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Articoli Giornalistici Storici AS Andria

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Messaggio  maynard k33NAN Lun Mar 08, 2010 9:05 pm

BAGGIO: " il mio gol più bello all'Andria"
Fonte: Corriere della sera del 2 novembre 1993

Juve, pensierini dalla vetta
Trapattoni vuole dimenticare il ruzzolone di Venezia: " al trofeo europeo ci teniamo " . Roberto Baggio parla controcorrente: " il mio gol piu' bello l' ho segnato all' Andria "

COPPA UEFA . Stasera i bianconeri chiedono ai norvegesi del Kongsvinger l' accesso agli ottavi...
...Juve in condominio con la Samp sul tetto della serie A e Roberto Baggio da solo in vetta ai cannonieri. "Francamente . confessa il fantasista bianconero . non credevo di toccare tanto presto il traguardo dei 100 gol. L' avevo previsto verso Natale. Il gol piu' bello? Forse quello segnato in Coppa Italia all' Andria nell' agosto ' 92, quando entrai in porta col pallone al piede. Il primato della Juve? E' una sensazione quasi inedita perche' non accadeva da oltre due anni. Ma il difficile comincia adesso. Tutti ci aspetteranno al varco e tutti mi marcheranno piu' stretto".
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Messaggio  ANDRIASOVRANA Mar Mar 09, 2010 7:20 am

C'e' chi si ricorda della grande ANDRIA ,FIDELIS x i nostalgici ma ora onoriamo i ns colori e portiamo ANDRIA verso i traguardi che ci competono...
Baggio grande uomo e calciatore.
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Messaggio  senzasenso (UYANDR) Mar Mar 09, 2010 5:25 pm

quanta notalgia dei tempi in cui eravamo in b, ma sono sicuro k se ci salviamo quest anno , nel giro di 5 anni ritorneremo,

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Messaggio  maynard k33NAN Mar Mar 09, 2010 9:56 pm

Vi ricordate?

Fonte: Gazzetta dello sport dell'11 dicembre 1997

CLAMOROSA DECISIONE DELL'ANDRIA:IL CANNONIERE PALUMBO FUORI ROSA
L'attaccante, due gol alla Reggina, punito perche' non ha voluto rinnovare il contratto.
" non valorizzo un giocatore libero a giugno " dice il presidente Fuzio.

ANDRIA - Nel bene o nel male l'uomo copertina della Fidelis Andria e' sempre l'attaccante italo - tedesco Vincenzo Palumbo. Sabato scorso a Reggio Calabria con una splendida doppietta aveva lanciato la squadra andriese verso la prima vittoria esterna della stagione (decisivo anche il suo gol contro il Verona la domenica precedente) e rilanciato le ambizioni dei biancazzurri. Da ieri pomeriggio si trova in pratica fuori rosa e costretto ad allenarsi con la formazione Primavera per questioni contrattuali. Paradossalmente i gol segnati nelle ultime partite sembrano avergli procurato solo guai. Il caso Palumbo e' scoppiato all'improvviso per il mancato accordo tra lui e la Fidelis Andria sul rinnovo del contratto. Quello dell'attaccante era infatti in scadenza alla fine della stagione e da qualche settimana le due parti si sono piu' volte incontrate senza trovare una intesa a questo proposito. Vincenzo Palumbo, nato a Heilbronn, piccolo centro a pochi chilometri da Stoccarda, e' alla terza stagione con la squadra andriese. Il d.s. Angelozzi lo prelevo' dal Servette di Ginevra su consiglio del procuratore (ora diventato ex) dell'attaccante Oscar Damiani. E ad Andria, in tre stagioni, Vincenzo Palumbo e' divenuto una sorta di celebrita' come centravanti part - time. Il primo anno 10 partite, quattro gol in B. Il secondo, in C1, 20, con 3 centri in campionato e 4 in coppa. Nel terzo, quello in corso, e' gia' a quota 5, giocando due partite intere e due quasi, 5 secondi tempi pieni e spezzoni per 69 minuti. In tutto 647' su 1170' di campionato. Tanto che Biagioni continua a prenderlo in giro con affetto: "Se entra dall'inizio non becca palla, ma a partita cominciata diventa una specie di furia". "Forse non e' proprio cosi', pero' mi hanno messo addosso quest'etichetta e io l'accetto - dice Palumbo -, anche se quando sto in panchina e' come se stessi giocando, tanto mi immedesimo nelle situazioni che si verificano in campo. Forse anche per questo quando entro sono subito in partita. Dal mio arrivo ad Andria la mia carriera e' stata tutto un crescendo". E, appunto dopo la doppietta di sabato alla Reggina, l'italo - tedesco per i dirigenti della Fidelis e' diventato un bene da tutelare prima che cadesse in regime di svincolo. Da qui l'inizio delle trattative. La prima proposta e' partita proprio da Palumbo, ma non ha trovato d'accordo la societa' andriese che ha preso tempo. I gol segnati dall'attaccante nelle ultime due giornate e l'improvvisa popolarita' di cui ha goduto hanno indotto il presidente Fuzio e il d.s. Angelozzi ad accelerare i tempi dell'operazione e a fare una controproposta molto vicina alle condizioni dettate inizialmente dal giocatore, ma stavolta e' stato Palumbo a rimandare ogni decisione. Il comportamento dell'attaccante ha fatto infuriare Fuzio che ieri pomeriggio ha deciso di mettere fuori rosa Palumbo. "Dobbiamo pur difendere i nostri interessi - spiega il presidente della Fidelis Andria -. Ci siamo sforzati di venire incontro alle esigenze di Palumbo aderendo alle richieste che lui stesso ci aveva fatto. Ma il giocatore ha cambiato atteggiamento e questo non ci sembra corretto. Percio' d'ora in poi potra' tranquillamente allenarsi con la Primavera. Non mi sembra giusto continuare a valorizzare un giocatore che a fine anno sara' libero. Del resto gli attaccanti di valore non ci mancano di certo visto che in organico abbiamo Lemme, Manca e il serbo Gajic, tutti molto bravi". Sulla vicenda Papadopulo ha speso poche parole: "Sono decisioni che la societa' ha preso per difendere il proprio patrimonio e vanno accettate". Ma non e' apparso felicissimo di vedersi privare del suo attaccante piu' in forma proprio nel momento in cui la squadra si stava riportando nei quartieri alti della classifica.
IL NORVEGESE JOHANSEN IN PROVA CON LA SQUADRA
ANDRIA - Una nuova pista straniera per la Fidelis Andria. Da ieri pomeriggio e' in prova con la squadra adriese il norvegese Ole Martin Johansen, 24 anni, centrocampista centrale che vuole essere impiegato anche da difensore. Johansen, che vanta anche alcune presenze nella nazionale olimpica del suo Paese, ha disputato l'ultimo campionato di Norvegia nello Skeid, prima divisione. Il suo agente e' Vincenzo Morabito che lo ha gia' fatto visionare senza successo dal Perugia nei giorni scorsi. Johansen rimarra' ad Andria fino a domenica, poi i tecnici della Fidelis decideranno se confermarlo o meno. Si tratterebbe del secondo straniero della squadra adriese che ha gia' in organico il serbo Gajic.
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Messaggio  bender Mer Mar 10, 2010 10:50 am

Altri tempi, altra dirigenza.....
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Messaggio  Massimein Mer Mar 10, 2010 11:08 am

bender ha scritto:Altri tempi, altra dirigenza.....

Con le palle quadrate...
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Messaggio  maynard k33NAN Mer Mar 10, 2010 1:26 pm

Ecco chi sono i veri cugini...

Fonte: Corriere della sera del 29 novembre 1993
Piccolo Andria grande cuore: bloccati i cugini ricchi di Bari
Bari vs Fidelis Andria 1 : 1
BARI - Si e' concluso con un giusto pareggio l' atteso derby delle Puglie tra Bari e Fidelis Andria, che hanno dato vita ad un incontro combattuto e giocato su toni agonistici elevati, soprattutto nella ripresa. Nel primo tempo il gioco e' stagnato a centrocampo dove la diga eretta dalla squadra andriese, rivelazione del campionato di serie B, ha bloccato sul nascere le iniziative dei centrocampisti del Bari, chiudendo ogni varco per gli attaccanti biancorossi Tovalieri, Joao Paulo e Gautieri, apparsi spenti e in piu' di un' occasione fuori fase. Dal gioco e' emersa una realta' di basso profilo, almeno nel primo tempo, tant' e' che le uniche occasioni da gol dei primi 45 minuti sono nate da calci piazzati: all' 11' Quaranta ha calciato alto sulla traversa, al 18' Amoruso ha impensierito Mondini da 30 metri. Ma la piu' ghiotta azione da gol del tempo e' stata confezionata dal Bari: Pedone, liberato da Tovalieri al limite dell' area, ha preferito allungare la palla a Joao Paulo invece di calciare in porta, pur essendo piazzato in buona posizione. Nella ripresa e' salito il tono agonistico: all' 8' il Bari ha segnato un gol annullato per fuorigioco con Tovalieri che all' altezza del dischetto del rigore ha girato in porta un passaggio di Pedone. Era solo il presagio del gol del Bari che e' poi giunto al 12' grazie ad una triangolazione Gautieri Joao Paulo Tangorra, con il centrocampista barese che ha beffato il portiere Mondini con un pallonetto. La reazione dell' Andria si e' concretizzata soprattutto con pericolosissimi calci piazzati di Del Vecchio al 15' e Quaranta al 21' . Al 33' Masolini su punizione dal limite toccata da Quaranta ha realizzato il gol del pareggio. Comprensibile la gioia della formazione di Perotti, che in tredici partite ha ottenuto quattro vittorie, sette pareggi e soltanto due sconfitte. Una grande soddisfazione per i "cugini" poveri del calcio pugliese (almeno sulla carta): nonostante una campagna acquisti costruita per puntare alla A, il ricco Bari oggi si trova soltanto un punto avanti rispetto all' Andria.
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Messaggio  In The Main Mer Mar 10, 2010 3:43 pm

Djorkaeff jr. all'Andria
In prova il 23enne fratello del celebre Youri


Andria, 21 agosto 1997


E' PREVISTO PER LA TARDA SERATA L'ARRIVO AD ANDRIA DELLA MEZZAPUNTA FRANCESE MISHA DJORKAEFF, DI 23 ANNI, CONCESSO "IN PROVA" DALL'INTER ALLA FIDELIS ANDRIA CHE SI APPRESTA AD AFFRONTARE IL CAMPIONATO DI SERIE B. DJORKAEFF E' FRATELLO MINORE DI YOURI, FUORICLASSE DELLA FORMAZIONE MILANESE, E CON I NEROAZZURRI HA AFFRONTATO UNA TOURNEE ESTIVA IN ORIENTE SEGNANDO ANCHE UNA RETE.
SULL'ARRIVO DEL FRANCESE, LA SOCIETA' PUGLIESE TENDE A MINIMIZZARE. "DJORKAEFF VIENE QUI SOLTANTO PER ALLENARSI, IN ATTESA DI TROVARE UNA SQUADRA", HA DICHIARATO IL DIRETTORE SPORTIVO, GUIDO ANGELOZZI. DJORKAEFF JUNIOR, INFATTI, CHE HA GIOCATO NELLA TERZA DIVISIONE FRANCESE, E' ATTUALMENTE SVINCOLATO".
RAGGIUNTO TELEFONICAMENTE PRIMA DI IMBARCARSI SUL VOLO PER BARI, IL GIOCATORE, AIUTATO NELLA TRADUZIONE DAL CELEBRE FRATELLO, HA DICHIARATO DI ESSERE "CONTENTISSIMO PER QUESTA OPPORTUNITA'", E DI SPERARE DI "RIUSCIRE A CONVINCERE LA FIDELIS ANDRIA" A TESSERARLO PER L'IMMINENTE CAMPIONATO.

fonte: https://tifoandria.forumattivo.comwww2.raisport.rai.it/news/rubriche/cmercato/199708/21/33fc6b7f014ca/
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Messaggio  In The Main Mer Mar 10, 2010 4:24 pm

13 gennaio 1997
Fidelis Andria vs Ascoli 2 0

-----------------------------------------------------------------
Fidelis Andria - Ascoli2 - 0
MARCATORI: Olive al 2' p.t., Lemme al 35' p.t.
F. ANDRIA: Di Bitonto; Luceri, Logiudice; Olive, Scarponi, Mariani; Sturba (Minaudo dal 38' s.t.), Cappellacci, Lemme (Del Prete dal 28' s.t.), Biagioni (Coppola dal 42' s.t.), Frezza. (12 Siringo, 13 Fragliasso). All. Papadopulo.

ASCOLI: Musarra; Chirico (Fontana dal 21' s.t.), Sussi; Piccioni, Orfei, Tasso; Di Meo (Cammarieri dal 21' s.t.), Sacchetti, Manca (Rizzolo dal 21' s.t.), Romualdi, Pompini. (12 Aprea, 14 Fiorentini, 16 Mobili, 18 Salvagno). All. Scorsa.
ARBITRO: Sputore di Vasto.
NOTE: spettatori 4.000 circa; incasso 44 milioni.
Ammoniti Chirico, Tasso, Sacchetti, Fontana, Frezza, Olive e Coppola. Angoli 5 - 5.

DAL NOSTRO INVIATO ANDRIA - Il primo hurra' sibila sul cielo di Andria. Sul campo dove finora avevano accusato le piu' marcate incertezze, i pugliesi si scrollano all'improvviso di dosso tutte le paure e si impossessano del primato d'inverno in assoluta solitudine. L'Ascoli cede di schianto, nel primo tempo addirittura non esiste e a nulla servono gli inserimenti di Chirico e Di Meo, arrivati in settimana a rinforzare la sterile truppa di Scorsa. L'Andria fa la figura di un gigante: concentrata, risoluta, domina la gara sul piano fisico e tecnico. La fortuna la bacia in fronte con un gol dopo appena 2', quando, su angolo di Biagioni, Lemme allunga di testa la traiettoria del pallone e Olive, piazzato dalla parte opposta, spinge in rete facile il primo pallone della sua bella stagione. Stavolta, i biancazzurri sono fisicamente esuberanti, duri, veloci e soprattutto continui. Frezza e' una freccia sul fianco destro dell'Ascoli, Lemme (un gol valido al 35' su un pallone d'oro servitogli da Biagioni e uno bellissimo annullatogli per fuorigioco qualche istante dopo) e' veloce e in giornata, Biagioni non e' ancora il fantasista che conosciamo, ma e' sulla strada buona. E dietro di lui spicca la sicurezza e il mestiere di Cappellacci, che detta i ritmi di un centrocampo mobile e arcigno. L'Ascoli non riesce a trovare le misure per arginare i giganti biancazzurri. Pompini, il cannoniere del campionato, contro Luceri, nel primo tempo non vede palla. E quando la vede (come al 6' s.t.) tanto non gli par vero che sbaglia un'occasione clamorosa. A quel punto, pero', l'Andria ha quasi tirato le reti che custodiscono la sua terza vittoria casalinga e ha gia' dimenticato le angustie per la caduta di Trapani, prima di Capodanno. La smobilitazione, un po' prematura, rida' un tantino di coraggio all'Ascoli. Al 15' un tiro cross di Di Meo e' ribattuto da Olive: con le mani secondo i marchigiani, non per l'arbitro. Al 26' una girata di Pompini finisce sul palo e qui l'Andria capisce che non e' il caso di scherzare e riparte, assicurando anche un finale senza scosse al suo portiere, rimasto disoccupato per tutto l'arco della partita. Stupisce l'arrendevolezza dei marchigiani. Scorsa non trova contromosse valide se non quella di sostituire tre elementi in blocco, allo stesso minuto. Ma nulla di sostanziale cambia e il finale e' tutto dell'Andria: Frezza sfiora il gol due volte e Minaudo, ultimo rinforzo di una certa nobilta' (piu' di cento gettoni in A), trova spazio per 7'. C'e' quanto basta per giustificare i sogni di serie B. ----------------------------------------------------------------- Scorsa critica il suo Ascoli: "Prendiamo gol stupidi" ANDRIA - La Fidelis Andria e' sola in testa al girone B della serie C1. La squadra pugliese e' campione d'inverno, ma Papadopulo non si lascia incantare dal primato: "E' un titolo che indubbiamente fa morale, ma bisogna essere primi a fine campionato - afferma il tecnico biancazzurro -. Dobbiamo rimanere cauti perche' il cammino e' ancora lungo e la concorrenza qualificata. Certo, l'Andria vista nei primi 45 minuti non potra' che essere una protagonista assoluta di questo torneo". Ad Andria l'Ascoli ha infilato la seconda sconfitta consecutiva della gestione - Scorsa. Ora ha solo 3 punti di vantaggio sull'ultima piazza. "Nulla da eccepire sul risultato - dichiara l'allenatore -. L'Andria si e' dimostrata piu' forte e meglio organizzata. Mi dispiace solo che continuiamo a regalare gol stupidi".

Cala' Salvo (gazzetta dello sport)
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Messaggio  In The Main Gio Mar 11, 2010 10:12 am

20 gennaio 1997
Andria, una caccia all'uomo
Prima della gara con la Nocerina cento tifosi invadono il campo: Di Rocco in ospedale Durante il riscaldamento, alcuni giocatori della Nocerina hanno un diverbio con gli uomini del servizio d' ordine. E ' la scintilla: i tifosi pugliesi invadono il campo e aggrediscono i giocatori. Di Rocco dimesso in serata

Durante il riscaldamento, alcuni giocatori della Nocerina hanno un diverbio con gli uomini del servizio d'ordine. E' la scintilla: i tifosi pugliesi invadono il campo e aggrediscono i giocatori. Di Rocco dimesso in serata ANDRIA - Vince la Fidelis Andria, ma perdono di brutto i suoi tifosi, almeno quel centinaio di scalmanati che ha deciso di trasformare un pomeriggio di festa in una domenica bestiale. C'era molta attesa per la sfida con la Nocerina, soprattutto per i risvolti che poteva avere sulla classifica della Fidelis, visto anche il concomitante impegno tra le due immediate inseguitrici della capolista: Ancona e Casarano. Ma nessuno poteva immaginare un prepartita cosi' turbolento. A farne le spese e' stato Giovanni Di Rocco, difensore dei campani colpito duro dai tifosi andriesi che hanno invaso il campo prima dell'inizio della partita, mentre le squadre effettuavano il riscaldamento. La scintilla e' scoccata per un acceso diverbio tra uno degli addetti al servizio d'ordine, che invitava i giocatori della Nocerina a spostarsi nella zona loro assegnata, e alcuni rossoneri, che non volevano spostarsi. Volava qualche spintone e subito interveniva un primo gruppetto di tifosi andriesi che si trovava indebitamente in campo e si avvicinava pericolosamente ai giocatori campani. La tensione saliva, ma il pronto intervento di alcuni dirigenti andriesi sembrava aver riportato la calma. Invece, nel frattempo altri tifosi erano riusciti a trovare il sistema per aprire un cancello di servizio, vicino alla curva Nord (quella occupata dagli ultras biancazzurri), utilizzato dai vigili del fuoco in caso di pronto intervento. Da quel varco un centinaio di facinorosi si riversava in campo con intenti bellicosi. I giocatori campani scappavano immediatamente verso il centro del campo, dov'e' il tunnel che porta agli spogliatoi. Ma gli ultimi venivano raggiunti e colpiti. Criscuolo e Colletto se la cavavano con poco, mentre Di Rocco, che nel frattempo era scivolato, subiva le conseguenze maggiori. In particolare una contusione con ecchimosi a uno zigomo, ma anche abrasioni sul tronco. Rientrati negli spogliatoi i dirigenti campani chiamavano l'arbitro, che si sincerava dell'accaduto e poi invitava le squadre a scendere in campo. Di Rocco era portato al pronto soccorso dell'ospedale di Andria, da dove e' stato dimesso qualche minuto dopo la fine della partita (contusione allo zigomo destro: 5 giorni di riposo nel referto). In serata lui e Criscuolo, tornati a Nocera, sono andati all'ospedale Umberto I per ulteriori accertamenti. In campo Balugani schierava il 13 (D'Angelo) al posto del 3 (Di Rocco). E la partita veniva disputata regolarmente: vittoria della Fidelis Andria grazie a un'autorete di Deruggiero. Ma a fine partita non c'era voglia di sorridere: adesso tutti temono pesanti conseguenze di carattere disciplinare. Anche perche' la Nocerina ha presentato riserva scritta gia' prima dell'inizio della gara. "E' inaudito quello che e' capitato - tuona Francesco Maglione, il presidente della Nocerina, a fine partita -. Certe cose non accadono nemmeno sui campi di Prima categoria. Non so quali saranno le decisioni degli organi disciplinari, ma vogliamo andare in fondo. Il giocatore stesso promuovera' un'azione legale contro ignoti, anche se devo riconoscere che i dirigenti della Fidelis e le forze dell'ordine hanno fatto il possibile per evitare che il tutto accadesse". "Un episodio deprecabile - sottolinea il presidente dell'Andria, Giuseppe Fuzio -. Ho gia' fatto personalmente le mie scuse ai dirigenti della Nocerina. Spero solo che la squadra non subisca le conseguenze di qualcosa di cui non e' responsabile".

Fidelis Andria - Nocerina1 - 0 MARCATORE: aut. di Deruggiero al 20' p.t. FIDELIS ANDRIA: Di Bitonto; Luceri, Lo Giudice; Minaudo, Scarponi, Mariani; Sturba (Fragliasso dal 43' s.t.), Cappellacci, Lemme (Passiatore dal 30' s.t.), Biagioni, Frezza (Coppola dal 24' s.t.). (12 Siringo, 14 Arcuti, 16 Ciaramella, 17 Del Prete). All. Papadopulo.
NOCERINA: Criscuolo; De Simone, D'Angelo (Marra dal 1' s.t.); Marchegiani, Colletto, Deruggiero; Fabris, Toti, Verolino, Battaglia, Puglisi (Lapini dal 18' s.t.). (12 Iezzo, 14 Bucciarelli, 16 Pallanch, 17 Molino). All. Balugani. ARBITRO: Biasutto di Vicenza. NOTE: spettatori 4.500 circa, incasso 52 milioni. Amm. Battaglia, Marchegiani, Biagioni, Colletto, Minaudo. Angoli 6 - 4 per la Nocerina.
ANDRIA - Squadre contratte all'inizio. Pugliesi in gol al primo affondo: Biagioni apre a sinistra per Frezza, che centra per Lemme. Deruggiero lo anticipa ma infila la propria rete

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Messaggio  soloandria19 Gio Mar 11, 2010 3:12 pm

La Fidelis Andria multata per razzismo
Repubblica — 11 aprile 2002 pagina 19 sezione: SPORT

Multati per razzismo. I "booh" di domenica scorsa durante il derby casalingo con il Tricase, destinati al giovane attaccante ivoriano Mamadu Konate sono costati alla Fidelis Andria 10mila 500 euro. La partita era un importante scontro salvezza del girone C della serie C2. L' Andria ha vinto per 31 nonostante proprio Mamadu avesse segnato il gol del momentaneo pareggio nel secondo tempo, pochi minuti dopo essere entrato in campo. «Ma questa multa è assurda», commenta a caldo Franco Fuzio, uno due fratelli patron storici della Fidelis. «Non si può punire una società soltanto per colpa di qualche imbecille. Tra l' altro io questi "booh" non li ho nemmeno sentiti». Distratto, forse. Oppure troppo concentrato sulle sorti della sua squadra. Meno male invece che quei cori non sono sfuggiti all' arbitro, Simone Ponzalli di Firenze, che ha riportato tutto sul referto. Seguendo le rigide disposizioni impartite sin dall' inizio campionato dall' Associazione italiana arbitri (Aia) e dal designatore della serie C, Maurizio Mattei. «Se in quel momento qualcuno impazzisce, noi cosa ci possiamo fare?», incalza Fuzio. Senza sapere che una scappatoia c' era. Si chiamava civiltà. Sarebbe bastato che tutto lo stadio coprisse quelle urla con fragorosi applausi - che da regolamento andavano anche questi riportati in referto dall' arbitro - affinché la multa non fosse comminata. Ma Andria è una città razzista? «Assolutamente no», garantisce il sindaco Vincenzo Caldarola. «In questi anni ci siamo sempre sforzati affinché aumentasse l' integrazione tra i tanti extracomunitari che ospitiamo e gli andriesi. I risultati sono sempre stati buoni». Lo conferma anche Aziz Boulid, 39 anni marocchino, da più di dieci in Italia: «Io ad Andria non ha avuto mai problemi. Anzi, sono rimasto quasi sorpreso della bella accoglienza che è stata riservata dai compagni di scuola a mia figlia Mirjam, che da quest' anno frequenta la prima elementare». L' episodio di domenica resta, però. «Io parlerei di un gesto isolato», prosegue il sindaco. «Si tratta di pochi idioti senza cultura, di scalmanati che non riescono nemmeno a capire l' esatto significato del gesto». Ad aggravare la situazione c' è il fatto che la Fidelis è recidiva. Nel passato campionato era stata inflitta loro una multa per i "booh" destinati a Kanjelele del Savoia. Brutto segno. «È indispensabile un incontro con la tifoseria organizzata», sostiene l' assessore allo Sport, Pina Marmo. «I ragazzi della curva devono aiutarci a individuare e a isolare questi soggetti. Andria è una città d' integrazione, è la patria di Castel del Monte, emblema della sintesi tra le diverse culture». E la società calcistica che cosa farà? «Un ricorso», dice Fuzio. «Per evitare di pagare quei soldi e per un discorso di credibilità. Mi spiace per Mamadu, che tra l' altro anch' io ho applaudito per il gol e la spettacolare capriola che ha compiuto per esultare». In questa maniera si rischiano però di sminuire quei cori odiosi. «Da parte nostra ci sarà sempre una condanna categorica a gesti del genere, assolutamente privi di ogni logica», conclude Fuzio. «Abbiamo anche noi giocatori extracomunitari che ad Andria si trovano molto bene. Mi sembra che questa volta in Lega abbiano esagerato con l' entità della multa. In ogni caso cercheremo di fare qualcosa affinché queste spiacevoli situazioni non si ripetano». - GIULIANO FOSCHINI
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Messaggio  bender Gio Mar 11, 2010 4:21 pm

soloandria19 ha scritto:Ma Andria è una città razzista? «Assolutamente no», garantisce il sindaco Vincenzo Caldarola.

Speriamo che in tutti questi anni qualcuno abbia spiegato al pennivendolo che ha scritto questo pezzo che l'ex sindaco di Andria si chiamava Caldarone, non Caldarola!
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Messaggio  In The Main Ven Mar 12, 2010 10:23 am

27 gennaio 1997
Juve Stabia Fidelis Andria 0 2


Juve Stabia - Fidelis Andria 0 - 2
MARCATORI: Olive al 7' p.t., Lemme al 46' s.t.

JUVE STABIA: Bifera; Monaco, Saladino (Sarnelli dal 32' s.t.); Di Meglio, Amodio, D'Alessio; De Francesco, De Amicis, Costantino, Nicodemo, Gonano (Foglia dal 22' s.t.). (12 Ambra, 13 Caccavale, 14 Amato, 16 Perrella, 18 Vollmar) All. Guida.

FIDELIS ANDRIA: Di Bitonto; Luceri (Fragliasso dal 50' s.t.), Logiudice; Olive, Scarponi, Mariani; Sturba (Minaudo dal 7' s.t.), Cappellacci (Coppola dal 45' s.t.), Lemme, Biagioni, Frezza. (12 Siringo, 13 Sarcinella, 17 Arcuti). All. Papadopulo.

ARBITRO: Calabrese di Avezzano.
NOTE: spettatori 2.000 circa, incasso 30 milioni. Espulso Amodio al 45' p.t.; ammoniti Nicodemo, Scarponi, De Amicis, Frezza, Luceri, Mariani e Minaudo. Angoli 7 - 4 per l'Andria. Si e' giocato sul campo neutro di Avellino per la squalifica del campo della Juve Stabia.

DAL NOSTRO INVIATO AVELLINO - L'Andria e' uno schiacciasassi. Stritola le polemiche, il timore per il giudice sportivo, la resistenza della Juve Stabia e forse anche le speranze delle avversarie. Due gol, un rigore sbagliato, altre 3 - 4 occasioni mancate con un uomo solo davanti al portiere. Nessun calo psicologico o fisico. Niente. Sembra una squadra indistruttibile. Nella giornata piu' difficile, gli andriesi aumentano addirittura il vantaggio sull'Ancona. Se riescono a mantenere questo ritmo e questa condizione, la serie B e' un traguardo gia' centrato. Il primo a essere convinto della forza dell'Andria e' proprio il tecnico della Juve Stabia. Guida schiera una formazione con una sola mezzapunta, tutti difensori e centrocampisti. Si aspetta un Andria all'attacco. Papadopulo, invece, e' costretto a mettere in panchina Minaudo. Questo da' l'idea della differenza. E sul campo arriva la conferma. Dopo appena 7 minuti Andria in vantaggio. Angolo di Biagioni, rasoterra, mischia in area e Olive, da terra, centra l'angolo opposto. Tutti i piani tattici della Juve Stabia saltano. Ma, stranamente, Guida mantiene la stessa formazione, che non riesce a diventare pericolosa. Sarebbe strano il contrario. Un tiro da 25 metri di D'Alessio, un'occasione sprecata da Saladino, ma su liscio di Mariani. E poi, c'e' solo l'Andria. Lemme, al 37', e' stretto in area da Bifera, Amodio e Di Meglio. Un rigore clamoroso, ma l'arbitro non se ne accorge. Al 45', la compensazione: lancio di Olive, Lemme e' solo, Amodio lo trattiene fuori area, ma lui continua nella sua azione, per poi cadere davanti al portiere. L'espulsione c'e' tutta, il rigore forse no, ma l'arbitro non ha la coscienza pulita. E' il secondo penalty concesso all'Andria in campionato. Tanto per mettere le cose a posto, Cappellacci lo sbaglia. Sulla respinta, cross di Frezza, colpo di testa di Sturba e altro "miracolo" di Bifera. Un po' di tensione, ma le cose non cambiano nella ripresa. Juve Stabia generosa, Andria sprecona, con Frezza che arriva solo in area dopo una fuga di 40 metri ma centra il portiere. L'ingresso di Foglia e poi di Sarnelli, due attaccanti, danno l'ultima spinta. Punizione in area, da appena 6 metri. Tira Sarnelli, ma trova una impressionante barriera umana a respingere. E' proprio la fine, perche' l'Andria raddoppia al 46' con una fuga in contropiede di Lemme, che con freddezza fa passare la palla sotto Bifera.

La Juve Stabia perde il presidente: Fiore si dimette AVELLINO - (n.d.s.) Dimissioni, a fine partita, del presidente della Juve Stabia, Roberto Fiore, insultato dai tifosi gialloblu'. La decisione pare irrevocabile. Intanto Papadopulo, allenatore della Fidelis Andria, cerca soltanto conferme: "Siamo da prime posizioni, inutile nascondersi. Alla mia squadra chiedo solo di giocare cosi' e di migliorare. In alcuni frangenti siamo stati leziosi, ma finche' raccoglieremo questi risultati non ci sara' da lamentarsi. Non era facile vincere contro la Juve Stabia. Sino al secondo gol ho sempre temuto che i campani potessero agguantare il pareggio". L'allenatore dei gialloblu', Guida, mescola ironia e sincerita': "Un pizzico di fortuna aiuta sempre i piu' forti. Noi abbiamo fatto il possibile, giocando in dieci per 45'. Allo scadere abbiamo sbagliato a non battere sul secondo palo la punizione in area".

Bozza Gennaro - Gazzetta dello Sport
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Messaggio  extremo blue Ven Mar 12, 2010 4:08 pm

giuliano foschini figlio di...barlettano!!!
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Messaggio  maynard k33NAN Ven Mar 12, 2010 7:03 pm

Questo articolo mi mette una tristezza...

Fonte: Gazzetta dello sport del 24 giugno 1999
QUATTRO TURNI ALLA TERNANA, L'ANDRIA CONFERMATA IN C
Respinto il ricorso della societa' pugliese che chiedeva lo 0 2 a tavolino o la ripetizione. Adesso la parola passa alla Disciplinare

Il giudice ha deciso in merito alla gara del "Liberati" dove venne ferito Rumignani Quattro turni alla Ternana, l' Andria confermata in C Respinto il ricorso della societa' pugliese che chiedeva lo 0-2 a tavolino o la ripetizione. Adesso la parola passa alla Disciplinare La Ternana resta in B, ma comincera' il prossimo campionato lontano da Terni, l' Andria invece giochera' in C1. Il campo degli umbri e' stato squalificato per 4 giornate dal giudice (che ha inflitto anche 4 milioni di ammenda) per gli episodi legati all' ultima di campionato con l' Andria. Respinto il reclamo pugliese contro la validita' della gara: e' stato omologato il 2-1 per la Ternana. Prima e durante quella gara l' allenatore dei pugliesi, Giorgio Rumignani, era stato colpito da un oggetto lanciato dai tifosi avversari, ed era stato ricoverato per un trauma cranico; il giocatore Abruzzese (F. Andria) era stato a sua volta colpito da una moneta, e non aveva preso parte alla gara, al 42' s.t.. Da qui il ricorso dell' Andria che chiedeva nell' ordine la partita vinta o la ripetizione. Il giudice ha respinto il ricorso per l' omologazione del risultato. Ha tuttavia ritenuto "molto grave" il comportamento dei tifosi della Ternana e, per responsabilita' oggettiva, ha deciso di squalificare per 4 giornate il campo di Terni per l' episodio legato a Rumignani, mentre ha inflitto 4 milioni di ammenda per l' episodio legato ad Abruzzese. In attesa di un nuovo ricorso la parola alla Disciplinare. Il presidente Fuzio: "Decisione sconcertante" TERNI - "Ritengo sia una sanzione decisamente pesante se rapportata a quanto e' successo - afferma il presidente della Ternana, Luigi Agarini -. Una squalifica lunga che chiederemo di ridurre con il ricorso che presenteremo alla Disciplinare. Sono pero' soddisfatto che nella sentenza del giudice sportivo non e' mai stata messa in dubbio la regolarita' di una partita che si e' giocata in un clima assolutamente normale, niente affatto intimidatorio come hanno cercato di sostenere i nostri avversari". "Una decisione sconcertante - dichiara il presidente dell' Andria, Giuseppe Fuzio -. Non mi sembra che ci sia equita' se si pensa a quanto fu deciso un paio di anni fa a nostro danno nel caso Nocerina. E appena qualche settimana fa lo stesso Laudi ci ha punito con 5 giornate per un presunto calcio all' arbitro Dagnello. Ci sarebbero tante cose da contestare in questo momento, ma aspettiamo la Disciplinare e la Caf". Poi la raccapricciante frase: "Ho sempre piu' la sensazione che per qualcuno siamo i kosovari del calcio e che nei nostri confronti ci sia una sorta di pulizia etnica". Durissimo Giorgio Rumignani: "Una sentenza che non mostra alcun rispetto per la mia professionalita' ": afferma il tecnico. Le dichiarazioni del presidente Fuzio in merito ai kosovari e alla pulizia etnica e' assolutamente fuori da ogni logica.


Ancora oggi quando penso a quei giorni m'incazzo. Nessun rispetto nè per noi, nè per Rumignani.
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Messaggio  In The Main Sab Mar 13, 2010 10:47 am

17 febbraio 1997
Fermana - Fidelis Andria 0-3


Fermana - Fidelis Andria0 - 3
MARCATORI: Sturba al 1' p.t., Olive al 4' s.t., Biagioni al 28' s.t.

FERMANA: Marchioro; Lauretti, Medda; Conca, Pennacchietti, Grossi; Di Matteo, Furiani (Nitti dal 15' s.t.), Cavicchia (Luciani dal 34' s.t.), Panzanaro (Bolla dal 23' s.t.), Perrone. (12 Giannitti, 13 Miccoli, 15 Carfora, 16 Pelliccia). All. Alessandrini.

FIDELIS ANDRIA: Di Bitonto; Luceri, Sarcinella; Olive, Scarponi, Mariani; Sturba (Coppola dal 32' s.t.), Cappellacci, Lemme (Del Prete dal 36' s.t.), Biagioni (Passiatore dal 29' s.t.), Logiudice. (12 Siringo, 13 Fragliasso, 14 Arcuti). All. Papadopulo.
ARBITRO: Castellani di Verona. NOTE: spettatori 2.500 circa, incasso di 52 milioni. Ammoniti Scarponi, Biagioni e Sturba. Angoli 3 - 2 per la Fermana.

FERMO - Dopo appena 50 secondi di gioco la Fidelis Andria e' in vantaggio contro la Fermana. Complice la difesa locale e il portiere Marchioro, per una respinta difettosa su tiro di Olive: palla a Sturba che l'accompagna senza difficolta' in rete. E' subito in salita la gara della Fermana che, reduce da due k.o., aveva impostato una tattica di contropiede contro il blasonato avversario. Per l'occasione Alessandrini poteva disporre di una rosa ampia. Rientravano, dopo la squalifica, i vari Cavicchia, Furiani e Conca. Cosi', per recuperare, la Fermana si ritrova a battere contro la muraglia dei pugliesi, che possono cosi' usare l'arma del contropiede per costruire diverse azioni pericolose. Fermana in formazione guardinga con due sole punte, sacrificato Nitti (in panchina). Ospiti con la stessa tattica, ma con un potenziale decisamente superiore e con alcuni elementi al di la' dei valori della categoria che, del resto, si rispecchiano appieno nella solitaria leadership della classifica. Sia Minaudo che Frezza, squalificati, sono sostituiti degnamente da Sarcinella e Logiudice. L'Andria si e' trovata sempre ad amministrare la gara: buona la velocita' di manovra, l'inserimento negli spazi vuoti e con un ritmo giusto. Gli si e' opposta una Fermana gagliarda, volenterosa, con qualche sprazzo di bel gioco ma quasi mai in grado di imbastire un'azione corale pericolosa per impensierire l'inoperoso Di Bitonto, anche per merito di Olive e compagni. Il gol del primo minuto aveva gia' sancito il verdetto della partita, o almeno l'evolversi della stessa, poi al 13' Lemme si presenta solo in corsa davanti a Marchioro che riesce a deviare. Al 31' contropiede di Biagioni, che scambia con Lemme, attende l'uscita di Marchioro per superarlo ma la palla sfiora il palo ed esce fuori. Nella ripresa la Fermana cerca di reagire, gia' al 1' Cavicchia usufruisce di una ghiotta occasione che si spegne fra le braccia di Di Bitonto. Al 4' corner di Biagioni per la testa di Olive che anticipa tutti e raddoppia. L'Andria fa solo normale amministrazione dopo la rete della sicurezza, la Fermana si getta allo sbaraglio, entra la terza punta Nitti, ma la sua manovra non procura gli effetti sperati, anche considerata la minore lucidita' e la tenuta atletica che vanno scemando. Al 28' Biagioni parte da centrocampo e giunto al limite dell'area lascia partire un tiro senza pretese sul quale Marchioro combina un pasticcio: e' il terzo gol. Un punteggio pesante per la Fermana anche se le differenze in campo non ammettono discussioni sul verdetto.

FERMO - "Due errori all'inizio di tempo non si possono regalare a un avversario come l'Andria", dice a fine gara il d.s. della Fermana, Gianni Rosati. Carenze di attenzione, come sottolinea il tecnico Marco Alessandrini: "Siamo mancati con la testa, non fisicamente. Eravamo reduci da 2 sconfitte: alla prima difficolta' abbiamo perso sicurezza e personalita". Il tecnico dell'Andria, Giuseppe Papadopulo, non e' passato dalla sala stampa. "Non parlo" ha mandato a dire. Molti non hanno potuto fare a meno di collegare il suo silenzio con le ruggini personali: da allenatore del Livorno ha perso la promozione contro la Fermana.Per lui ha parlato Guido Angelozzi, il d.s. dell'Andria: "La Fermana ha fatto la sua discreta partita, ma con tutto il rispetto quando l'Andria e' in forma non c'e' avversaria che tenga".

Leoni Maurizio - Gazzetta dello Sport
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Messaggio  In The Main Mer Mar 17, 2010 1:57 pm

24 febbraio 1997
Fidelis Andria - Ancona 1-0


Fidelis Andria - Ancona 1 - 0
MARCATORE: Frezza al 10' p.t.

F. ANDRIA: Di Bitonto; Luceri, Logiudice; Olive, Scarponi, Mariani; Sturba (Minaudo dal 6' s.t.), Cappellacci, Lemme (Passiatore dal 26' s.t.), Biagioni (Fragliasso dal 42' s.t.), Frezza. (12 Siringo, 13 Sarcinella, 16 Coppola, 17 Del Prete). All. Papadopulo.

ANCONA: Cesaretti; Camplone (Fini dal 24' p.t.), Castorina; Ricci, Pellegrini, Nocera (Trapella dal 9' s.t.); Tentoni, Carrara, Meacci, Gabriele (Scarafoni dal 26 s.t.), Bonfiglio. (12 Dei, 13 Parlato, 14 De Amicis, 15 Altobelli). All. Colautti.

ARBITRO: Ferrarini di Parma.
NOTE: spett. 6.000 circa, incasso di quasi 90 milioni.
Amm. Ricci, Carrara e Meacci. Angoli 3 - 3.

DAL NOSTRO INVIATO ANDRIA - Era un po' una resa dei conti e l'Andria non tradisce le attese dei suoi tifosi nel giorno del ritorno a casa dopo la riduzione della maxi squalifica. L'Ancona va al tappeto, perde di vista il grande sogno della stagione e forse consegna ai pugliesi le chiavi della serie B. Un golletto, il primo in assoluto della carriera (compresi gli anni nelle giovanili) di quel purosangue che risponde al nome di Frezza, e' sufficiente alla squadra di Papadopulo per prendere il largo. Difficile per le inseguitrici vedere una fiammella di speranza per la prima piazza, difficilissimo se si pensa che l'Andria nelle ultime cinque giornate (dopo lo 0 - 2 con la Nocerina) ha incassato 13 punti su 15. Ma ci sono pur sempre i playoff. La partita non e' granche' tecnicamente. Tutto si gioca sul filo dei nervi e in campo nessuno riesce a ragionare. I falli tattici non si contano e l'arbitro non sempre interviene a dovere. Ci sono tre ammoniti di parte anconitana, ma poteva starcene pure qualcuno di marca pugliese. Un pressing asfissiante, dall'una e dall'altra parte, fa capire che non e' la giornata dei fantasisti e Biagioni ha vita difficile contro il rude Castorina. Al 10' l'Andria va in gol: lungo cross di Sturba dalla destra, Camplone controlla male e consegna la palla a Frezza che indisturbato se ne va a segnare un gol che vale tre punti e forse la serie B. Poca cosa la reazione dell'Ancona, senza idee. Al 38' l'Andria potrebbe raddoppiare, ma sul cross di Logiudice prima Lemme fallisce in tuffo la deviazione di testa poi Sturba manda alto da ottima posizione. Nella ripresa si assiste a un'altra partita. L'Andria arretra e l'Ancona torna a sperare. La pressione dei marchigiani non da' respiro. Al 13' l'occasione piu' grossa capita sui piedi di Bonfiglio, i difensori biancazzurri si fermano reclamando un fuorigioco, ma la conclusione dell'attaccante, solo dinanzi al portiere, e' delle piu' sciagurate e finisce a lato di poco. L'Ancona insiste, ma cambia metodo. Una serie infinita di cross si abbatte nelle vicinanze di Di Bitonto e ogni volta son dolori. Mariani e compagni si difendono coi denti per rendere inoffensivi i giganti dell'Ancona (Meacci, Bonfigli, Pellegrini e poi anche Scarafoni). Al 40', sull'ennesimo spiovente, Mariani tocca con un braccio, i marchigiani reclamano il rigore, ma l'arbitro non e' dell'idea e Meacci si fa ammonire. Subito dopo, per ben due volte, l'Andria ha la possibilita' di colpire in contropiede, ma il lento Passiatore si fa precedere d'un soffio. Il lungo recupero fa soffrire l'Andria che esce trionfante al grido di "Serie B, serie B". --

Soddisfatto Papadopulo: "Bella partita, sofferto il finale" ANDRIA - Lo scontro al vertice se lo aggiudica la Fidelis Andria, che allunga il passo. "Senza la sconfitta a tavolino contro la Nocerina, potevano essere ben sette i punti di vantaggio - osserva Papadopulo -. Ma va bene anche cosi'. Il risultato rispecchia i valori espressi sul campo dalle due squadre. Una partita piacevole, con qualche sofferenza nel finale. Ma sono proprio queste le vittorie che danno maggior soddisfazione". Di parere diverso Colautti, allenatore dell'Ancona: "Meritavamo il pareggio. Non capisco perche' scendiamo in campo molto contratti. Abbiamo subito in avvio un gol rocambolesco, poi ci siamo ripresi. Nel secondo tempo ha giocato meglio l'Ancona, ma non siamo riusciti a segnare. Nel finale c'era un rigore per noi; solo l'arbitro non l'ha visto. La Fidelis ipoteca la serie B, ma noi non molliamo".

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Messaggio  In The Main Mar Mar 23, 2010 6:58 pm

28 aprile 1997
Andria, un sigillo promozione

Soffre ma supera anche lo scoglio Acireale e allunga ancora sull' Ancona che si fa fermare dall' Ascoli

Fidelis Andria - Acireale 2 - 0
MARCATORI: Biagioni al 26' p.t., Palumbo al 47' s.t.

F. ANDRIA: Di Bitonto; Luceri, Logiudice; Minaudo, Scarponi, Mariani; Sturba, Cappellacci, Lemme (Fragliasso dal 44' s.t.), Biagioni (Palumbo dal 27' s.t.), Frezza (Sarcinella dal 33' s.t.). (12 Siringo, 15 Arcuti, 16 Passiatore, 17 Del Prete). All. Papadopulo.

ACIREALE: Razzetti; Anastasi, Civolani; Cianciotta, Bonanno, Migliaccio; Terrevoli, Lasalandra, Serioli, Torre, Margheriti. (12 Vaccaro, 13 Cataldi, 14 Esposito, 15 Sciacca, 16 Suriano, 17 Delle Donne, 18 Zalla). All. Foti.

ARBITRO: Cossero di Udine. NOTE: spettatori 5.000 circa, incasso di oltre 60 milioni. Ammoniti Bonanno, Lasalandra, Mariani e Minaudo. Angoli 7 - 2.

DAL NOSTRO INVIATO ANDRIA - L'Andria puo' iniziare a pensare ai festeggiamenti. La vittoria sull'Acireale, unita all'inatteso stop casalingo dell'Ancona, proietta i pugliesi con un piede e mezzo in serie B. Ora i punti di vantaggio sui marchigiani sono 5, con 3 sole giornate da disputare. Alla squadra di Papadopulo mancano 4 punti per avere la certezza aritmetica della promozione (in caso di arrivo a pari punti con l'Ancona, prevarrebbero i pugliesi in virtu' degli scontri diretti), ma probabilmente ne bastera' qualcuno in meno. Come spesso succede, le domeniche piu' belle sono anche quelle piu' sofferte. L'Andria ha ottenuto un successo che, quanto meno nel punteggio, la premia oltre i propri meriti. Ma, si sa, nei momenti topici di un campionato, conta solo il risultato. E quello l'Andria l'ha saputo conquistare con la freddezza, il cinismo e anche un pizzico di fortuna che soltanto le grandi squadre hanno. Non e' stata una partita facile per la capolista. Anche ad Andria i siciliani si sono confermati un complesso quadrato e difficile da superare. Per farlo la squadra di Papadopulo ha scelto la strada meno spettacolare ma anche, a conti fatti, quella piu' redditizia. Invece di buttarsi in avanti a testa bassa per sfondare il muro eretto dagli ospiti, i pugliesi hanno intelligentemente preferito attendere che si concretizzasse l'occasione giusta per passare in vantaggio. Circostanza che si e' verificata, puntuale, al 26' del primo tempo, quando Biagioni ha realizzato direttamente da calcio d'angolo, con la determinante "collaborazione" del portiere Razzetti, che si e' fatto trovare impreparato sulla traiettoria insidiosa inflitta al pallone dal fantasista. Razzetti ha protestato per una presunta spinta ricevuta da Sturba, ma l'arbitro Cossero ha ritenuto regolare l'azione. Trovato il vantaggio, l'Andria ha pensato soprattutto a gestirlo senza correre rischi. L'Acireale avrebbe potuto pareggiare subito, ma il tiro di Civolani (29' p.t.) e' finito alto di un soffio, scheggiando pure la traversa. Poi i pugliesi hanno abbassato la saracinesca, concedendo agli acesi una sola palla - gol, ma clamorosa, al 23' del secondo tempo. Una bella combinazione Serioli - Terrevoli ha portato quest'ultimo a ritrovarsi a tu per tu con Di Bitonto, ma il suo tiro e' finito incredibilmente a lato. Poi piu' nulla fino al secondo minuto di recupero, quando un contropiede condotto da Sturba sulla fascia destra e' stato finalizzato da Palumbo con un colpo di testa che ha superato Razzetti.

Papadopulo: "Ora si', siamo davvero vicini alla meta"
ANDRIA - Fidelis Andria con un piede e mezzo in B. Lo conferma anche Papadopulo: "Siamo molto vicini alla meta - afferma il tecnico dell'Andria -: 5 punti di vantaggio, a tre giornate dalla fine, non sono pochi. Ma bisogna rimanere concentrati perche' domenica prossima ci aspetta un altro duro impegno a Giulianova. Non siamo stati brillantissimi come in altre occasioni, ma va dato il giusto merito ad un Acireale combattivo e ben messo in campo". Rosario Foti, allenatore dell'Acireale, prova a consolarsi con la buona prestazione della sua squadra. "Contrariamente a quello che si diceva, abbiamo dimostrato di essere vivi - afferma l'allenatore dell'Acireale -. Siamo riusciti a creare delle buone occasioni contro un Andria molto forte. Dopo questa partita sono convinto che centreremo l'obiettivo dei playoff".

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Messaggio  sensasenzo Mar Mar 23, 2010 7:27 pm

Strada segno' il primo gol del 1995

----------------------------------------------------------------- Strada segno' il primo gol del '95 Questa sera, Salernitana - Pescara offre la possibilita' di segnare i primi gol ufficiali del '97 fra serie A e B. E' la quarta volta che l'anticipo tv del campionato cadetto, che Tele + 2 ha iniziato a trasmettere dalla stagione '93 - 94, regala le prime emozioni dell'anno nuovo. Ecco il dettaglio: 1 gennaio 1994: F.Andria - Palermo 0 - 0 7 gennaio 1995: Salernitana - Udinese 1 - 1 (Strada al 36' p.t., Calori al 45' p.t.) 6 gennaio 1996: Perugia - Brescia 3 - 1 (Meacci all'11' e 14' s.t., Allegri al 22' s.t., Neri al 38' s.t.)







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l' Andria ha la chiave di tutto
ritorna a casa e gioca la carta della fuga: con Lemme il cannoniere pronto ad applicare nuovamente la legge dell' ex dopo le due reti dell' andata che diedero la vittoria ai pugliesi: " ho pronta una dedica speciale per il mio gol "

----------------------------------------------------------------- La capolista del girone B affronta la difficile sfida interna con gli inseguitori L'Andria ha la chiave di tutto Ritorna a casa e gioca la carta della fuga: con Lemme Il cannoniere pronto ad applicare nuovamente la legge dell'ex dopo le due reti dell'andata che diedero la vittoria ai pugliesi: "Ho pronta una dedica speciale per il mio gol" ANDRIA - La legge dell'ex l'ha gia' doverosamente applicata nella gara d'andata. Anzi, per essere piu' sicuro di lasciare il segno, di gol in quell'occasione ne ha realizzati due. Ma un'altra poderosa spallata all'Ancona Mario Lemme la darebbe volentieri. Non per vendetta, ma perche' la posta in palio nello scontro al vertice di domani (che tra l'altro segnera' il ritorno a casa della Fidelis Andria dopo la squalifica) e' davvero alta e un suo gol potrebbe stavolta valere una buona fetta di promozione per i pugliesi. La doppietta realizzata all'andata rimane uno dei ricordi piu' belli di una stagione esaltante per Lemme. L'Andria lo aveva ottenuto in prestito dal Parma appena quattro giorni prima della temuta trasferta di Ancona, ma Papadopulo non esito' a mandarlo subito in campo e cosi' il 23enne attaccante di Vasto si ritrovo' a fare il suo debutto proprio contro la squadra in cui aveva militato, senza troppa fortuna, nella stagione precedente in serie B. "Ad Ancona non mi sono trovato male, ma da un punto di vista professionale non e' stata una esperienza felice - afferma Lemme -. Per tutto il campionato sono stato in ballottaggio con Lucidi, che spesso mi veniva preferito, e cosi', utilizzato saltuariamente, non ho mai trovato una condizione di forma ottimale. Poi c'e' stata anche l'amarezza finale della retrocessione. Forse i tifosi marchigiani hanno avuto modo di apprezzarmi a fondo soltanto nella gara da ex". Lemme non poteva scegliere modo piu' fragoroso per esordire con la sua nuova squadra. Con la sua doppietta permise all'Andria di vincere sul campo di una delle grandi favorite del torneo e ne rilancio' le ambizioni di promozione. Entro' subito nel cuore dei nuovi tifosi, mentre quelli dell'Ancona non lo accolsero con grandi onori. "Per loro rimanevo uno dei responsabili della retrocessione, anche se personalmente non ritengo di avere molto da rimproverarmi - precisa Lemme -. I tifosi si sono risentiti soprattutto dopo i miei gol e mi hanno indirizzato qualche coro poco simpatico, ma fa parte del gioco. Ormai Ancona appartiene al passato, mentre il presente che mi sta regalando grosse soddisfazioni". Ad Andria, Lemme e' esploso. Ha gia' triplicato il suo record di gol (il precedente a Cosenza e Ancona con tre reti): ora e' a quota nove in 14 partite e con i suoi gol ha dato un sostanzioso contributo al primato dell'Andria. "Qui ho trovato un ambiente ideale, un allenatore che mi sta dando fiducia e che mi utilizza nella posizione che prediligo. Finalmente posso giocare con una certa continuita' ed e' cio' che piu' mi interessava dopo anni di impiego saltuario. I gol sono stati una naturale conseguenza". Di proprieta' del Parma, a fine stagione Lemme potrebbe tornare alla base, ma in questo momento ha un solo obiettivo in testa: riportare l'Andria in serie B. E la partita con l'Ancona potrebbe essere una tappa importante del cammino. "Importante, ma non decisiva - osserva l'attaccante biancazzurro - Certo, una nostra eventuale vittoria ci permetterebbe di distanziare di ben cinque punti l'Ancona, ma siamo ancora molto distanti dal traguardo. Qualunque cosa accada, quello di domani non sara' un verdetto definitivo per nessuna delle due". Intanto e' pronta una dedica speciale per Valentina, sua moglie. "In questo periodo e' in ospedale a Chieti e non potra' seguire la partita. Nulla di particolare, per fortuna, ma sarebbe ugualmente bello poter dedicare a lei un mio gol o magari la vittoria dell'Andria". ----------------------------------------------------------------- Rivoluzione Ancona: fuori Scarafoni, dentro Meacci - Bonfiglio Per la delicata trasferta di Andria, con la squadra menomata per squalifiche e infortuni, il tecnico Colautti sceglie di dare spazio a chi gioca poco, accogliendo l'invito del presidente Deodati: "Giochera' chi e' in forma, non chi ha un nome o un passato famoso" ANCONA - Fuori le grandi firme. Per la sfida piu' attesa l'Ancona manda in paradiso la classe operaia. Ad Andria, mister Colautti dovra' fare a meno di Fabio Lucidi per squalifica, non puo' contare su Alberto Briaschi e Rocco Pagano (non ancora al meglio dopo i vari infortuni) e rinuncia, per sua scelta, a Lorenzo Scarafoni. La strana coppia Meacci - Bonfiglio avra' il compito di fare male alla difesa meno perforata del campionato, un tandem inedito e due giocatori che fino a questo momento non sembravano entrare nelle grazie di Colautti. Ma e' la rinuncia a Scarafoni la piu' sorprendente. L'ex centravanti del Ravenna sfugge la polemica, ma si vede lontano un miglio che l'umore e' nerissimo. Tra Scarafoni e Colautti c'e' stato un botta e risposta sul ruolo: l'attaccante preferirebbe giocare da trequartista perche' non si sente piu' una prima punta, il tecnico gli ha risposto che e' stato comprato per fare gol e che comunque alla fine decide lui come impiegare i giocatori. Il silenzio stampa dei giocatori dell'Ancona (parla solo il capitano Carrara a nome di tutti) chiude ovviamente la bocca a Scarafoni. Ma sulla decisione di Colautti, peraltro non ancora ufficializzata, pesa anche l'ingombrante presenza del presidente Deodati, infuriato dopo il pareggio casalingo con l'Avellino. "D'ora in poi voglio vedere in campo gente motivata - aveva detto Deodati - giochera' chi e' in forma e non chi ha un nome o un passato famoso". Chiaro il messaggio. Nel mirino di Deodati da un po' di tempo ci sono i "senatori" dell'Ancona, che finora non sono riusciti a rispondere sul campo e allora, nella partita piu' attesa, tocca a quei giocatori che finora hanno vissuto nell'ombra. Meacci e Bonfiglio, ovvero potenza e agilita'. I due addirittura erano stati a lungo nella lista dei giocatori cedibili e adesso si ritrovano invece a giocare la gara che puo' dare la svolta al campionato dell'Ancona. E Deodati che aspetta ancora da Colautti la prima vittoria esterna (4 pareggi in altrettante gare) invoca soprattutto una mentalita' vincente lontano dal "Conero" che l'Ancona aveva dimostrato di avere (con Petrelli in panchina arrivarono i successi di Roma con la Lodigiani, di Avellino e di Trapani) ma che poi ha smarrito, riuscendo a essere grande solo in casa. Deodati non perde occasione per ribadire che vuole i tre punti dalla trasferta in Puglia, mentre Colautti e capitan Carrara (che parla anche a nome dei compagni) sottolineano che anche un pareggio lascerebbe immutate le chances di aggancio al primo posto, visto che restano ancora tante partite a disposizione. Insomma, neanche stavolta si vedra' in campo l'Ancona spregiudicata che vuole Deodati. Ma Carrara cita un precedente che spera sia beneaugurante: "Mi ricordo quando giocavo con la Reggina, qualche anno fa - spiega il capitano -. Andammo ad Avellino nelle stesse condizioni dell'Ancona oggi rispetto all'Andria. Giocammo una gara accorta e in contropiede segnammo il gol dell'1 - 0. Quel giorno comincio' la cavalcata trionfale verso la promozione".





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Andria urla la sua gioia
e' la prima squadra promossa in B: fa festa a Giulianova mentre l' Ancona cade in trasferta il quattordicesimo risultato utile consecutivo sancisce la promozione dei pugliesi a segno Sturba e Lemme, che con 15 reti eguaglia il primato di Nicola Amoruso alla squadra un premio da un miliardo

----------------------------------------------------------------- Con due giornate di anticipo i ragazzi di Papadopulo centrano il traguardo: le inseguitrici possono solo inchinarsi Andria urla la sua gioia E' la prima squadra promossa in B: fa festa a Giulianova mentre l'Ancona cade in trasferta Il quattordicesimo risultato utile consecutivo sancisce la promozione dei pugliesi - A segno Sturba e Lemme, che con 15 reti eguaglia il primato di Nicola Amoruso - Alla squadra un premio da un miliardo Giulianova1 Fidelis Andria2 MARCATORI: Sturba (FA) al 13', Pinciarelli (G) al 15', Lemme (FA) al 41' p.t. GIULIANOVA: Grilli; Savio, Pagliaccetti; Matarese (Mauro dal 30' s.t.), Bertoni, Pugnitopo; Pinciarelli, De Feudis (Perra dal 25' s.t.), Micciola, Manari, Campanile (Vadacca dal 16' s.t.). (12 Merletti, 13 Trinchera, 14 Contadini, 16 Di Liso). All. Giorgini. F. ANDRIA: Di Bitonto; Luceri, Logiudice; Olive, Scaponi, Mariani; Sturba, Cappellacci, Lemme (Passiatore dal 30' s.t.), Biagioni (Palumbo dal 19' s.t.), Frezza (Minaudo dal 10' s.t.). (12 Siringo, 13 Sarcinella, 14 Fragliasso, 17 Del Prete). All. Papadopulo. ARBITRO: Pizzini di Verona. NOTE: spettatori 4.000 circa, 1.500 gli andriesi (alcuni entrati con biglietti falsi). Incasso 103 milioni, record di sempre. Ammoniti Mariani, Campanile, Matarese e Savio. Angoli 7 - 0 per il Giulianova; in 10 nel finale per l'infortunio a Pugnitopo. DAL NOSTRO INVIATO GIULIANOVA - La festa esplode proprio nella domenica piu' difficile. L'Andria vince a Giulianova e per effetto della contemporanea sconfitta dell'Ancona approda in B anche con il conforto dell'aritmetica. I marchigiani sono ora lontanissimi, a 8 punti. Ha vinto la squadra piu' forte, dimostrando, su uno dei campi piu' difficili, di essere la piu' meritevole. Alla fine, in un tripudio di bandiere e di inni biancorossi, hanno applaudito anche i tifosi del Giulianova. L'Andria e' di nuovo in B, 11 mesi dopo il tremendo smacco del 9 giugno scorso quando veniva sancita la sua retrocessione in C1. "Da allora - rivela alla fine il presidente dell'Andria, Giuseppe Fuzio - ho vissuto esclusivamente per questa grande rivincita. Ora il grande giorno e' arrivato. Siamo stati piu' forti di tutto, e nelle avversita', come quella incredibile squalifica del campo, la squadra si e' addirittura superata. Ma, soprattutto, questa e' la vittoria di un fantastico allenatore come Papadopulo". Anche il premio che i giocatori biancazzurri si spartiranno e' proporzionale all'impresa compiuta: vale un miliardo (lordo) il quinto sbarco dei biancazzurri in serie B. Anche il rude Papadopulo alla fine si e' commosso. L'uomo che ha scandito la marcia biancazzurra e' stato il piu' festeggiato. La forza del suo carattere trasferita alla squadra ha prodotto una miscela vincente. Le cifre che contrassegnano il cammino dell'Andria sono tutte di prima grandezza: miglior difesa (con l'Atletico) e miglior attacco del torneo, il maggior numero di vittorie in trasferta (7), una serie utile che dura da 14 giornate. A questo quadro trionfale va aggiunto l'ultimo record, riguarda Lemme: ha segnato 15 reti, eguagliando proprio ieri il record stabilito tre stagioni fa da Nicola Amoruso. Fatto il dovuto tributo all'Andria, e' giusto che salga in vetrina anche la partita. Una sfida emozionante, rude, muscolare, ma senza cattiverie. Ha vinto l'Andria, ma il Giulianova avrebbe meritato il pareggio, per cuore e occasioni. Che l'Andria volesse chiudere il capitolo promozione s'e' capito dall'inizio. Dopo 13' i biancazzurri sono andati in vantaggio grazie a un delizioso Biagioni che, superati tre avversari, ha servito Sturba in area: il tornante ha eluso il portiere e di sinistro ha insaccato. Un minuto dopo, il pareggio: punizione di Campanile per la testa di Pinciarelli e gol. Al 41' il gol vittoria di Lemme che, su un'incertezza di Pugnitopo e Bertoni, in mezza rovesciata ha messo dentro il pallone che significa serie B. Il Giulianova ha replicato subito con Manari ma senza successo, anche nella ripresa il giallorosso ha avuto un paio di occasioni ma non le ha sfruttate. Il pareggio sarebbe potuto arrivare al 46', ma la maligna deviazione di Micciola e' stata respinta con un miracolo da Di Bitonto. ----------------------------------------------------------------- Papadopulo orgoglioso: "Noi promossi con grande autorita" Il presidente Fuzio: "Abbiamo dimostrato che la retrocessione dalla B fu ingiusta" - Con la squadra fanno festa oltre 1.500 tifosi GIULIANOVA - La Fidelis Andria e' di nuovo in serie B. Il purgatorio dei biancazzurri e' durato una sola stagione. Per la squadra guidata da Beppe Papadopulo e' stata una cavalcata trionfale cominciata in pratica il 10 novembre scorso quando, vincendo ad Avezzano, l'Andria balzo' per la prima volta in testa alla classifica. Alla notizia della sconfitta dell'Ancona a Sora, scene di entusiasmo in campo. I giocatori si sono messi a danzare seminudi sotto la curva dei propri sostenitori, mentre Papadopulo, il ds Angelozzi e il presidente Fuzio (alla terza promozione in 10 anni di Fidelis) si abbracciavano con entusiasmo. "E' un'impresa di valore inestimabile - sottolinea il presidente -. Abbiamo voluto dimostrare sul campo che la retrocessione dello scorso anno era ingiusta. Questa promozione vale doppio perche' conquistata sfruttando al meglio risorse economiche limitate". Sul futuro della Fidelis nessuna anticipazione: "Godiamoci questo successo, poi ci siederemo attorno a un tavolo e valuteremo ogni questione tecnica e finanziaria". Il vulcanico Papadopulo riesce a mantenere un atteggiamento compassato nel giorno del trionfo. "Abbiamo chiuso il capitolo promozione con quell'autorita' che ci ha contraddistinto per tutto il campionato. Vincere su un campo difficile come Giulianova e' stato estremamente gratificante anche per gli effetti che ha avuto in classifica". Riceve l'onore delle armi anche da parte di Francesco Giorgini, tecnico del Giulianova che vede un po' compromessa la strada verso i playoff. "Non potevamo fare di piu' contro uno squadrone del genere. L'Andria si e' dimostrata piu' forte. Noi le abbiamo tentate tutte, ma al minimo errore ci hanno castigati. E non ci arrendiamo. Possiamo ancora agganciare i playoff".



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Messaggio  In The Main Gio Ott 07, 2010 2:57 pm

12 maggio 1997
Fidelis Andria vs Trapani 4-1


Fidelis Andria - Trapani 4 - 1
MARCATORI: Scarponi (F) al 6' p.t., Biagioni (F) al 26' p.t., Musumeci (T) su rigore al 48' p.t., Lemme (F) al 5', Scarponi (F) al 12' s.t.

F. ANDRIA: Di Bitonto; Luceri, Logiudice; Olive, Scarponi, Mariani (Fragliasso dal 17' s.t.); Sturba, Cappellacci, Lemme, Biagioni (Minaudo dal 9' s.t.), Frezza (Palumbo dal 44' s.t.). (12 Siringo, 13 Sarcinella, 16 Passiatore, 17 Del Prete). All. Papadopulo.

TRAPANI: Frezzolini; De Gregorio, Incrivaglia; Airoldi, Bruniera, Signorelli; Zanotto (Guaiana dal 24' p.t.), Campedelli (Giacalone dal 16' s.t.), Frati, Musumeci, Arco (Fiaccaprile dal 21' s.t.). (14 Friscia, 16 Campanella, 17 Parisi, 18 Fioretti). All. Iaconi.

ARBITRO: Zaltron di Bassano del Grappa.
NOTE: spettatori 8.000 circa; incasso di 108 milioni.
Espulso Frezzolini al 24' p.t.; ammonito il solo Arco. Angoli 5 - 4 per la Fidelis Andria.

ANDRIA - La grande festa per la promozione non ha distratto la Fidelis Andria che si e' confermata uno schiacciasassi. Ne ha fatto le spese il Trapani, che forse sperava di trovare un avversario piu' malleabile nella squadra pugliese gia' promossa in serie B. E invece gli uomini di Papadopulo si sono concessi solo una divagazione prima della partita. Tutti in campo con i capelli colorati di bianco e azzurro. Ma non appena l'arbitro ha fischiato l'inizio della gara l'Andria, ispirata da un Biagioni strepitoso, si e' subito calata nei panni di prima della classe. Dopo appena 6' l'1 - 0. Preciso angolo di Biagioni sul quale arriva di testa Scarponi. Al 24' Frezzolini calcolava male i tempi dell'uscita per anticipare Lemme ed era costretto a bloccare con le mani il pallone fuori area. Espulso, al suo posto andava Guaiana (inserito al posto del centrocampista Zanotto) che non faceva neanche in tempo a sistemarsi tra i pali che Biagioni lo beffava con una magistrale punizione. A primo tempo scaduto il Trapani accorciava le distanze con un rigore (fallo di Luceri su Signorelli) trasformato da Musumeci. Nella ripresa stessa musica. Al 3' Biagioni su punizione colpiva in pieno la traversa. Due minuti dopo ancora il fantasista biancazzurro imbeccava Palumbo che di testa colpiva il palo. Sulla respinta il piu' lesto era Lemme che realizzava il suo 16o gol stagionale. Mai un giocatore della Fidelis aveva segnato tanto in un campionato. Il poker arrivava al 12'. Ancora il difensore Scarponi sfruttava di testa una punizione, battuta questa volta da Cappellacci. Prima della partita il presidente Giuseppe Fuzio aveva annunciato ai microfoni dello stadio la notizia piu' attesa: la riconferma per altri due anni di Papadopulo e del d.s. Angelozzi.

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Messaggio  NETIUM Gio Ott 07, 2010 3:49 pm

m vei da chiang....
ero in curva sud con mio padre, quella domenica...
no alla tessera del tifoso!!
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Messaggio  Daje Andria Gio Ott 07, 2010 4:45 pm

la domenica prima trasferta a giulianova... fini 1-2 per noi e ci riprendemmo la serie b. al rietro ad andria in serata, aprirono lo stadio ed eravamo tutti in curva a festeggiare ed aspettare la squadra che rientrasse in città. poi baraonda con i giocatori in campo e ricordo frezza e sturba (se nn sbaglio) in giro in motorino per il campo. delirio!!!
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Messaggio  ANDRSOIN Ven Ott 08, 2010 5:31 am

EH QUANTI RICORDI.....SPERO CHE RITORNINO QUEI MOMENTI BELLI E D INDIMENTICABILI....RITORNARE IN SERIE B, VEDERE LO STADIO PIENO ANDARE IN TRASFERTA IN TANTI E SENZA OBBLIGHI, VEDERE GRANDI GIOCATORI GRANDI SQUADRE....BHE OGGI COME OGGI E TUTTO UN "SOGNO", MA MI AUGURO CHE AL PIU PRESTO SI RIPOSSA VIVERE LE STESSE EMOZIONI ANCHE SE IN MANIERA DIVERSA RISPETTO A TANTI ANNI FA....FORZA VECCHIO LEONE, FORZA ANDRIA!
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Messaggio  soloandria19 Mer Giu 22, 2011 7:17 am



Dal minuto 03:00 al 05:05...Fidelis Andria Napoli..2 - 1!!
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Messaggio  Estro Murgia United Mer Giu 22, 2011 1:48 pm

la GRANDE FIDELIS!!!ero piccolo,ma che bei tempi!!!
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