Gli ultimi colpi di coda....

Andria, nella maggioranza ognuno fa un pò quel che gli pare
Sfiducia a Zaccaro respinta: 15 voti a favore, 11 contrari e 6 astenuti, ma lo Statuto ne prevede 21 per avere efficacia. Il centro-sinistra in aula (e da quel che sembra non solo lì) allo sbando
Se qualcuno non se ne fosse fatto ancora una ragione, ora avrà il quadro un pò più chiaro: il centro-sinistra andriese è ridotto a brandelli. E se ci fosse stata, oltre al voto favorevole, quello contrario e l'astensione (le tre canoniche scelte insomma) anche una quarta opzione siamo certi che ieri, qualche consigliere comunale della maggioranza (?) ne avrebbe fatto buon uso.

La discussione e quindi la votazione riguardante la mozione di sfiducia al Sindaco Zaccaro, hanno ancora una volta palesato ed in questa occasione in modo ancor più fragoroso, quelle che sono le lacerazioni interne al centro-sinistra.

Ma andiamo al sodo. Il PD si è diviso in tre scuole di pensiero: i favorevoli alla sfiducia (Fratepietro, che tra le altre cose ha anche annunciato la sua candidatura nella lista Andria3 a supporto, nel solco del "cambiamento e del rinnovamento", della candidatura a Sindaco di Giovanna Bruno), gli astenuti (Cirulli, Antolini, Losito) ed i contrari (Vitanostra, Ruggiero, Marchio, Vilella, Santovito, Bisceglie).

La Sinistra dello schieramento ha optato per due sole soluzioni: il gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà ha votato contro, mentre l'altra Sinistra (che è stata opposizione in questi 5 anni al restante centro-sinistra) rappresentata dal sen. Piccolo e da Di Lorenzo si è astenuta.

Compatto il gruppo di Italia Popolare: contro la sfiducia si sono espressi Sinisi e Colia. Contrario anche Di Bari (che se non ci sbagliamo dovrebbe essersi iscritto al gruppo consiliare della Margherita), mentre per l'astensione ha optato il gruppo dell'Italia dei Valori con Addario (Di Palma era assente al momento del voto).

L'unico consigliere dell'Unione di Centro presente in aula, Antonio Matera, ha votato favorevolemente la sfiducia a Zaccaro. I restanti 4 componenti del gruppo UdC, che prima di Natale, avevano apposto le proprie firme per sciogliere anticipatamente il Consiglio Comunale, non pervenuti. Il motivo di questo forfait non è dato sapere.

Il centro-destra, assenti l'on. Fucci perchè impegnato nei lavori parlamentari a Roma ed il consigliere Scamarcio perchè costretto a letto dall'influenza, ha ovviamente votato in modo compatto a favore della sfiducia.

Risultato finale: 15 voti a favore, 11 contrari e 6 astenuti. La sfiducia non passa, in quanto occorrevano 21 voti a favore.

Sui contenuti del dibattito in aula vi invitamo a fare un sunto di quanto letto attraverso i comunicati negli scorsi mesi. Grosse novità non sono emerse, se non le solite pantomime e sceneggiate alle quali i cittadini andriesi sono ormai abituati.

Alla luce di quanto acccaduto ieri, il Sindaco Zaccaro, salvo una candidatura al Consiglio Regionale, che per legge lo porterebbe a dimissioni anticipate, resta in sella fino a fine mandato, ma certamente sul centro-sinistra così come lo abbiamo conosciuto in questi 5 anni, cala il sipario.

Il voto frazionato di ieri è l'emblema delle insabili divisioni che sono avvenute in questa Consigliatura nella maggioranza e che nei fatti, portano oggi alla presenza di tre candidati alla carica di Sindaco nel centro-sinistra ed all'assenza fra questi del Sindaco uscente Zaccaro.


fonte: tifoandria.forumattivo.combat24ore.it