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Lega Pro 2010-11: le società in crisi

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Messaggio  In The Main Ven Giu 11, 2010 8:44 am

Ho pensato di aprire questo topic per parlare di tutte le società di Lega Pro in difficoltà in questa bollente estate.
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Messaggio  In The Main Ven Giu 11, 2010 8:51 am

Un pool di sponsor per salvare il Foggia
Imprese e professionisti insieme per rilevare il cl
ub.

Fonte: La Gazzetta dl Mezzogiorno - tuttolegapro.com

Accelerare i tempi per la nascita del "pool" Foggia, ovvero un cartello di imprese e professionisti che aderiscono ad un progetto per rilevare la società che sarà poi gestita da un amministratore e da un direttore sportivo. Chi adedisce al "pool", salvo ripensamenti, non avrà cariche sociali. Insomma, tifosi azionisti e nulla di più.

E’ una delle ipotesi discusse anche mercoledì nel corso di una riunione alla quale hanno partecipato anche i soci che hanno deciso di mollare il Foggia dopo questo ciclo di cinque anni.

Da quello che si è capito al momento i soggetti che avrebbero aderito "moralmente" al progetto "pool" - fino a quando non ci sono i versamenti delle quote va preso tutto con il beneficio di inventario - sarebbero tredici ma già ieri si parlava di diciotto adesioni. I promotori dell’iniziativa hanno fatto capire che non si vuole escludere nessuno e che di conseguenza il progetto è aperto a tutti senza alcun pregiudizio. E’ un passaggio importante perché le incomprensioni sono facili da coltivare e spesso scatenano polemiche anche pretestuose che non hanno alcun fondamento.

Il presidente dimissionario Tullio Capobianco è tra i sostenitori del "pool" di imprese e professionisti senza con questo rivendicare alcun collegamento con il passato. Ma il passato c’è ed è una debitoria ammessa dagli stessi soci uscenti che, dicono, è tuttavia facilmente ripianabile prima di tutto con il valore del titolo sportivo (una cosa è ricominciare dalla prima divisione, altra cosa dalla seconda divisione o dalla serie D) e poi con la cessione di alcuni giocatori attualmente in rosa richiesti dal mercato (su tutti svetta il difensore centrale Burzigotti) ed il perfezionamento delle contropartite per le cessioni di elementi di prestigio, a cominciare dal cileno Salgado che in caso di promozione in serie A con il Torino vedrebbe sensibilmente aumentate le proprie quotazioni (al momento la metà del suo cartellino vale 220 mila euro), mentre in Lega - ma sono elementi che vanno confermati - ci sarebbero i "bonus" di Velardi (ceduto al Palermo) e di Coletti (ceduto al Pescara).

Gli altri contratti sono relativamente più difficili da risolvere: da quello del biennale per il portiere Milan e poi i giocatori ancora sotto contratto come Liccardi, Matteoli, Agostinone e Posillipo. Ma attenzione, non si tratta di "ostacoli" insormontabili. E’ chiaro che prima si fa meglio è, anche per lavorare sui tempi burocratici e allestire un pro getto tecnico.
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Messaggio  In The Main Ven Giu 11, 2010 4:41 pm

Gallipoli, la 1^ Divisione è una chimera

A sottoscrivere l’atto costitutivo presso lo studio del notaio Roberto Vinci nella tarda serata di mercoledì sono stati Francesco Maria Errico, Jose Buccarella, Roberto Cataldi, Francesco Natali, Giorgio Della Ducata, Davide Di Girolamo, Sergio Mello, Giuseppe Trani ed Attilio Caputo. Quest’ultimo ha assunto la carica di presidente del comitato provvisorio dei soci fondatori, che si è già attivato per cercare di allargare la base dell’associazione, con l’intento di ottenere l’adesione di un numero crescente di appassionati, di sportivi e di tifosi.

Entro 30 giorni dalla data di costituzione, verrà convocata l’assemblea di tutti coloro che saranno entrati a fare parte dellassociazione «Il mio Gallipoli» e si procederà alla distribuzione delle cariche. Nell’immediato, la vera scommessa è quella di fare crescere notevolmente la base sociale, anche per dare un segnale forte dell’attaccamento dei gallipolini alla propria squadra di calcio.

Appare oramai chiaro che non è pensabile di riuscire a salvare il titolo di Prima divisione con un fallimento pilotato e pertanto si dovrà presumibilmente mirare ad ottenere un posto in una categoria dilettantistica che, organi federali permettendo, verrà scelta sulla base delle risorse reperite.

fonte: la gazzetta del mezzogiorno - tuttolegapro.com
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Messaggio  androide Ven Giu 11, 2010 6:08 pm

Lega Pro, a rischio parecchie società. Tutte le scadenza

Fonte: messinasportiva
Il Perugia si appresta a dire addio alla Prima Divisione: l'asta per l'acquisto del club è andata deserta. Potrebbero andare incontro ad un analogo destino anche altri club, alle prese con varie difficoltà. Entro il 25 giugno occorre dimostrare di aver pagato stipendi e contributi sino al 30 aprile. Il 30 è il termine ultimo per gli adempimenti. Il 7 luglio la Figc annuncerà la lista delle società escluse.

Terremoto in Lega Pro. Circa venti i club in grossa difficoltà per quella che si annuncia come l'ennesima estate torrida, l'ultima per quanto concerne il capitolo ripescaggi, dato l'orientamento da parte della Federazione a bloccarli sin dal 2011 al fine di snellire i campionati. Tra le big che saranno quasi certamente costrette a ripartire dalla Serie D c'è il Perugia . Nessuna offerta è stata infatti presentata per l'acquisto del club umbro, che il tribunale aveva dichiarato fallito. Amaro il commento del sindaco Wladimiro Boccali. "Nessuno dunque poteva o voleva salvare il Perugia - si legge in una nota diffusa dal Comune -. Dobbiamo purtroppo prendere atto che al grande dispendio di parole, proclami, promesse andate in scena nei giorni scorsi, non corrispondeva nessuna voglia, o capacità, di spendere un euro". In Prima Divisione tremano anche le neoretrocesse Mantova, Gallipoli e Salernitana, oltre a Foggia, Alessandria, Cavese, Figline, Foligno , Juve Stabia, Pergocrema e Rimini . Per la Seconda Divisione, per la quale esaminiamo a parte la situazione del Milazzo, spiccano Catanzaro, Potenza e Manfredonia.

Il Comunicato del 7 giugno, diramato dalla Lega Pro, precisa che l'iscrizione ai campionati 2010-2011 avverrà contestualmente alla concessione della Licenza Nazionale.

1) DISCIPLINA DEGLI ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI E FINANZIARI

La disciplina degli adempimenti amministrativi e finanziari cui le società sono tenute ad attenersi ai fini della predisposizione e del deposito della documentazione per la concessione della Licenza Nazionale e contestuale l'iscrizione ai Campionati di competenza, è annualmente stabilita dai competenti Organi Federali e di Lega.

La Lega, per la stagione sportiva 2010/2011, ha emanato le seguenti normative:

A) Per la concessione della Licenza Nazionale e contestuale iscrizione ai Campionati di 1a e 2a Divisione tutte le società devono avere ottemperato preliminarmente agli adempimenti previsti in attuazione degli artt. 10, 11 e 12 della Legge 23.3.1981 n. 91 ed in particolare, per quanto attiene alla parte economico-finanziaria, alle disposizioni di cui al Com. Uff. n.117/A della F.I.G.C. del 25 Maggio 2010, riportato nel C.U. n. 168/L del 28 Maggio 2010 di questa Lega.

Ogni Società dovrà far pervenire:

a) entro il termine del 25 Giugno 2010 la documentazione richiesta al successivo punto 3) del presente Comunicato (dichiarazioni liberatorie);

b) entro il termine del 30 Giugno 2010, oltre al versamento delle quote ed al deposito delle dichiarazioni specificate successivamente al punto 2) del presente comunicato, garanzia bancaria a prima richiesta a favore della "Lega Italiana Calcio Professionistico", per i seguenti importi:

Campionato - 1a Divisione € 400.000,00.=

Campionato - 2a Divisione € 200.000,00.=

Si precisa che non potrà farsi luogo, per quanto riguarda detta garanzia, ad operazioni di compensazione con eventuali utili esistenti presso la Lega né con imputazione a crediti della campagna trasferimenti o ad altri crediti comunque vantati a qualsivoglia titolo.

B) Le garanzie bancarie richieste per l'iscrizione al Campionato dovranno essere rilasciate nell'interesse delle società, fermo restando che l'eventuale escussione non potrà mai realizzare indebitamento della società verso la banca garante.

C) La garanzia di cui al punto b) deve esplicare efficacia fino a tutto il 31 Agosto 2011 e deve essere redatta dall'Istituto bancario su propria carta intestata esclusivamente nella forma prevista dal fac-simile in quanto le pattuizioni contrattuali ivi previste sono essenziali ed inderogabili.

D) Le garanzie rilasciate a fronte degli oneri derivanti da impegni per l'acquisizione dei diritti alle prestazioni dei calciatori (cessioni di contratto, trasferimenti giovani di serie, ecc.) devono esplicare efficacia a tutto il 30 Aprile 2011 - e fino al 30 Aprile 2012 in caso di operazioni con pagamento biennale - e per le stesse devono essere utilizzati gli appositi moduli, nel rispetto di quanto disposto dalla F.I.G.C. con il Com. Uff. n. 117/A della F.I.G.C. del 25 Maggio 2010, riportato nel C.U. di Lega n. 168/L del 28 Maggio 2010.

E) I contratti di garanzia devono essere rilasciati da istituti bancari; non sono valide le polizze cauzionali, assicurative o altre garanzie equipollenti rilasciate da istituti di credito. Non è consentito il versamento dell'importo individuato nel contratto di garanzia in sostituzione della stessa e ciò in quanto la garanzia di adempimento delle obbligazioni sportive, per la quale viene richiesta la citata garanzia bancaria a prima richiesta, deve essere fornita da soggetto terzo rispetto alla società.

2) MODALITA' E TERMINI PER LA CONCESSIONE DELLA LICENZA NAZIONALE E CONTESTUALE ISCRIZIONE AI CAMPIONATI 2010/2011

La domanda di iscrizione al Campionato di competenza 2010/2011, contenente la richiesta di concessione della Licenza Nazionale, dovrà essere redatta sull'apposito modulo predisposto da questa Lega e, corredata dalla documentazione necessaria, dovrà essere depositata a pena di decadenza entro il termine del 30 Giugno 2010 sia dalle società già facenti parte dell'organico 2009/10 della Lega Italiana Calcio Professionistico, sia dalle società provenienti dalla Lega Nazionale Dilettanti, sia dalle società provenienti dalla Lega Nazionale Professionisti Serie B.

Con la presentazione della domanda di concessione della Licenza Nazionale e correlata domanda di iscrizione ai Campionati 2010/2011 derivano per le società gli obblighi di cui al Com. Uff. n. 117/A della F.I.G.C., ivi inclusi quelli del rispetto dei criteri economici/finanziari/legali, dei criteri infrastrutturali e dei criteri sportivi e organizzativi.

Oltre al rispetto di quanto previsto per il rilascio della suddetta Licenza Nazionale 2010/2011, le società debbono anche far pervenire - contestualmente alla domanda di iscrizione ed entro lo stesso termine del 30 Giugno 2010 - gli importi come appresso indicati ai par. a) e b):

a) Campionato - 1a Divisione

- quota di associazione € 1.050,00

- quota di partecipazione € 21.950,00

Campionato - 2 a Divisione

- quota di associazione € 1.050,00

- quota di partecipazione € 17.950,00

Detti importi possono essere inviati con unico assegno circolare, intestato alla Lega Italiana Calcio Professionistico, comprensivo della quota di associazione e della quota di partecipazione.

b) € 8.000,00 (inclusa IVA 20 %) a mezzo assegno circolare non trasferibile intestato alla Calcio Servizi Lega Pro S.r.l.; tale somma costituisce il corrispettivo dei servizi e delle prestazioni rese dalla Calcio Servizi Lega Pro S.r.l.

3) DICHIARAZIONI LIBERATORIE

Con riferimento a quanto previsto dalle vigenti normative, le società sono tenute a documentare, tra l'altro, l'avvenuto soddisfacimento degli impegni assunti con i propri tesserati quantomeno fino al 30 Aprile 2010 compreso, fermo restando l'obbligo di pagamento delle mensilità successive. A tal fine sono stati predisposti appositi stampati ("dichiarazioni liberatorie") che dovranno essere sottoscritti dagli interessati. Le sottoscrizioni devono essere autenticate da notaio. Detti stampati dovranno essere utilizzati sia dalle società già facenti parte dell'organico della Lega Italiana Calcio Professionistico, sia dalle società che provengono dalla Serie B, nonché, nei casi previsti, anche dalle società provenienti dalla Lega Nazionale Dilettanti.

Le suddette dichiarazioni liberatorie al 30 Aprile 2010 dovranno pervenire, in originale, alla Lega entro il termine del 25 Giugno 2010. L'inosservanza dei termini indicati nel presente comunicato comporterà gli effetti pregiudizievoli previsti nel Com. Uff. n. 117/A della F.I.G.C. pubblicato il 25 Maggio 2010, riportato nel Com. Uff. n. 168/L della Lega Italiana Calcio Professionistico pubblicato il 28 Maggio 2010. Ai sensi di quanto previsto dal Com. Uff. n. 117/A del 25 Maggio 2010 della F.I.G.C., le società - relativamente alle mensilità di Maggio e Giugno 2010 - dovranno comunque far pervenire alla Lega, entro il termine del 15 Settembre 2010, la documentazione attestante l'avvenuto pagamento degli emolumenti dovuti ai tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo.
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Messaggio  forzaandria Sab Giu 12, 2010 7:26 am

la juve stabia rischia??? affraid affraid
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Messaggio  forzaandria Sab Giu 12, 2010 7:53 am

Foggia, servono due milioni per salvare la società
Per salvare il Foggia, si cercano nuovi soci, in alternativa a una difficile cessione societaria

Fonte: La Gazzetta dello Sport

Per salvare il Foggia, si cercano nuovi soci, in alternativa a una difficile cessione societaria. Decisiva l'assemblea straordinaria, che dovrà ricostituire il capitale sociale per evitare la liquidazione. La convocazione è slittata di una decina di giorni (intorno al 24-25 giugno) nella speranza di raggruppare una trentina di imprenditori (ciascuno per 50.000 euro). Incombono le scadenze. Liberatorie e fideiussione per l'iscrizione al campionato, oltre alla copertura anticipata della gestione, richiedono circa 2 milioni di euro, di cui la metà già entro fine mese.
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Messaggio  magic world Sab Giu 12, 2010 12:09 pm

ma ormai è tutti uno schifo!!! tante squadre di vertice che vincono i campionati comprando campioni e poi non pagandoli!!! essere onesti per il calcio è un optional!!! servirebbero veri controlli, il catanzaro per esempio non doveva giocare i play off finchè non sistemava la situazione economica...veramente rimango perplesso perchè queste cose ormai avvengono ogni anno
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Messaggio  In The Main Dom Giu 13, 2010 4:10 pm

Brindisi, iscrizione difficile

Le crisi finanziarie in Lega Pro si allargano a macchia d’olio. Non a caso il presidente Macalli, nell’ultima assemblea di Lega tenuta a Firenze, ha definito la situazione drammatica. Anche a Brindisi tifosi in ansia.

A meno di venti giorni dalla scadenza del termine utile per presentare domanda di ammissione al prossimo campionato (30 giugno), i fratelli Barretta hanno confermato la loro intenzione di non presentare la richiesta di ripescaggio in Prima Divisione e hanno reso noto che non procederanno neppure alla iscrizione della società al campionato di Seconda Divisione.

Questo il succo del serrato confronto che si è svolto tra Francesco e Giuseppe Baretta nell’incontro con i tifosi che si svolto presso la sede sociale.

Lunedì è in calendario l’atteso incontro tra i Barretta e il sindaco di Brindisi, Domenico Mennitti, dal quale i tifosi biancazzurri auspicano possano uscire novità tali da far desistere i proprietari del club dalla loro intenzione di mollare tutto. Resta il dubbio su come la situazione si possa sbloccare in un giorno quando non è riuscita a fare un passo avanti in due mesi di trattative.

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Messaggio  il guastatore Mar Giu 15, 2010 4:53 pm

Cisco Roma e nuovo look, ecco l'Atletico Roma

Uno storico traguardo per la Cisco Roma, con la Prima Divisione raggiunta grazie ai Play-Off. Per il terzo club della capitale, dopo i colossi Roma e Lazio è un'enorme soddisfazione, oltre che un risultato per molti impensabile.

Ma ora ci saranno importanti novità, a cominciare dal nuovo nome. Infatti, dopo il concorso indetto dal club per identificare meglio la squadra capitolina, ecco che per la prossima stagione si passerà da Cisco Roma ad Atletico Roma. Una nuova denominazione che è stata in ballottaggio - come ci ha spiegato l'addetto stampa Alfredo Cocco - con il nominativo Urbe Capitolina, che per pochissimi voti non è riuscito a spuntarla.

Cambieranno anche i colori sociali, per passare dal biancorosso al giallo/blu, prendendo spunto dal giallorosso della Roma e dal biancoazzurro della Lazio.

In quasi quarant'anni di storia (il club è nato nel 1972 come Lodigiani), prima il passaggio a Cisco Roma (nel 2003) e ora, con la promozione in Prima Divisione, ecco nascere l''Atletico Roma.
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Messaggio  bender Mer Giu 16, 2010 2:42 pm

il guastatore ha scritto:Cisco Roma e nuovo look, ecco l'Atletico Roma

Uno storico traguardo per la Cisco Roma, con la Prima Divisione raggiunta grazie ai Play-Off. Per il terzo club della capitale, dopo i colossi Roma e Lazio è un'enorme soddisfazione, oltre che un risultato per molti impensabile.

Ma ora ci saranno importanti novità, a cominciare dal nuovo nome. Infatti, dopo il concorso indetto dal club per identificare meglio la squadra capitolina, ecco che per la prossima stagione si passerà da Cisco Roma ad Atletico Roma. Una nuova denominazione che è stata in ballottaggio - come ci ha spiegato l'addetto stampa Alfredo Cocco - con il nominativo Urbe Capitolina, che per pochissimi voti non è riuscito a spuntarla.

Cambieranno anche i colori sociali, per passare dal biancorosso al giallo/blu, prendendo spunto dal giallorosso della Roma e dal biancoazzurro della Lazio.

In quasi quarant'anni di storia (il club è nato nel 1972 come Lodigiani), prima il passaggio a Cisco Roma (nel 2003) e ora, con la promozione in Prima Divisione, ecco nascere l''Atletico Roma.

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Messaggio  barlettanera Mer Giu 16, 2010 6:38 pm

bender ha scritto:
il guastatore ha scritto:Cisco Roma e nuovo look, ecco l'Atletico Roma

Uno storico traguardo per la Cisco Roma, con la Prima Divisione raggiunta grazie ai Play-Off. Per il terzo club della capitale, dopo i colossi Roma e Lazio è un'enorme soddisfazione, oltre che un risultato per molti impensabile.

Ma ora ci saranno importanti novità, a cominciare dal nuovo nome. Infatti, dopo il concorso indetto dal club per identificare meglio la squadra capitolina, ecco che per la prossima stagione si passerà da Cisco Roma ad Atletico Roma. Una nuova denominazione che è stata in ballottaggio - come ci ha spiegato l'addetto stampa Alfredo Cocco - con il nominativo Urbe Capitolina, che per pochissimi voti non è riuscito a spuntarla.

Cambieranno anche i colori sociali, per passare dal biancorosso al giallo/blu, prendendo spunto dal giallorosso della Roma e dal biancoazzurro della Lazio.

In quasi quarant'anni di storia (il club è nato nel 1972 come Lodigiani), prima il passaggio a Cisco Roma (nel 2003) e ora, con la promozione in Prima Divisione, ecco nascere l''Atletico Roma.

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Messaggio  In The Main Gio Giu 17, 2010 8:36 am

Prima Divisione, l’Arezzo rinuncia al campionato?

A conferma della grave crisi economica e strutturale in cui versano le serie minori del calcio italiano, con una sequenza interminabile di crisi societarie sia in terza che quarta serie nazionale - culminate nella recente cancellazione del Perugia dai campionati professionistici - arriva da Arezzo una notizia che fa scalpore (nella foto: lo stadio).

Si tratta della clamorosa decisione di non iscriversi al prossimo campionato di Lega Pro presa dal club amaranto, che ha partecipato al girone A della Prima Divisione ed è stata eliminata in semifinale play off dalla Cremonese.

L'annuncio arriva direttamente dal sito web della società dopo che il presidente Piero Mancini, nel corso delle ultime settimane, aveva più volte sottolineato la sua difficoltà a guidare l’Arezzo anche nel prossimo torneo. La nota ufficiale è rivolta a istituzioni, istituti finanziari e tifosi. La riportiamo integralmente.

“La società amaranto ritiene opportuno comunicare alle istituzioni locali, alle autorità politiche agli istituti finanziari e soprattutto ai propri tifosi ed a tutti coloro che con simpatia seguono le sorti del calcio aretino, le difficoltà nelle quali versa la società per l’iscrizione al prossimo campionato.

In prossimità della scadenza del 25 giugno p.v. la società dovrebbe adempiere a degli impegni che consentirebbero il regolare futuro della gestione, ma stante l’attuale situazione essa non sarà in grado di assolvere.

Al di là delle normali critiche questa gestione societaria ha sempre profuso il massimo impegno per rispettare il corretto adempimento di tutti gli obblighi grazie anche al sostegno storico di banche e dell’amministrazione comunale. La gestione del calcio è diventata sempre più complessa e onerosa basti pensare agli insostenibili costi di gestione per la messa in sicurezza dello stadio che superano di gran lunga gli incassi delle partite, all’amministrazione comunale che è impossibilitata a dare supporto al mantenimento della nostra struttura sportiva e dall’allontanarsi delle banche che fino ad oggi avevano sostenuto la gestione della società.

Il mondo del calcio non può più “brillare” per i lauti stipendi dei calciatori, per le astronomiche cause arbitrali di mobbing, per gli aumenti delle iscrizioni ai tornei e delle fidejussioni, tutto è diventato insostenibile a causa della profonda e grave crisi che ci sta attanagliando.

La società A.C. Arezzo è un patrimonio ed un immagine della città da salvaguardare con orgoglio, ma oggi bisogna avere anche il coraggio di vedere la realtà come un insieme di difficoltà di cui nessuno si vuol far carico e non possiamo pensare che un solo “soggetto”, visto che i principali attori si stanno allontanando da questo mondo, possa accollarsi tutto questo”.

fonte: tifoandria.forumattivo.comcalciopress.net
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Messaggio  riccardo88 Gio Giu 17, 2010 1:02 pm

barlettanera ha scritto:
bender ha scritto:
il guastatore ha scritto:Cisco Roma e nuovo look, ecco l'Atletico Roma

Uno storico traguardo per la Cisco Roma, con la Prima Divisione raggiunta grazie ai Play-Off. Per il terzo club della capitale, dopo i colossi Roma e Lazio è un'enorme soddisfazione, oltre che un risultato per molti impensabile.

Ma ora ci saranno importanti novità, a cominciare dal nuovo nome. Infatti, dopo il concorso indetto dal club per identificare meglio la squadra capitolina, ecco che per la prossima stagione si passerà da Cisco Roma ad Atletico Roma. Una nuova denominazione che è stata in ballottaggio - come ci ha spiegato l'addetto stampa Alfredo Cocco - con il nominativo Urbe Capitolina, che per pochissimi voti non è riuscito a spuntarla.

Cambieranno anche i colori sociali, per passare dal biancorosso al giallo/blu, prendendo spunto dal giallorosso della Roma e dal biancoazzurro della Lazio.

In quasi quarant'anni di storia (il club è nato nel 1972 come Lodigiani), prima il passaggio a Cisco Roma (nel 2003) e ora, con la promozione in Prima Divisione, ecco nascere l''Atletico Roma.

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Messaggio  In The Main Gio Giu 17, 2010 5:27 pm

Macalli: "Basta regali alle società. Le regole vanno rispettate"

Presidente, cosa ci può dire riguardo all'attuale situazione di molti club di Lega Pro che - con l'approssimarsi delle scadenze relative all'iscrizione al prossimo campionato - paiono sempre più in serie difficoltà?
"Io credo che le problematiche relative ai club non siano limitate alla Lega Pro, ma molto estese in tutte le categorie a cominciare dalla Serie B a scendere fino ai Dilettanti. Addirittura in quest'ultima categoria, in parecchie zone dove esistono più realtà, si fondono in una sola. Il mondo del calcio - per chi lo scopre adesso - è fatto così, ma noi queste cose le diciamo da tempo: c'è una crisi irreversibile. Si è fatto poco per sistemare questa situazione: ci sono le imprese in crisi, c'è la finanza in crisi e quindi se c'è necessità di tagliare dei rami, si tagliano quelli secchi, non quelli produttivi. E il calcio non produce reddito: il calcio produce perdite a valanga. Il problema sta nel fatto che la gente non può più permettersi di mettere nel calcio centinaia di milioni di euro e quindi abbiamo questa crisi e questa preoccupazione che molte squadre non riescano a rispettare quello che la norma prevede. D'altra parte era abbastanza prevedibile, quando si fanno delle cose strane... Bisogna spendere per quello che si ha. Noi sotto questo profilo sappiamo perfettamente quello che abbiamo fatto perché siamo una Lega molto pragmatica - forse l'unica - e abbiamo ragione un'altra volta. Dobbiamo pensare alle società e vedremo cosa succederà".

Per quanto riguarda i ripescaggi sono state fissate delle fidejussioni non indifferenti. Lei però era scettico riguardo alle possibilità di ripescaggio...
"Abolire i ripescaggi non si può. L'anno scorso sono andato in rotta di collisione perché io li ho voluti. Quando si abolisce qualcosa significa cambiare il format del campionato e per regola bisogna dirlo entro il 30 giugno di un anno prima: per cui al massimo lo si può fare quest'anno per la stagione non prossima, ma quella dopo ancora. Adesso i ripescaggi è giusto vengano fatti perché la regola lo prevede. Certamente fino a ieri sono stati regalati, mentre non c'è un diritto del ripescaggio: hanno diritto solo quelli che metteranno le somme previste. E posso dire che sarà comunque 'un regalo di Natale' perché chi viene in Seconda Divisione mette 200.000 euro a fondo perduto e vince un campionato praticamente. Chi viene in Prima Divisione mette 400.000 euro, quando per vincere il campionato si spendono cifre anche di 10 milioni di euro e poi non si vince. Sono 'regali di Natale'. Se qualcuno si lamenta, sappia che non è obbligato a chiedere il ripescaggio: se ne stia nella categoria che il campo le ha assegnato. Quindi si può benissimo decidere di non concorrervi, mettere giù la testa e cercare di vincere sul campo".

Come potrebbe essere la suddivisione dei gironi per il prossimo campionato?
"Non si può parlare certo ora di suddivisione dei gironi: non conosciamo l'organico, non sappiamo quante squadre vi parteciperanno. E poi io non capisco una cosa: il problema dei gironi c'è solo da noi. In Serie B c'è un problema sulla composizione dei gironi? No! Io dico che se fosse necessario andare a giocare in Africa, si andrebbe in Africa: che problemi ci sarebbero? Bisogna informare la gente, non disinformarla. Quando un presidente si lamenta perché fa una trasferta significa che sta prendendo per il naso tutti. I costi di locomozione per le trasferte in un bilancio incidono solo per l'1,50%. E allora andiamo a leggere i bilanci delle società: che prendano un brocco di meno e vadano a giocare ad Algeri tutte le domeniche. La Lega Pro è un campionato nazionale, non regionale: se uno vuole giocare vicino a casa, va nei Dilettanti".

E il problema degli stadi? E' risaputo che molti impianti di Lega Pro difficilmente saranno ritenuti a norma...
"Ci sono delle regole: chi le rispetterà, otterrà la licenza da parte della FIGC; chi non le rispetterà, non otterrà la licenza, quindi non giocherà il campionato. Basta leggere i comunicati: ci sono delle norme e uno deve rispettarle, altrimenti che cambi mestiere".

E' anche vero che spesso si cercano delle scappatoie che permettano di aggirare le norme...
"Vedrete che tutto verrà rispettato perché da noi le norme si rispettano".

E anche la Tessera del Tifoso è una delle norme previste per questa stagione.
"Se seguiamo i banditi non andiamo da nessuna parte! Anche qui ci sono solo polemiche sterili. Chi non la vuole fare, non la farà. Ma per fare l'abbonamento ci vorrà la Tessera del Tifoso: lo dice la legge dello Stato, non la FIGC o la Lega. Cominciamo in Italia a rispettare le regole dello Stato: se ad una persona non piace, non farà l'abbonamento ed ogni domenica andrà a comprarsi il biglietto. Andrà in trasferta - perché ci potrà andare - ma non avrà accesso alla curva. Non creiamo problemi, dove non esistono. Noi non seguiamo la parte marcia del calcio: seguiamo la parte buona".

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Messaggio  FANS ANDRIA Ven Giu 18, 2010 6:46 pm

In The Main ha scritto:Macalli: "Basta regali alle società. Le regole vanno rispettate"

Presidente, cosa ci può dire riguardo all'attuale situazione di molti club di Lega Pro che - con l'approssimarsi delle scadenze relative all'iscrizione al prossimo campionato - paiono sempre più in serie difficoltà?
"Io credo che le problematiche relative ai club non siano limitate alla Lega Pro, ma molto estese in tutte le categorie a cominciare dalla Serie B a scendere fino ai Dilettanti. Addirittura in quest'ultima categoria, in parecchie zone dove esistono più realtà, si fondono in una sola. Il mondo del calcio - per chi lo scopre adesso - è fatto così, ma noi queste cose le diciamo da tempo: c'è una crisi irreversibile. Si è fatto poco per sistemare questa situazione: ci sono le imprese in crisi, c'è la finanza in crisi e quindi se c'è necessità di tagliare dei rami, si tagliano quelli secchi, non quelli produttivi. E il calcio non produce reddito: il calcio produce perdite a valanga. Il problema sta nel fatto che la gente non può più permettersi di mettere nel calcio centinaia di milioni di euro e quindi abbiamo questa crisi e questa preoccupazione che molte squadre non riescano a rispettare quello che la norma prevede. D'altra parte era abbastanza prevedibile, quando si fanno delle cose strane... Bisogna spendere per quello che si ha. Noi sotto questo profilo sappiamo perfettamente quello che abbiamo fatto perché siamo una Lega molto pragmatica - forse l'unica - e abbiamo ragione un'altra volta. Dobbiamo pensare alle società e vedremo cosa succederà".

Per quanto riguarda i ripescaggi sono state fissate delle fidejussioni non indifferenti. Lei però era scettico riguardo alle possibilità di ripescaggio...
"Abolire i ripescaggi non si può. L'anno scorso sono andato in rotta di collisione perché io li ho voluti. Quando si abolisce qualcosa significa cambiare il format del campionato e per regola bisogna dirlo entro il 30 giugno di un anno prima: per cui al massimo lo si può fare quest'anno per la stagione non prossima, ma quella dopo ancora. Adesso i ripescaggi è giusto vengano fatti perché la regola lo prevede. Certamente fino a ieri sono stati regalati, mentre non c'è un diritto del ripescaggio: hanno diritto solo quelli che metteranno le somme previste. E posso dire che sarà comunque 'un regalo di Natale' perché chi viene in Seconda Divisione mette 200.000 euro a fondo perduto e vince un campionato praticamente. Chi viene in Prima Divisione mette 400.000 euro, quando per vincere il campionato si spendono cifre anche di 10 milioni di euro e poi non si vince. Sono 'regali di Natale'. Se qualcuno si lamenta, sappia che non è obbligato a chiedere il ripescaggio: se ne stia nella categoria che il campo le ha assegnato. Quindi si può benissimo decidere di non concorrervi, mettere giù la testa e cercare di vincere sul campo".

Come potrebbe essere la suddivisione dei gironi per il prossimo campionato?
"Non si può parlare certo ora di suddivisione dei gironi: non conosciamo l'organico, non sappiamo quante squadre vi parteciperanno. E poi io non capisco una cosa: il problema dei gironi c'è solo da noi. In Serie B c'è un problema sulla composizione dei gironi? No! Io dico che se fosse necessario andare a giocare in Africa, si andrebbe in Africa: che problemi ci sarebbero? Bisogna informare la gente, non disinformarla. Quando un presidente si lamenta perché fa una trasferta significa che sta prendendo per il naso tutti. I costi di locomozione per le trasferte in un bilancio incidono solo per l'1,50%. E allora andiamo a leggere i bilanci delle società: che prendano un brocco di meno e vadano a giocare ad Algeri tutte le domeniche. La Lega Pro è un campionato nazionale, non regionale: se uno vuole giocare vicino a casa, va nei Dilettanti".

E il problema degli stadi? E' risaputo che molti impianti di Lega Pro difficilmente saranno ritenuti a norma...
"Ci sono delle regole: chi le rispetterà, otterrà la licenza da parte della FIGC; chi non le rispetterà, non otterrà la licenza, quindi non giocherà il campionato. Basta leggere i comunicati: ci sono delle norme e uno deve rispettarle, altrimenti che cambi mestiere".

E' anche vero che spesso si cercano delle scappatoie che permettano di aggirare le norme...
"Vedrete che tutto verrà rispettato perché da noi le norme si rispettano".

E anche la Tessera del Tifoso è una delle norme previste per questa stagione.
"Se seguiamo i banditi non andiamo da nessuna parte! Anche qui ci sono solo polemiche sterili. Chi non la vuole fare, non la farà. Ma per fare l'abbonamento ci vorrà la Tessera del Tifoso: lo dice la legge dello Stato, non la FIGC o la Lega. Cominciamo in Italia a rispettare le regole dello Stato: se ad una persona non piace, non farà l'abbonamento ed ogni domenica andrà a comprarsi il biglietto. Andrà in trasferta - perché ci potrà andare - ma non avrà accesso alla curva. Non creiamo problemi, dove non esistono. Noi non seguiamo la parte marcia del calcio: seguiamo la parte buona".

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SCUSATEMI per il termine! Macalli VAFFANC....!
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Messaggio  andrisano Mer Giu 23, 2010 4:40 pm

Iscrizioni in Lega Pro, la situazione dei club campani

Sono giorni febbrili per le società campane di Lega Pro, alle prese con difficoltà più o meno risolvibili in vista delle imminenti scadenze per l'iscrizione ai prossimi campionati di Prima e Seconda Divisione. La situazione generale è però in netto miglioramento rispetto a qualche settimana fa, quando più di un club pareva sull'orlo della catastrofe. Il momento più delicato lo vive purtroppo la Cavese, dopo il ritiro della cordata di Antonio Belfiore che pure si era interessata alle sorti della Paganese. Adesso è autentica corsa contro il tempo dopo la rottura di questa trattativa: il sindaco Marco Galdi ha stanziato 150mila euro per salvare il club, che rischia seriamente di non iscriversi al prossimo torneo. Dal primo cittadino è arrivato anche un appello ai tifosi, con l'obiettivo di mobilitarsi per raccogliere quei fondi necessari per convincere Belfiore a tornare sui suoi passi (in ballo ci sono gli onorari dei giocatori, i quali non hanno ancora firmato le liberatorie). Galdi ha anche fatto capire di vedere il bicchiere mezzo pieno, in quanto diversi atleti sarebbero disposti a ridurre le pretese per garantire continuità al club. La città ha rispoto subito con una gara di solidarietà impressionante: per ora sono stati raccolti, infatti, 75mila euro. Nel frattempo, la costituenda associazione "Sogno Cavese" sta contribuendo a questa operazione. "Chiediamo che il ricavato di quanto raccolto vada a costituire una quota azionaria simbolica detenuta dal Comune di Cava de' Tirreni all'interno della nuova compagine societaria e che il primo cittadino sieda all'interno del Consiglio di amministrazione, in nome e per conto della città di Cava de' Tirreni", fanno sapere.
E', invece, ampiamente rientrato l'allarme in casa Juve Stabia, club che ha ufficializzato Fumagalli e sta scegliendo il nuovo tecnico (si parla di Cari e Braglia). Il patron Franco Giglio, con il fido Franco Manniello, ha deciso di non abbandonare (anche se non si sa ancora per quanto tempo) la gestione del club, dopo i recenti screzi con l'amministrazione comunale e gli annunci di disimpegno. Ma è chiaro che, all'orizzonte, possa esserci un ridimensionamento dei progetti societari nonostante la promozione.
Sorrento e Benevento sono forse i club più virtuosi: i rossoneri, grazie alla conduzione molto accorta ed equilibrata della famiglia Gambardella, si presenteranno ai nastri di partenza del prossimo campionato con l'obiettivo di ben figurare. E di raggiungere anche qualcosa in più di una semplice salvezza. Dal canto suo, anche il Benevento sarà chiamato al fatidico salto di qualità, dopo le cocenti delusioni degli ultimi anni. Se, però, i fratelli Vigorito vorranno investire come o più di quanto fatto nei due recenti campionati, questa è ancora un'incognita.
A Marcianise, come pure raccontato alcuni giorni fa da TMW, ci si avvia verso una fusione tra i gialloverdi e la Casertana. Il patron Bizzarro sarebbe affiancato in questa avventura dal suo omologo rossoblu, Carlo Sparaco, anche se quest'ultimo avrà il compito di pescare un gruppo di imprenditori pronti a subentrare al presidente gialloverde, che non pare più entusiasta di restare nel mondo del pallone. La nuova squadra giocherà al "Pinto" di Caserta con il nome di Real Casertana (nettamente avvantaggiato su "Real Terra di Lavoro"): una fase di transizione che porterà il prossimo anno il club a chiamarsi Casertana. Da parte di Mario Macalli c'è il via libera, e si attende soltanto il pronunciamento del Consiglio Federale.
In Seconda Divisione, iscrizione assicurata anche per la Paganese dopo il rinnovato impegno del patron Raffaele Trapani. Ma si prevede un periodo di vacche magre se non dovessero giungere a destinazione altri soggetti in grado di rilanciare il club. Nella vicina Nocera, prosegue il progetto del presidente Vincenzo Citarella, il quale sta aspettando Gaetano Auteri per dar via alla campagna acquisti estiva. Infine, in casa Scafatese si attendono novità circa il coinvolgimento, di cui abbiamo documentato, del duo Rispoli-Crispo: una svolta fondamentale per il destino dei canarini, senza la quale l'iscrizione sarebbe quasi una mission impossible.


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Messaggio  ANDRIASOVRANA Lun Giu 28, 2010 11:14 am

Anche la Salerninatana rischia di brutto!!
fonte tuttolegapro.
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Messaggio  In The Main Mar Giu 29, 2010 8:43 am

Fallimenti e non iscrizioni: ecco la situazione
Il 30 giugno ormai è alle porte e diversi club rischiano di sparire o finire nelle categorie minori.

Venerdì sera, prima scadenza estiva, ben otto club non hanno presentato le liberatorie e sono virtualmente fuori. Si tratta di Arezzo, Gallipoli e Mantova in Primia Divisione ed Olbia, Scafatese, Pro Vercelli, Manfredonia e Potenza in Seconda. Qualcuno presentando i documenti in riatrdo potrebbe cavarsela con qualche penalizzazzione da 1 a 6 punti, ma non sarò facile presentarle in ritardo. In seria difficoltà appaiono anche Salernitana, Rimini, Cavese, Foggia, Ravenna e Reggiana. Si prospetta dunque un'estate di sangue, sudore e lacrime, ma soprattutto di ripescaggi e speranze.

fonte: tuttolegapro.com
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Messaggio  il guastatore Mer Giu 30, 2010 6:55 am

Rimini shock, niente iscrizione al prossimo campionato
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Messaggio  mimmmo Mer Giu 30, 2010 7:45 am

il guastatore ha scritto:Rimini shock, niente iscrizione al prossimo campionato
mi sa ca cuss ann assaleut u iandr ava fei u cambiunoit..
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Messaggio  androide Mer Giu 30, 2010 9:26 am

IL RIMINI NON SI ISCRIVE AL PROSSIMO CAMPIONATO DI LEGAPRO

La Rimini Calcio F.C. ritiene opportuno comunicare alle istituzioni locali, alle autorità politiche, alla comunità economica ed imprenditoriale di Rimini e soprattutto ai suoi tifosi che non provvederà all'iscrizione della squadra al prossimo campionato della Prima Divisione di Lega Pro.
La decisione, maturata al termine dell'ennesimo e fallito tentativo di trovare una soluzione affidabile alla cessione delle quote della società, è accompagnata da un forte rammarico, ma anche dalla sincera e ferma consapevolezza che nulla è stato lasciato di intentato per evitare questa dolorosa conclusione.

Sono molti mesi che la proprietà, con grande responsabilità e con estrema flessibilità, ha battuto ogni possibile via ed ogni possibile opportunità nella ricerca di un acquirente. Sono state, a gran voce, chiamati a sostegno le autorità, le istituzioni e le personalità economiche ed imprenditoriali della città perché, insieme, si trovasse una soluzione che evitasse questa drammatica rinuncia.

Una richiesta di attenzione che purtroppo non solo è mancata ma, in alcuni momenti, è apparsa assai distratta per non dire latitante e presuntuosa. Eppure la disponibilità, sia in termini economici sia in termini di garanzie, manifestata dalla proprietà per cedere la Società è stata fino alla fine piena e totale e si è creduto fermamente avrebbe dovuto favorire se non completamente facilitare la conclusione positiva di una qualche trattativa, soprattutto con quegli imprenditori locali che certo ne avrebbero avuto condizione e risorse.

COCIF, proprietaria dell'intero pacchetto azionario della Rimini Calcio, ha sempre ribadito a chiunque ha incontrato direttamente o indirettamente in questa fase di trattative che la Rimini Calcio è una società solida, in perfetto e certificato equilibrio economico, libera da impegni o debiti, ribadendo con estrema chiarezza che la cessione delle quote sarebbe avvenuto al prezzo assai simbolico di 1 Euro. Oltre a ciò COCIF si era ed è ulteriormente impegnata a ripianare le perdite dell'attuale gestione, pagare eventuali sopravvenienze passive, fino alla disponibilità di concedere garanzie fideiussorie. Nonostante questo, nessuno degli interlocutori apparentemente interessati, ha avanzato una proposta concreta e affidabile che garantisse il pronto, immediato e regolare futuro alla prossima gestione.

Si conclude così questo lungo percorso che, per 16 anni, COCIF ha condiviso con la Rimini Calcio. Un percorso segnato da grandissimi successi e da cocenti delusioni, sentimenti che solo il calcio sa regalare. Sono stati anni di impegno, responsabilità ed entusiasmo. Anni ambiziosi. Anni di grandi passioni e di coinvolgenti emozioni. Anni in cui il successo imprenditoriale di COCIF, la passione di Vincenzo Bellavista e dei dirigenti della società, primo tra i tanti, Luca Benedettini, hanno consentito di destinare risorse ed energie ogni volta straordinarie. Ma anche anni difficili, vissuti senza il sostegno o la collaborazione di una città lontana che nelle sue parti istituzionali ed economiche è completamente e sempre mancata alle sue responsabilità.

Tanti i progetti, le iniziative e le numerose richieste che hanno trovato un muro ostativo, una forma di silente e malcelato boicottaggio. L'elenco sarebbe lungo e davvero deprimente. Ma dobbiamo qui ricordare la totale mancanza di volontà politica ed istituzionale di attrezzare e rinnovare le strutture tecniche per le attività sportive delle serie giovanili e minori. Il necessario e obbligato pellegrinaggio in strutture private e in impianti comunque inadeguati, fino alla migrazione in strutture comunali di altre città limitrofe. La ormai patetica quanto delirante querelle sul nuovo stadio. Un progetto che brandisce la famelica orgia dei desideri degli imprenditori locali e l'assoluta incapacità decisionale di un'amministrazione debole e litigiosa. Una fuga dalle responsabilità che ha sempre lasciato COCIF, Vincenzo Bellavista e i nuovi amministratori della società, a gestire da soli un "patrimonio della città" senza alcuna condivisione o per meglio dire senza alcuna collaborazione. Come non ricordare qui che la Campagna Abbonamenti Straordinaria riservata ai 1250 imprenditori alberghieri della città, lanciata all'inizio del Campionato 2009-2010, ha visto la sottoscrizione di un solo ed unico abbonamento per la fantomatica cifra di 1.000 euro !

Ai tifosi che certamente accoglieranno questa decisione con forte disappunto e con grande delusione, COCIF non può fare altro che assicurare loro che è stato fatto tutto il possibile. Che in ogni momento di questa delicata fase non è mai venuto meno il pensiero a loro e alla loro grande passione che in alcun modo si voleva tradire. Ci vorremmo da loro congedare con un grazie non solo per il sostegno e per la passione che hanno accompagnato ogni stagione e ogni partita di questo lungo percorso insieme, ma anche per le loro critiche, le loro accese, anche se qualche volta eccessive, polemiche. Stimolo e pressione che hanno aiutato a non abbassare la guardia ne la tensione. Molto probabilmente la loro delusione e forse le loro rivendicazioni non sapranno o non potranno cogliere fino in fondo le motivazioni che hanno costretto a questo abbandono. Lo sappiamo. E non nascondiamo la nostra preoccupazione. In fondo, i nostri tifosi sono gli unici che non hanno responsabilità né a loro può essere ascritta alcuna mancanza. E' vero hanno ultimamente disertato le tribune e le curve, anche in momenti particolarmente delicati o speciali. Si sono lasciati condizionare dalle polemiche strumentali e dalle fuorvianti notizie che apparivano sulla stampa. Ma con i tifosi il dialogo è sempre stato aperto e anche chiaro. Così come usava fare Vincenzo Bellavista e così come ha sempre fatto Luca Benedettini.

Ai media, ai giornalisti riserviamo loro un apprezzamento e una piccola polemica. Un apprezzamento per non aver mancato mai di dare risalto e ardore ai nostri tanti successi e alle nostre straordinarie performance. Al loro diritto di critica e alla loro professionalità nulla da eccepire. Nel rispetto dei ruoli e delle diverse finalità il dialogo speriamo sia stato sempre improntato nella reciproca stima e nella condivisa consapevolezza che il calcio è una emozione da vivere e da condividere.
Le linee della polemica invece le indirizziamo a quei media, pochi in verità, che con elementi strumentali, a volte fuorvianti e prevenuti hanno acceso e alimentato accese polemiche sterili e dannose, arrivando anche a infrangere la privacy e il rispetto personale, non volendo cogliere o fingendo di non cogliere la gravità della situazione e della successiva nostra drastica decisione.
Si conclude con rammarico questo lungo percorso. Una conclusione annunciata che però non risparmia la forte delusione per essere stati costretti a percorrerla. Ma ormai tutti sanno che la gestione del calcio è diventata sempre più complessa e onerosa basti pensare agli insostenibili costi di gestione che superano di gran lunga gli incassi. Al costo del mantenimento della nostra struttura, ai lauti stipendi dei calciatori, agli aumenti delle iscrizioni ai tornei e delle fidejussioni, tutto è diventato insostenibile a causa della profonda e grave crisi economica che stiamo attraversando e che richiede alle aziende un maggior e più radicale controllo dei bilanci e degli investimenti. E non vi è ragione alcuna che possa in questo momento congiunturale e di grave sofferenza economica giustificare il mantenimento di un impegno così oneroso e così "solitario".

La società Rimini Calcio è stato un patrimonio ed un immagine della città, fin qui salvaguardato con impegno e con orgoglio, ma oggi bisogna avere anche il coraggio di vedere la realtà come un insieme di difficoltà di cui a Rimini nessuno si vuol far carico e che COCIF non può più pensare di accollarsi da sola tutto questo.

A conclusione di questa nota, COCIF intende ringraziare i dirigenti e lo staff tecnico e amministrativo della Società. Per essersi, negli anni prodigati, con impegno, responsabilità ed entusiasmo a dare concretezza, serietà e reputazione al Rimini Calcio e al calcio a Rimini. Ai tecnici, agli allenatori, ai tanti calciatori, ai campioni e alle bellissime promesse, ai giovani del magnifico vivaio, che, in questi 16 anni, hanno vestito la maglia a scacchi biancorossa, onorandola con prestigio, sensibilità e ardore.
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Messaggio  mimmmo Mer Giu 30, 2010 2:32 pm

certo, io non so le cose in casa rimini..però dai raga, quella zona è piena di soldi...non nascondiamoci..chi non è mai andato a rimini a passar anche un solo week-end. ci sono centinaia di locali, si paga a ciuccio..e non escono una serie di imprenditori capaci di gestire una squadra..qui la mancanza di volontà raggiunge veramente livelli alti..non credete?
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Messaggio  ANDRIASOVRANA Mer Giu 30, 2010 4:57 pm

mimmmo ha scritto:certo, io non so le cose in casa rimini..però dai raga, quella zona è piena di soldi...non nascondiamoci..chi non è mai andato a rimini a passar anche un solo week-end. ci sono centinaia di locali, si paga a ciuccio..e non escono una serie di imprenditori capaci di gestire una squadra..qui la mancanza di volontà raggiunge veramente livelli alti..non credete?
Se ci aggiungi che su 1400 imprenditori alberghieri dove la societa' aveva promosso una campagna abbonamenti x coinvolgere quanta + gente , hanno raccolto appena 1000 euro allora la cosa e' grave se non vergognosa.........
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Messaggio  Rccard Gio Lug 01, 2010 10:55 am

Lega Pro: otto club sono già fuori
01.07.2010 12:15 di Luca Esposito articolo letto 533 volte
Fonte: forzamolossi.it

Sono otto i club di Lega Pro che non s'iscriveranno certamente al prossimo campionato. A Gallipoli e Perugia, già condannate da tempo, si aggiungono Mantova, Rimini, Pescina, Scafatese, Monopoli e Italia San Marco. Queste otto esclusioni sono certe in quanto i club non hanno presentato domanda nei termini previsti; una bocciatura molto probabile è quella dell'Olbia che ha presentato la domanda ma non ha allegato la ricevuta di versamento della tassa d'iscrizione, un'irregolarità che di consueto non è sanabile. A queste nove società potrebbere aggiungersene altre in sede di verifica della Covisoc. Le più a rischio sono Cavese, Manfredonia e Potenza, ma vi sarebbero altri cinque club che avrebbero presentato domanda incompleta tra i quali l'Arezzo. Sanabile la situazione del Marcianise che dovrebbe trasferirsi a Caserta e partire con un -1 in classifica; s'annuncia una valanga di penalizzazioni.

Alla fine, dunque, le mancate iscrizioni in Lega Pro dovrebbero essere oltre nove, portando quindi a cinque o addirittura sei i ripescaggi dalla serie D. Tra le retrocesse, infatti, saranno ripescate solo Carrarese e Pro Belvedere, la seconda squadra di Vercelli; Carpenedolo, Bellaria, Pro Sesto e Noicattaro o non hanno soldi oppure hanno già rinunciato, mentre Colligiana e Vico Equense sono già state ripescate l'anno scorso. Al Matera - in arrivo dalla serie D dopo aver vinto playoff e Coppa Italia - dovrebbero aggiungersi Avellino, Venezia e Carpi; ma i veneti avrebbero problemi economici nel trovare le garanzie necessarie, così come la Vigor Lamezia. Le altre squadre che hanno fatto strada nei playoff, Pomezia compreso, potrebbero non presentare domanda. Chi potrebbe provarci è il Casale che vanta un discreto blasone. In forte dubbio il Pianura da dove è stato lanciato un sos al sindaco di Napoli per la vicenda stadio. Non si esclude un trasferimento dei fratelli Cafasso a Pozzuoli.
Un quadro più completo lo si avrà venerdì quando si riunirà il Consiglio federale. Poi tra il 7 e il 12 luglio sarà stilato l'elenco completo delle squadre escluse dalla Lega Pro. Entro la metà del mese si conosceranno i destini dei club che ambiscono al ripescaggio.

Ps. Mi dispiace per il monopoli... i Ladisa l'hanno fatto veramente sporca. Hanno annunciato la non iscrizione solo ieri (cioè quello della scadenza), senza dare segnali (come succede dappertutto quando i presidenti hanno debiti o impossibilitati a farlo per mancanza di soldi)ai tifosi l'infame epilogo. Nonostante la rivalità... piena solidarietà ai tifosi biancoverdi


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Messaggio  Andria 4ever Gio Lug 01, 2010 1:10 pm

Rccard ha scritto:Lega Pro: otto club sono già fuori
01.07.2010 12:15 di Luca Esposito articolo letto 533 volte
Fonte: forzamolossi.it

Sono otto i club di Lega Pro che non s'iscriveranno certamente al prossimo campionato. A Gallipoli e Perugia, già condannate da tempo, si aggiungono Mantova, Rimini, Pescina, Scafatese, Monopoli e Italia San Marco. Queste otto esclusioni sono certe in quanto i club non hanno presentato domanda nei termini previsti; una bocciatura molto probabile è quella dell'Olbia che ha presentato la domanda ma non ha allegato la ricevuta di versamento della tassa d'iscrizione, un'irregolarità che di consueto non è sanabile. A queste nove società potrebbere aggiungersene altre in sede di verifica della Covisoc. Le più a rischio sono Cavese, Manfredonia e Potenza, ma vi sarebbero altri cinque club che avrebbero presentato domanda incompleta tra i quali l'Arezzo. Sanabile la situazione del Marcianise che dovrebbe trasferirsi a Caserta e partire con un -1 in classifica; s'annuncia una valanga di penalizzazioni.

Alla fine, dunque, le mancate iscrizioni in Lega Pro dovrebbero essere oltre nove, portando quindi a cinque o addirittura sei i ripescaggi dalla serie D. Tra le retrocesse, infatti, saranno ripescate solo Carrarese e Pro Belvedere, la seconda squadra di Vercelli; Carpenedolo, Bellaria, Pro Sesto e Noicattaro o non hanno soldi oppure hanno già rinunciato, mentre Colligiana e Vico Equense sono già state ripescate l'anno scorso. Al Matera - in arrivo dalla serie D dopo aver vinto playoff e Coppa Italia - dovrebbero aggiungersi Avellino, Venezia e Carpi; ma i veneti avrebbero problemi economici nel trovare le garanzie necessarie, così come la Vigor Lamezia. Le altre squadre che hanno fatto strada nei playoff, Pomezia compreso, potrebbero non presentare domanda. Chi potrebbe provarci è il Casale che vanta un discreto blasone. In forte dubbio il Pianura da dove è stato lanciato un sos al sindaco di Napoli per la vicenda stadio. Non si esclude un trasferimento dei fratelli Cafasso a Pozzuoli.
Un quadro più completo lo si avrà venerdì quando si riunirà il Consiglio federale. Poi tra il 7 e il 12 luglio sarà stilato l'elenco completo delle squadre escluse dalla Lega Pro. Entro la metà del mese si conosceranno i destini dei club che ambiscono al ripescaggio.

Ps. Mi dispiace per il monopoli... i Ladisa l'hanno fatto veramente sporca. Hanno annunciato la non iscrizione solo ieri (cioè quello della scadenza), senza dare segnali (come succede dappertutto quando i presidenti hanno debiti o impossibilitati a farlo per mancanza di soldi)ai tifosi l'infame epilogo. Nonostante la rivalità... piena solidarietà ai tifosi biancoverdi

quoto anch'io piena solidarietà ai tifosi biancoverdi.....

Andria 4ever
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