Cominciamo a ragionare...
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The thief of emotions
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bender
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Tifo Andria - Calcio Andria, Pallavolo Andria, Tifosi Andria, Ultras Andria, Sport Andria :: Il Calcio :: Calcio : serie A & B
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Cominciamo a ragionare...
La sentenza di primo grado stabilisce che la GEA non era un'associazione per delinquere.
Una sentenza di diritto, non come quelle nate dai processi fatti in 5 minuti, che danno gli scudetti a chi è anche giudice.
Per Moggi condanna solo per violenza privata, accusa che verrà smontata in secondo grado.
Un primo passo verso la verità sul più grande imbroglio, ovviamente ai danni della Juve, della storia italiana.
Una sentenza di diritto, non come quelle nate dai processi fatti in 5 minuti, che danno gli scudetti a chi è anche giudice.
Per Moggi condanna solo per violenza privata, accusa che verrà smontata in secondo grado.
Un primo passo verso la verità sul più grande imbroglio, ovviamente ai danni della Juve, della storia italiana.
bender- Capitano
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Re: Cominciamo a ragionare...
Questo è uno scandalo,altro che ragionare.
Fortunatamente per voi siamo in Italia, il paese che nonostante abbia il sistema giudiziario più completo al mondo riesce a trasformarsi in un grande albero della cuccagna.
Basta far passare un po' di tempo, giusto quel che serve a placare gli animi e i mass media che le pene si riducono come per magia...
magari ti rivedi moggi in qualche altra squadra
Fortunatamente per voi siamo in Italia, il paese che nonostante abbia il sistema giudiziario più completo al mondo riesce a trasformarsi in un grande albero della cuccagna.
Basta far passare un po' di tempo, giusto quel che serve a placare gli animi e i mass media che le pene si riducono come per magia...
magari ti rivedi moggi in qualche altra squadra
NBG- Moderatore
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Re: Cominciamo a ragionare...
bender ha scritto:La sentenza di primo grado stabilisce che la GEA non era un'associazione per delinquere.
Una sentenza di diritto, non come quelle nate dai processi fatti in 5 minuti, che danno gli scudetti a chi è anche giudice.
Per Moggi condanna solo per violenza privata, accusa che verrà smontata in secondo grado.
Un primo passo verso la verità sul più grande imbroglio, ovviamente ai danni della Juve, della storia italiana.
vabbè ora si esagera un pò...non venirmi a dire che la Juve è stata imbrogliata....
Sappiamo tutti quello che Moggi ha fatto....basta andare a vedersi un pò di intercettazioni telefoniche...
quindi non iniziamo a dire che la Juve è stata vittima; la Juve aveva un dirigente che cercava altre vie per arrivare alla vittoria. E' stata punita...e basta
In The Main- Capitano
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Re: Cominciamo a ragionare...
In The Main ha scritto:bender ha scritto:La sentenza di primo grado stabilisce che la GEA non era un'associazione per delinquere.
Una sentenza di diritto, non come quelle nate dai processi fatti in 5 minuti, che danno gli scudetti a chi è anche giudice.
Per Moggi condanna solo per violenza privata, accusa che verrà smontata in secondo grado.
Un primo passo verso la verità sul più grande imbroglio, ovviamente ai danni della Juve, della storia italiana.
vabbè ora si esagera un pò...non venirmi a dire che la Juve è stata imbrogliata....
Sappiamo tutti quello che Moggi ha fatto....basta andare a vedersi un pò di intercettazioni telefoniche...
quindi non iniziamo a dire che la Juve è stata vittima; la Juve aveva un dirigente che cercava altre vie per arrivare alla vittoria. E' stata punita...e basta
Straquotissimo.
NBG- Moderatore
- Numero di messaggi : 1363
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Re: Cominciamo a ragionare...
Allora: se vogliamo parlare giusto per dare aria alla bocca, va benissimo tutto quello che dite voi.
Se poi si passa su un piano strettamente "legale", o meglio, "procedurale", vi posso dire che il "processo" sportivo che si è tenuto ai danni della Juve due anni fa è stata una buffonata.
Ora, al bar sport chiunque può dire o pensare qualunque cosa, ma quando si parla di regole processuali, non c'è niente da inventarsi!
Questo è stato un processo "vero", non sportivo, quindi con tutte le garanzie del caso, e non con un "deus ex machina" che tutto ordisce e tutto decide!
Se poi si passa su un piano strettamente "legale", o meglio, "procedurale", vi posso dire che il "processo" sportivo che si è tenuto ai danni della Juve due anni fa è stata una buffonata.
Ora, al bar sport chiunque può dire o pensare qualunque cosa, ma quando si parla di regole processuali, non c'è niente da inventarsi!
Questo è stato un processo "vero", non sportivo, quindi con tutte le garanzie del caso, e non con un "deus ex machina" che tutto ordisce e tutto decide!
bender- Capitano
- Numero di messaggi : 3158
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Re: Cominciamo a ragionare...
qua non si parla per dar aria alla bocca....ti invito a rivedere tutte le intercettazioni telefoniche di allora....
stai confondendo il processo sportivo che riguarda l'illecito della Juve(perchè gli illeciti sportivi vengono processati giustamente tramite un processo sportivo) e questo processo, che seppure vicino alla questione è tutt'altra roba...infatti è un processo "vero", perchè c'è di mezzo una violenza da parte dei Moggi ai danni di alcuni giocatori...
stai confondendo il processo sportivo che riguarda l'illecito della Juve(perchè gli illeciti sportivi vengono processati giustamente tramite un processo sportivo) e questo processo, che seppure vicino alla questione è tutt'altra roba...infatti è un processo "vero", perchè c'è di mezzo una violenza da parte dei Moggi ai danni di alcuni giocatori...
In The Main- Capitano
- Numero di messaggi : 2027
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Re: Cominciamo a ragionare...
In The Main ha scritto:qua non si parla per dar aria alla bocca....ti invito a rivedere tutte le intercettazioni telefoniche di allora....
stai confondendo il processo sportivo che riguarda l'illecito della Juve(perchè gli illeciti sportivi vengono processati giustamente tramite un processo sportivo) e questo processo, che seppure vicino alla questione è tutt'altra roba...infatti è un processo "vero", perchè c'è di mezzo una violenza da parte dei Moggi ai danni di alcuni giocatori...
io dico invece che si da semplicemente aria alla bocca, e ti dico il perchè!
capitolo intercettazioni: sono state effettuate più di 100.000 intercettazioni ma ne sono state utilizzate, contro la Juventus, meno di 200. Ci sarebbe da chiedersi cosa ci fosse nelle restanti 99.800. Molto probabile che in alcune di quelle risiedano importanti prove a discolpa. Tuttavia la riproduzione di questo materiale istruttorio non è stata concessa.
il "processo" sportivo (notare le virgolette) è stato una VERGOGNA per molteplici motivi:
- INUTILIZZABILITÀ DELLE INTERCETTAZIONI
- ABOLIZIONE DI UN GRADO DI GIUDIZIO
- LA REQUISITORIA PRIMA DELLE DIFESE
- POCO TEMPO PER LA DIFESA
- NIENTE TESTIMONI, NIENTE PROVE A DISCARICO
- NO ALLE PROVE FILMATE
- UN REATO CHE NON ESISTE
- SPROPORZIONE DELLA SANZIONE
e potrei continuare ancora a lungo.....
se a qualcuno comunque interessa tuta la questione diciamo "procedurale" (per una questione di cultura personale, dato che i giornali devono vendere, quindi non scrivono la verità) può contattarmi magari via mail o mp, e ne parliamo seriamente!
bender- Capitano
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Re: Cominciamo a ragionare...
bender ha scritto:In The Main ha scritto:qua non si parla per dar aria alla bocca....ti invito a rivedere tutte le intercettazioni telefoniche di allora....
stai confondendo il processo sportivo che riguarda l'illecito della Juve(perchè gli illeciti sportivi vengono processati giustamente tramite un processo sportivo) e questo processo, che seppure vicino alla questione è tutt'altra roba...infatti è un processo "vero", perchè c'è di mezzo una violenza da parte dei Moggi ai danni di alcuni giocatori...
io dico invece che si da semplicemente aria alla bocca, e ti dico il perchè!
capitolo intercettazioni: sono state effettuate più di 100.000 intercettazioni ma ne sono state utilizzate, contro la Juventus, meno di 200. Ci sarebbe da chiedersi cosa ci fosse nelle restanti 99.800. Molto probabile che in alcune di quelle risiedano importanti prove a discolpa. Tuttavia la riproduzione di questo materiale istruttorio non è stata concessa.
il "processo" sportivo (notare le virgolette) è stato una VERGOGNA per molteplici motivi:
- INUTILIZZABILITÀ DELLE INTERCETTAZIONI
- ABOLIZIONE DI UN GRADO DI GIUDIZIO
- LA REQUISITORIA PRIMA DELLE DIFESE
- POCO TEMPO PER LA DIFESA
- NIENTE TESTIMONI, NIENTE PROVE A DISCARICO
- NO ALLE PROVE FILMATE
- UN REATO CHE NON ESISTE
- SPROPORZIONE DELLA SANZIONE
e potrei continuare ancora a lungo.....
se a qualcuno comunque interessa tuta la questione diciamo "procedurale" (per una questione di cultura personale, dato che i giornali devono vendere, quindi non scrivono la verità) può contattarmi magari via mail o mp, e ne parliamo seriamente!
IL "MARCHIO" DELLA SERIE B VI RIMARRA' PER SEMPRE !!!!
The thief of emotions- Timoniere
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Re: Cominciamo a ragionare...
ci rimarrà con orgoglio per anche la B è stata fatta con stile... siamo sempre i migliori. e siamo stati condannati senza peccati.e sia chiaro. ora con questa sentenza devono solo ridarci gli scudetti! vinti perchè più forti di tutti!
magic world- Capitano
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Re: Cominciamo a ragionare...
magic world ha scritto:ci rimarrà con orgoglio per anche la B è stata fatta con stile... siamo sempre i migliori. e siamo stati condannati senza peccati.e sia chiaro. ora con questa sentenza devono solo ridarci gli scudetti! vinti perchè più forti di tutti!
Senza Peccati?
NBG- Moderatore
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Re: Cominciamo a ragionare...
NBG ha scritto:magic world ha scritto:ci rimarrà con orgoglio per anche la B è stata fatta con stile... siamo sempre i migliori. e siamo stati condannati senza peccati.e sia chiaro. ora con questa sentenza devono solo ridarci gli scudetti! vinti perchè più forti di tutti!
Senza Peccati?
La sentenza parla chiaro!
Non è che prima le sentenze erano il Vangelo e ora non valgono più niente, anche perchè questa è una sentenza di un TRIBUNALE, e non della cricca di Rossi, Moratti & C.!
bender- Capitano
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Re: Cominciamo a ragionare...
"Mio padre l'avrebbe zittito"
Facchetti jr replica all'ultima uscita di Moggi
"Che vergogna. Se mio padre fosse vivo lo avrebbe zittito". Questa la prima reazione di Gianfelice Facchetti, figlio di Giacinto, davanti all'ultima uscita di Moggi. "Ha già una condanna penale ma continua a farsi beffe di tutti e ad accusare l'Inter. I colloqui col designatore erano permessi, ma un conto è parlare e un altro è intervenire direttamente nella selezione della griglia degli arbitri. 'Così facevan tutti?' La realtà non era e non è questa".
Gianfelice Facchetti non riesce a stare zitto di fronte all'ultimo teatrino televisivo dell'ex dg della Juventus, ospite l'altra sera di 'Porta a Porta'. Intervistato da Massimiliano Castellani per "Avvenire", l'erede dell'indimenticato campione e dirigente nerazzurro, non si contiene ed erutta il suo sdegno: "Quando parla quel 'signore' chissà perché non c'è mai un vero e proprio contraddittorio. Così può sempre permettersi il lusso di ridurre una questione gravissima a una 'barzelletta'...".
Per la vicenda relativa alla Gea Moggi è stato condannato a 18 mesi per violenza privata e invece assolto dall'accusa di associazione a delinquere: "Come avrebbe commentato papà? È presuntuoso esserne certi, ma una condanna penale, seppure in misura ridotta rispetto alle richieste del pm, anche a lui sarebbe sembrata una cosa seria - ha dichiarato Gianfelice - Anche perché non bisogna dimenticare che ad essa va aggiunta la squalifica per Calciopoli della giustizia sportiva di cinque anni, la proposta di radiazione probabilmente caduta nel vuoto e il processo penale per frode sportiva che comincia martedì prossimo. Insomma non mi sembra poco...".
Non sono mancate le accuse all'Inter, dalla vicenda passaporti al riferimento ai colloqui tra Giacinto e l'ex designatore Paolo Bergamo: "Oriali e Recoba hanno patteggiato e sono stati squalificati. Per il falso in bilancio l'Inter è stata assolta con formula piena... Invito tutti a rileggere attentamente le intercettazioni telefoniche che riguardano mio padre. Cosa c'è di compromettente? Assolutamente niente... Dall'altra parte, invece, si cerca di far passare la logica mafiosa del 'così facevano tutti', ma alla gente va fatto capire una volta per tutte che non era e non è questa la realtà dei fatti".
Su Cannavaro, che ha espresso solidarietà a Moggi: "Avrebbe dovuto dire due parole anche su come se ne è andato via dall'Inter e sui colloqui alle spalle della società da cui era lautamente stipendiato... Che abbia preso le difese di Moggi non mi sorprese affatto".
E ora il Processo di Napoli: "Cosa ci aspettiamo io e la mia famiglia? Niente di diverso da quello che penso vogliano tutti e cioè vedere questo sport riavvicinarsi un po? di più a ciò che era... Un gioco. È difficile ormai in questo caos di troppe chiacchiere e tanto business, ma bisogna essere radicali e andare fino in fondo per ricostruire".
sportmediaset.it
_________________________________________________________
Caro Luciano, anche nel calcio ci sono brave persone...
Le intercettazioni ascoltate denotano un atteggiamento sconcertante e in contrasto con la legge della legalità sportiva. Luciano ha dipinto il mondo del calcio come una congrega di corrotti e corruttori. Gli spettatori che hanno seguito la trasmissione avranno percepito, come del resto il conduttore Vespa, che la via più importante per vincere sono gli intrallazzi, gli imbrogli e le truffe. Ma si, che muoia Sansone con tutti i filistei...
Moggi ha detto: 'Nel calcio comanda chi è più forte'. Io invece preferisco pensare che al vertice ci sia chi gioca meglio. Se così non fosse il calcio dovrebbe essere abolito e gli stadi abbandonati. I tifosi dovrebbero starsene a casa perchè presi in giro da spettacoli truccati e inattendibili.
Il calcio è lo specchio del paese. In Italia c'è malcostume, corruzione e mafia. Vero. Ma ci anche milioni di persone che si alzano alle 6 del mattino e tornano a casa la sera dopo aver lavorato con impegno, fatica e serietà. C'è chi si dedica al volontariato e si prodiga in beneficienza. Ci sono quelli che danno la vita per aiutare il prossimo come medici, religiosi, e tanti uomini perbene. C'è gente che non ruba, corretta e generosa.
Caro Luciano, anche nel calcio ci sono brave persone. Gente seria e onesta, convinta che per vincere sia sufficiente essere più bravi su campo. Tu che ami il football e lo conosci come pochi, sai che i tuoi comportamenti non hanno fatto bene nè a te nè allo sport. Se c'erano imbrogli 'atti a modificare i risultati' non sarebbe stato meglio che tu li avessi denunciati?
Soltanto così avresti reso un servizio alla credibilità e continuità di questo stupendo sport e manifestato completamente tutte le tue capacità tecniche ed umane. Con tutto ciò ti auguro che la tua storia (nel processo penale) finisca nel migliore dei modi.
(Arrigo Sacchi su Gazzetta.it)
Facchetti jr replica all'ultima uscita di Moggi
"Che vergogna. Se mio padre fosse vivo lo avrebbe zittito". Questa la prima reazione di Gianfelice Facchetti, figlio di Giacinto, davanti all'ultima uscita di Moggi. "Ha già una condanna penale ma continua a farsi beffe di tutti e ad accusare l'Inter. I colloqui col designatore erano permessi, ma un conto è parlare e un altro è intervenire direttamente nella selezione della griglia degli arbitri. 'Così facevan tutti?' La realtà non era e non è questa".
Gianfelice Facchetti non riesce a stare zitto di fronte all'ultimo teatrino televisivo dell'ex dg della Juventus, ospite l'altra sera di 'Porta a Porta'. Intervistato da Massimiliano Castellani per "Avvenire", l'erede dell'indimenticato campione e dirigente nerazzurro, non si contiene ed erutta il suo sdegno: "Quando parla quel 'signore' chissà perché non c'è mai un vero e proprio contraddittorio. Così può sempre permettersi il lusso di ridurre una questione gravissima a una 'barzelletta'...".
Per la vicenda relativa alla Gea Moggi è stato condannato a 18 mesi per violenza privata e invece assolto dall'accusa di associazione a delinquere: "Come avrebbe commentato papà? È presuntuoso esserne certi, ma una condanna penale, seppure in misura ridotta rispetto alle richieste del pm, anche a lui sarebbe sembrata una cosa seria - ha dichiarato Gianfelice - Anche perché non bisogna dimenticare che ad essa va aggiunta la squalifica per Calciopoli della giustizia sportiva di cinque anni, la proposta di radiazione probabilmente caduta nel vuoto e il processo penale per frode sportiva che comincia martedì prossimo. Insomma non mi sembra poco...".
Non sono mancate le accuse all'Inter, dalla vicenda passaporti al riferimento ai colloqui tra Giacinto e l'ex designatore Paolo Bergamo: "Oriali e Recoba hanno patteggiato e sono stati squalificati. Per il falso in bilancio l'Inter è stata assolta con formula piena... Invito tutti a rileggere attentamente le intercettazioni telefoniche che riguardano mio padre. Cosa c'è di compromettente? Assolutamente niente... Dall'altra parte, invece, si cerca di far passare la logica mafiosa del 'così facevano tutti', ma alla gente va fatto capire una volta per tutte che non era e non è questa la realtà dei fatti".
Su Cannavaro, che ha espresso solidarietà a Moggi: "Avrebbe dovuto dire due parole anche su come se ne è andato via dall'Inter e sui colloqui alle spalle della società da cui era lautamente stipendiato... Che abbia preso le difese di Moggi non mi sorprese affatto".
E ora il Processo di Napoli: "Cosa ci aspettiamo io e la mia famiglia? Niente di diverso da quello che penso vogliano tutti e cioè vedere questo sport riavvicinarsi un po? di più a ciò che era... Un gioco. È difficile ormai in questo caos di troppe chiacchiere e tanto business, ma bisogna essere radicali e andare fino in fondo per ricostruire".
sportmediaset.it
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Caro Luciano, anche nel calcio ci sono brave persone...
Le intercettazioni ascoltate denotano un atteggiamento sconcertante e in contrasto con la legge della legalità sportiva. Luciano ha dipinto il mondo del calcio come una congrega di corrotti e corruttori. Gli spettatori che hanno seguito la trasmissione avranno percepito, come del resto il conduttore Vespa, che la via più importante per vincere sono gli intrallazzi, gli imbrogli e le truffe. Ma si, che muoia Sansone con tutti i filistei...
Moggi ha detto: 'Nel calcio comanda chi è più forte'. Io invece preferisco pensare che al vertice ci sia chi gioca meglio. Se così non fosse il calcio dovrebbe essere abolito e gli stadi abbandonati. I tifosi dovrebbero starsene a casa perchè presi in giro da spettacoli truccati e inattendibili.
Il calcio è lo specchio del paese. In Italia c'è malcostume, corruzione e mafia. Vero. Ma ci anche milioni di persone che si alzano alle 6 del mattino e tornano a casa la sera dopo aver lavorato con impegno, fatica e serietà. C'è chi si dedica al volontariato e si prodiga in beneficienza. Ci sono quelli che danno la vita per aiutare il prossimo come medici, religiosi, e tanti uomini perbene. C'è gente che non ruba, corretta e generosa.
Caro Luciano, anche nel calcio ci sono brave persone. Gente seria e onesta, convinta che per vincere sia sufficiente essere più bravi su campo. Tu che ami il football e lo conosci come pochi, sai che i tuoi comportamenti non hanno fatto bene nè a te nè allo sport. Se c'erano imbrogli 'atti a modificare i risultati' non sarebbe stato meglio che tu li avessi denunciati?
Soltanto così avresti reso un servizio alla credibilità e continuità di questo stupendo sport e manifestato completamente tutte le tue capacità tecniche ed umane. Con tutto ciò ti auguro che la tua storia (nel processo penale) finisca nel migliore dei modi.
(Arrigo Sacchi su Gazzetta.it)
In The Main- Capitano
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Re: Cominciamo a ragionare...
sono di parte,tutte 2 gli intervistati...
Indipendent Adri- Mozzo
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Re: Cominciamo a ragionare...
Mi dispiace dirlo, ma la morte di Facchetti non cancella di certo le sue colpe!
bender- Capitano
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Re: Cominciamo a ragionare...
Paparesta, la verità sul 6 novembre 2004
Moggi non mi rinchiuse nello spogliatoio
Gianluca Paparesta, l'ex arbitro pugliese coinvolto nello scandalo di Calciopoli, durante un'intervista alla trasmissione de La7 'Niente di personale', condotta da Antonello Piroso, che andrà in onda questa sera alle 21, ha raccontato la sua verità sull'episodio dello spogliatoio in cui sarebbe stato chiuso da Moggi. "Finalmente posso dire l'unica verità su quel 6 novembre 2004: non sono mai stato chiuso in uno spogliatoio da Moggi. Moggi e Giraudo entrarono agitati e si lamentarono del mio operato - ha spiegato Paparesta riferendosi a quanto accadde al termine di Reggina-Juventus, conclusasi con la vittoria per 2-1 dei calabresi - Nessuno però mi ha chiuso dentro lo spogliatoio. Si sono solo lamentati in maniera decisa perchè non avevo concesso loro un rigore e avevo annullato il gol del pareggio proprio un attimo prima del finale, cosa che per altro dimostra che non soffrivo certo di sudditanza. Poi se ne sono andati via e io ho solo sbagliato a non inserire nel referto di gara l'episodio". "Questa non è la mia versione ma la realtà - ha aggiunto l'ex arbitro - non ero solo, con me c'erano assistenti, quarto uomo e un osservatore. Se fosse accaduto qualcosa, qualcuno l'avrebbe segnalato".
da calciomercato.com
Moggi non mi rinchiuse nello spogliatoio
Gianluca Paparesta, l'ex arbitro pugliese coinvolto nello scandalo di Calciopoli, durante un'intervista alla trasmissione de La7 'Niente di personale', condotta da Antonello Piroso, che andrà in onda questa sera alle 21, ha raccontato la sua verità sull'episodio dello spogliatoio in cui sarebbe stato chiuso da Moggi. "Finalmente posso dire l'unica verità su quel 6 novembre 2004: non sono mai stato chiuso in uno spogliatoio da Moggi. Moggi e Giraudo entrarono agitati e si lamentarono del mio operato - ha spiegato Paparesta riferendosi a quanto accadde al termine di Reggina-Juventus, conclusasi con la vittoria per 2-1 dei calabresi - Nessuno però mi ha chiuso dentro lo spogliatoio. Si sono solo lamentati in maniera decisa perchè non avevo concesso loro un rigore e avevo annullato il gol del pareggio proprio un attimo prima del finale, cosa che per altro dimostra che non soffrivo certo di sudditanza. Poi se ne sono andati via e io ho solo sbagliato a non inserire nel referto di gara l'episodio". "Questa non è la mia versione ma la realtà - ha aggiunto l'ex arbitro - non ero solo, con me c'erano assistenti, quarto uomo e un osservatore. Se fosse accaduto qualcosa, qualcuno l'avrebbe segnalato".
da calciomercato.com
In The Main- Capitano
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Località : Andria
Re: Cominciamo a ragionare...
ci son state testimonianze fondamentali che son state sottovalutate dai giudici e dai tifosi inquisitori: bergamo e pairetto (ex designatori) hanno dichiarato che venivano contattati telefonicamente praticamente da tutti i presidenti/dirigenti di serie A, da lotito a foti passando per moggi, galliani, della valle e facchetti, per lagnanze o richieste di ogni tipo. di ogni tipo!
androide- Timoniere
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Re: Cominciamo a ragionare...
Ragazzi..è innegabile che ora,dopo 2 anni,le cose si stiano chiarendo,e gli interisti continuano ancora a reclamare quei 2 scudetti..vergogna!
Indipendent Adri- Mozzo
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Re: Cominciamo a ragionare...
MILAN PENALIZZATO E JUVE IN B QUESTA E' L'UNICA VERITA'
fabrizio81- Timoniere
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Re: Cominciamo a ragionare...
IN TRIBUNALE PUOI ANCHE TRIONFARE
ALLA RESA DEI CONTI DEVI SOLO SUCARE
mi è venuta così.....
ALLA RESA DEI CONTI DEVI SOLO SUCARE
mi è venuta così.....
bender- Capitano
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Re: Cominciamo a ragionare...
"Juve? Un torto e arbitravi in B"
Calciopoli, l'arbitro Nucini ai pm
"Se sbagliavi a favore della Juve arbitravi in serie A, se sbagliavi contro la Juve arbitravi in B". Così l'ex arbitro Danilo Nucini, rispondendo ai pm Beatrice e Narducci nel corso dell'udienza del processo di Calciopoli, ha sintetizzato l'esistenza di un sistema di condizionamento degli arbitri. Lucini ha poi aggiunto: "Se una squadra avversaria della Juve riceveva un favore, questo non veniva visto. Al contrario un torto veniva accettato".
L'ex arbitro ha quindi spiegato che i problemi si evidenziarono soprattutto in occasione di una partita Juve-Bologna quando, a 9 minuti dalla fine, assegnò un calcio di rigore alla squadra emiliana che Cruz tirò fuori ("Bergamo mi disse che se il rigore di Cruz fosse entrato avrei finito la carriera"). Ha ricordato che al raduno di Coverciano fu rimproverato dai designatori, Pairetto e Bergamo, che ebbe una sospensione di 40 giorni e che il campionato successivo arbitrò solo in B.
Un'altra contestazione gli sarebbe stata mossa da Pairetto per non aver ammonito l'interista Di Biagio durante un Inter-Udinese finito 2-1. L'ex direttore di gara ha ricordato che la stagione successiva, in serie B, dopo un Napoli-Ancona 1-2 negli spogliatoi avrebbe incontrato l'ex dg juventino Luciano Moggi il quale gli avrebbe detto "complimenti, ci vediamo presto". Nucini decise allora di preparare una sorta di diario - consegnato ai giudici - in cui annotava i giudizi positivi espressi dai designatori in partite in cui registrava errori a favore della Juve o a svantaggio delle avversarie. Giudizi che, nei casi opposti (errori contro Juve o a favore di rivali), erano invece negativi.
"Chi ascoltava le sirene andava in alto", ha commentato. Di questa situazione Nucini parlò con Giacinto Facchetti, di cui era amico, e il dirigente dell'Inter sembrò "incredulo. Non pensava che succedessero queste cose". Su suggerimento di Facchetti, tentò poi di informarsi nell'ambiente arbitrale su chi fosse Mariano Fabiani, ex ds del Messina ritenuto molto legato a Moggi. Ci furono reazioni imbarazzate poi l'arbitro De Santis gli riferì che "se si voleva fare la serie A si doveva passare attraverso Fabiani e Moggi".
Nucini ha poi detto di aver incontrato Fabiani, il quale gli avrebbe assicurato che avrebbe arbitrato di nuovo in A e lo avrebbe messo in contatto prima telefonicamente con Moggi ("Sta tranquillo, ascolta quello che dice Fabiani e ci pensiamo noi", gli avrebbe detto a telefono il dirigente juventino) e poi di persona, organizzando un incontro in un albergo di Torino. Moggi in quella circostanza avrebbe rassicurato che Nucini "deve essere trattato bene, valorizzato e mandato in serie A". Nucini, sempre in quella occasione, avrebbe sentito Moggi che chiamava Bergamo e chiedeva al designatore di "non mandare Dondarini" ad arbitrare la partita della Juve. Fabiani gli avrebbe consegnato quindi una scheda telefonica raccomandandogli di utilizzare tale scheda per parlare solo con lui e di non fare telefonate a persone diverse. L'arbitro subito dopo avrebbe informato Facchetti dell'incontro, parlandogli anche della scheda sim di cui pero' si sarebbe disfatto.
Il rapporto di Nucini con Facchetti, la scheda ''buttata via'' e la mancata denuncia da parte di Nucini di tali episodi sia agli organismi sportivi ("non mi fidavo dell'ufficio indagini di allora", spiegherà Nucini) sia quando fu convocato dal pm di Milano Ilda Boccassini sono stati gli argomenti al centro di incalzanti domande da parte degli avvocati della difesa, in particolare dei legali di Moggi, Trofino e Prioreschi. "Alla Boccassini non ho detto quello che dovevo dire perché mi sono trovato da solo". Per quanto riguarda il rapporto con Facchetti ha sostenuto che l'iniziale semplice conoscenza è diventata nel tempo un rapporto di amicizia. I legali hanno evidenziato alcune contraddizioni rispetto a quanto dichiarato durante le indagini, soprattutto a proposito della scheda sim. Nel corso dell'udienza sono state ascoltate anche le testimonianze dell'ex dirigente dell'Udinese Francesco Dal Cin e dell'ex presidente del Bologna Giuseppe Gazzoni Frascara. Il processo riprendera' il 16 giugno.
da sportmediaset.it
Calciopoli, l'arbitro Nucini ai pm
"Se sbagliavi a favore della Juve arbitravi in serie A, se sbagliavi contro la Juve arbitravi in B". Così l'ex arbitro Danilo Nucini, rispondendo ai pm Beatrice e Narducci nel corso dell'udienza del processo di Calciopoli, ha sintetizzato l'esistenza di un sistema di condizionamento degli arbitri. Lucini ha poi aggiunto: "Se una squadra avversaria della Juve riceveva un favore, questo non veniva visto. Al contrario un torto veniva accettato".
L'ex arbitro ha quindi spiegato che i problemi si evidenziarono soprattutto in occasione di una partita Juve-Bologna quando, a 9 minuti dalla fine, assegnò un calcio di rigore alla squadra emiliana che Cruz tirò fuori ("Bergamo mi disse che se il rigore di Cruz fosse entrato avrei finito la carriera"). Ha ricordato che al raduno di Coverciano fu rimproverato dai designatori, Pairetto e Bergamo, che ebbe una sospensione di 40 giorni e che il campionato successivo arbitrò solo in B.
Un'altra contestazione gli sarebbe stata mossa da Pairetto per non aver ammonito l'interista Di Biagio durante un Inter-Udinese finito 2-1. L'ex direttore di gara ha ricordato che la stagione successiva, in serie B, dopo un Napoli-Ancona 1-2 negli spogliatoi avrebbe incontrato l'ex dg juventino Luciano Moggi il quale gli avrebbe detto "complimenti, ci vediamo presto". Nucini decise allora di preparare una sorta di diario - consegnato ai giudici - in cui annotava i giudizi positivi espressi dai designatori in partite in cui registrava errori a favore della Juve o a svantaggio delle avversarie. Giudizi che, nei casi opposti (errori contro Juve o a favore di rivali), erano invece negativi.
"Chi ascoltava le sirene andava in alto", ha commentato. Di questa situazione Nucini parlò con Giacinto Facchetti, di cui era amico, e il dirigente dell'Inter sembrò "incredulo. Non pensava che succedessero queste cose". Su suggerimento di Facchetti, tentò poi di informarsi nell'ambiente arbitrale su chi fosse Mariano Fabiani, ex ds del Messina ritenuto molto legato a Moggi. Ci furono reazioni imbarazzate poi l'arbitro De Santis gli riferì che "se si voleva fare la serie A si doveva passare attraverso Fabiani e Moggi".
Nucini ha poi detto di aver incontrato Fabiani, il quale gli avrebbe assicurato che avrebbe arbitrato di nuovo in A e lo avrebbe messo in contatto prima telefonicamente con Moggi ("Sta tranquillo, ascolta quello che dice Fabiani e ci pensiamo noi", gli avrebbe detto a telefono il dirigente juventino) e poi di persona, organizzando un incontro in un albergo di Torino. Moggi in quella circostanza avrebbe rassicurato che Nucini "deve essere trattato bene, valorizzato e mandato in serie A". Nucini, sempre in quella occasione, avrebbe sentito Moggi che chiamava Bergamo e chiedeva al designatore di "non mandare Dondarini" ad arbitrare la partita della Juve. Fabiani gli avrebbe consegnato quindi una scheda telefonica raccomandandogli di utilizzare tale scheda per parlare solo con lui e di non fare telefonate a persone diverse. L'arbitro subito dopo avrebbe informato Facchetti dell'incontro, parlandogli anche della scheda sim di cui pero' si sarebbe disfatto.
Il rapporto di Nucini con Facchetti, la scheda ''buttata via'' e la mancata denuncia da parte di Nucini di tali episodi sia agli organismi sportivi ("non mi fidavo dell'ufficio indagini di allora", spiegherà Nucini) sia quando fu convocato dal pm di Milano Ilda Boccassini sono stati gli argomenti al centro di incalzanti domande da parte degli avvocati della difesa, in particolare dei legali di Moggi, Trofino e Prioreschi. "Alla Boccassini non ho detto quello che dovevo dire perché mi sono trovato da solo". Per quanto riguarda il rapporto con Facchetti ha sostenuto che l'iniziale semplice conoscenza è diventata nel tempo un rapporto di amicizia. I legali hanno evidenziato alcune contraddizioni rispetto a quanto dichiarato durante le indagini, soprattutto a proposito della scheda sim. Nel corso dell'udienza sono state ascoltate anche le testimonianze dell'ex dirigente dell'Udinese Francesco Dal Cin e dell'ex presidente del Bologna Giuseppe Gazzoni Frascara. Il processo riprendera' il 16 giugno.
da sportmediaset.it
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