un trauma cranico, la lesione della mandibola e la frattura del setto nasale.

IL RACCONTO - «Non ricordo nulla», racconta il 21enne andriese, un grafico pubblicitario prossimo a trasferirsi a Milano per proseguire gli studi. «So soltanto che ero in sella alla mia “Vespa” in compagnia di un amico. Tornavamo da uno spettacolo di Castel dei Mondi in piazza San Francesco. Non era tardi». Fin qui i ricordi del giovane che, dopo aver perso i sensi, al suo risveglio, si è ritrovato in un letto dell’ospedale. Con lui, come detto, c’era anche un amico che, al momento dell’aggressione, preferì saltare giù dal ciclomotore e fuggire. «Avevo paura, ho visto quei tipi che si stavano accanendo sul mio amico».

L’«ABBORDAGGIO» - Tutto è avvenuto poco dopo la mezzanotte. I giovani stavano rincasando quando furono avvicinati da due ragazzi, anche loro in sella ad uno scooter. «Non erano soli - dice l’amico -. I due si erano staccati da un gruppo che di solito staziona in piazza Monumento ai Caduti, a pochi passi dall’ospedale. Siamo stati raggiunti in via Bruno Buozzi e qui i due si sono accaniti contro il mio amico che cadeva dal ciclomotore. Io, invece, sono fuggito».

IL PESTAGGIO - «Mio figlio - racconta questa volta la mamma - è stato colpito ripetutamente con calci e pugni. Non hanno avuto pietà. Hanno infierito nonostante si trovasse a terra, indifeso. Perché tanta violenza? ». Sarebbero stati due i «bulli» ad avventarsi sul giovane grafico pubblicitario che, spinto a terra, è stato raggiunto da una lunga serie di calci al volto e alla testa che gli hanno fatto perdere i sensi. L'allarme è stato dato da alcuni amici del giovane subito dopo la fuga del gruppo.

IL MOVENTE - L’aggressione ed il successivo pestaggio potrebbe non avere alcun movente. I «bulli», infatti, potrebbero aver agito sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o alcooliche o semplicemente per divertimento e come diversivo di una nottata noiosa. Gli investigatori a tal riguardo non si sbilanciano. Nelle ultime ore hanno ascoltato i due giovani aggrediti e, dopo aver raccolto una serie di informazioni, hanno avviato le relative indagini per identificare i componenti di questa baby gang. Lo stesso 21enne andriese, non è la prima volta a finire tra le grinfie di criminali «in erba» (fu aggredito anche due anni fa per difendere un amico infastidito da un gruppetto di adolescenti terribili) la cui presenza, sempre nelle vicinanze del Monumento ai caduti, è più volte stata oggetto di segnalazioni alle forze dell’ordine da parte dei residenti e di alcuni passanti.

IL GRIDO D’ALLARME - «Adesso basta. La città non può essere in balia di questi teppisti. Dobbiamo aspettare che ci scappi un morto?. Perché le forze dell’ordine non intervengono per allontanare queste persone così pericolose? ». I genitori del giovane andriese, vittima del pestaggio, invocano giustizia ma, nello stesso tempo, chiedono alle forze dell’ordine di fare fronte comune a questi fenomeni di violenza e di bullismo. «Mio figlio è stato spinto, scaraventato a terra e picchiato in pieno centro e sotto gli sguardi di tutti ma nessuno ha visto niente. Sono anche l’omertà e l’indifferenza i nemici da combattere».

3/9/2008

AVAST!!! Si parla di rumeni, molte volte ingiustamente, ma questi animali andriesi, persone di merda, circolano indisturbatamente???

AVAST!!! Sfasciano opere pubbliche dedicate a bambini e anziani, si credono industruttibili!!! E' ora che le forze dell'ordine intervengano e colpiscano queste bande di imbeccili!!! Ci vogliono punizioni severe ma che facciano crescere queste persone: ad esempio, condannarli ad un anno di lavori socialmente utili (aiutare gli anziani, pulire i parchi pubblici, ecc.).

AVAST!!!!!!!!!!!!!!

Il problema non sono solo le forze dell'ordine ma siamo soprattutto noi.
Come mai non ha visto niente nessuno in pieno centro?

Basta solo una parola: VIGLIACCHI!!!!!

Ad Andria c'è la FECCIA, sta diventando invivibile questa città !

Ribadisco: gli andriesi stessi possono far sparire la feccia; provate ad immaginare se da un momento all'altro sparisse la barriera dell'omertà. Siamo ben centomila abitanti...

Giovane pestato a sangue nel centro storico. Adesso è in coma
Non si conosce l'identità dell'uomo dell'apparente età di 25 anni. Era sprovvisto di documenti. Trovato in via Isabella d'Inghilterra.
Non si ferma la scia di violenza che sta insanguinando la città.

L'ultimo, gravissimo episodio è avvenuto questa notte intorno alle ore 24 in pieno centro storico.

In via Isabella d'Inghilterra, una traversa di via Corrado IV di Svevia, è stato trovato sanguinante e privo di conoscenza un giovane dell'apparente età di 25 anni.

Portato subito al pronto soccorso del locale nosocomio le sue condizioni sono subito apparese gravissime.
Adesso è in coma ed è ricoverato in rianimazione. Ha ferite in numerose parti del corpo ed alla testa.

Purtroppo non si conosce la sua identità.

I Carabinieri della Compagnia di Andria hanno avviato subito le ricerche innanzitutto per scoprire chi è questo ragazzo che pare avesse indosso alcune dosi di hascish.

Per la sua identità si sta risalendo ad alcuni tatuaggi. Si pensa ad un regolamento di conti nell'ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti.

è diventati uno schifo di città....

non si può andare avanti così

Se stava B. sarebbero stati appesi

credo che adesso siamo arrivati proprio al limite non si può piu andare avanti cosi questa citta merita di piu e questi gesti infami vanno a rovinare la nostra credibilita da parte delle altre citta quindi ritengo che bisogna fare di piu a partire da tutta la cittadinanza e con l'aiuto delle forze dell'ordine eliminare una volta per tutti questi brutti episodi