Truccavano le partite, arrestato anche Doni
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Truccavano le partite, arrestato anche Doni
Truccavano le partite, arrestato anche Doni
ROMA - Nuova operazione contro il calcioscommesse: gli uomini delle squadre mobili di Cremona, Brescia e Bologna e del Servizio centrale operativo della Polizia stanno eseguendo 17 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Cremona. Tra gli arrestati ci sono anche giocatori, tra loro Cristiano Doni.
L'operazione della polizia costituisce la seconda tranche dell'inchiesta della procura di Cremona 'Last bet' che a giugno scorso ha portato in carcere 16 persone tra cui l'ex giocatore della Nazionale, Beppe Signori e altri calciatori come Paoloni, Sommese e Micolucci. I 17 indagati, secondo l'accusa appartenti ad un'organizzazione criminale che truccava gli incontri, devono rispondere a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e frode sportiva.
ARRESTATO EX CAPITANO ATALANTA DONI - L'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni e' stato arrestato dalla Polizia nell'ambito dell'inchiesta sul calcio scommesse. Doni, secondo l'accusa, sarebbe coinvolto nella combine di almeno tre incontri dell'Atalanta del campionato di serie B dell'anno scorso.
Doni è già stato sospeso per tre anni dalla giustizia sportiva dopo che la prima fase dell'indagine della procura di Cremona, a giugno scorso, aveva portato alla luce un suo coinvolgimento. Secondo l'accusa Doni deve andare in carcere perché, assieme a Antonio Benfenati (gestore di uno stabilimento di Cervia) e all'ex preparatore atletico del Ravenna, Nicola Santoni, sarebbe coinvolto nella combine di alcune partite del campionato scorso dell'Atalanta.
Oltre a Doni, sono finiti in carcere perché coinvolti nella combine delle partite gli ex giocatori Luigi Sartor (Parma, Vicenza, Inter e Roma) e Alessandro Zamperini (serie B, Lega Pro). In manette anche altri due calciatori ancora in attività: Carlo Gervasoni del Piacenza (attualmente sospeso) e Filippo Carobbio dello Spezia.
I giocatori e gli ex, sostiene la procura di Cremona, sarebbero i referenti nel nostro paese dell'organizzazione, con il vertice a Singapore, dedita ad alterare i risultati delle partite. I quattro sarebbero stati corrotti per falsare i risultati degli incontri su cui l'organizzazione aveva scommesso forti somme di denaro.
ALTERATE PARTITE SERIE B 2009 E 2010 - Sarebbero "diverse" le partite alterate dei campionati 2009-2010 e 2010-2011 di serie B, secondo quanto accertato dalla polizia nell'ambito dell'indagine sul calcioscommesse. All'inchiesta hanno partecipato anche le squadre mobili di Venezia, Bari e Lecce.
fonte: ansa.it
ROMA - Nuova operazione contro il calcioscommesse: gli uomini delle squadre mobili di Cremona, Brescia e Bologna e del Servizio centrale operativo della Polizia stanno eseguendo 17 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Cremona. Tra gli arrestati ci sono anche giocatori, tra loro Cristiano Doni.
L'operazione della polizia costituisce la seconda tranche dell'inchiesta della procura di Cremona 'Last bet' che a giugno scorso ha portato in carcere 16 persone tra cui l'ex giocatore della Nazionale, Beppe Signori e altri calciatori come Paoloni, Sommese e Micolucci. I 17 indagati, secondo l'accusa appartenti ad un'organizzazione criminale che truccava gli incontri, devono rispondere a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e frode sportiva.
ARRESTATO EX CAPITANO ATALANTA DONI - L'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni e' stato arrestato dalla Polizia nell'ambito dell'inchiesta sul calcio scommesse. Doni, secondo l'accusa, sarebbe coinvolto nella combine di almeno tre incontri dell'Atalanta del campionato di serie B dell'anno scorso.
Doni è già stato sospeso per tre anni dalla giustizia sportiva dopo che la prima fase dell'indagine della procura di Cremona, a giugno scorso, aveva portato alla luce un suo coinvolgimento. Secondo l'accusa Doni deve andare in carcere perché, assieme a Antonio Benfenati (gestore di uno stabilimento di Cervia) e all'ex preparatore atletico del Ravenna, Nicola Santoni, sarebbe coinvolto nella combine di alcune partite del campionato scorso dell'Atalanta.
Oltre a Doni, sono finiti in carcere perché coinvolti nella combine delle partite gli ex giocatori Luigi Sartor (Parma, Vicenza, Inter e Roma) e Alessandro Zamperini (serie B, Lega Pro). In manette anche altri due calciatori ancora in attività: Carlo Gervasoni del Piacenza (attualmente sospeso) e Filippo Carobbio dello Spezia.
I giocatori e gli ex, sostiene la procura di Cremona, sarebbero i referenti nel nostro paese dell'organizzazione, con il vertice a Singapore, dedita ad alterare i risultati delle partite. I quattro sarebbero stati corrotti per falsare i risultati degli incontri su cui l'organizzazione aveva scommesso forti somme di denaro.
ALTERATE PARTITE SERIE B 2009 E 2010 - Sarebbero "diverse" le partite alterate dei campionati 2009-2010 e 2010-2011 di serie B, secondo quanto accertato dalla polizia nell'ambito dell'indagine sul calcioscommesse. All'inchiesta hanno partecipato anche le squadre mobili di Venezia, Bari e Lecce.
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maryan85- Admin
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Re: Truccavano le partite, arrestato anche Doni
noi tifosi facciamo sacrifici e seguiamo le squadre in lungo e il largo e sti bastardi di giocatori non se ne fregono niente e si vendono le partite...semplicemente MERCENARI !
Pugnitopo- Capitano
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Truccavano le partite, arrestato anche Doni
noi tifosi facciamo sacrifici ad andare alla snai ogni sabato..e questi non passano neanche un risultato sicuro!!!!!LOVEANDRIA ha scritto:noi tifosi facciamo sacrifici e seguiamo le squadre in lungo e il largo e sti bastardi di giocatori non se ne fregono niente e si vendono le partite...semplicemente MERCENARI !
cmq che schifo veramente, nan avast quanda pizz mangin..
mimmmo- Capitano
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Re: Truccavano le partite, arrestato anche Doni
Prime ammissioni, sempre piu' ombre su A
CREMONA - ''A contattarci erano gli 'zingari': ci facevano pressioni continue affinche' ci dessimo da fare per combinare le partite''. A 24 ore dagli arresti, arrivano le prime ammissioni degli indagati nell'inchiesta sul calcioscommesse: c'era un sistema, e probabilmente c'e' ancora, composto da giocatori e scommettitori che, soprattutto nelle fasi finali dei campionati, entrava in azione per truccare il risultato degli incontri.
L'ex giocatore Alessandro Zamperini, ad esempio, avrebbe raccontato al Gip Guido Salvini che a spingerlo ad offrire 200 mila euro al calciatore del Gubbio Simone Farina affinche' corrompesse tre suoi compagni di squadra in occasione della sfida di coppa Italia con il Cesena, fu Hristyia Ilievsky, uomo di vertice del gruppo degli 'zingari'.
E il giocatore dello Spezia, Filippo Carobbio, oltre a confermare di ''esser stato a disposizione'' dello stesso gruppo per alterare in cambio di soldi almeno cinque incontri delle squadre dove giocava, avrebbe detto anche di piu': sostenendo, in sostanza, che anche le partite dell'Albinoleffe quando lui era a Bergamo erano truccate. Anche quando hanno negato, sostengono gli inquirenti, gli indagati lo hanno fatto con spiegazioni assolutamente poco plausibili che, di fatto, si sono rivelate un'ulteriore conferma alle accuse. Come quando Zamperini ha cercato di giustificare, poco prima di Lecce-Lazio, la sua presenza nell' hotel dove avrebbero alloggiato i giocatori salentini. ''Mi aveva invitato un mio amico di Lecce a vedere la partita'', avrebbe detto al Gip con poca convinzione. Secondo gli inquirenti, invece, la sua presenza ha un significato chiarissimo: l'organizzazione tentava di alterare anche le partite di serie A. E non e' affatto escluso che ci siano riusciti.
Al momento, continuano a ripetere investigatori ed inquirenti, prove non ce ne sono. Ma le ombre sulla serie A, ammettono, sono piu' d'una. ''Ci sono elementi importanti'' su almeno quattro incontri - Napoli-Sampdoria, Brescia-Bari, Brescia-Lecce e Lecce-Lazio - conferma uno di quelli che fin dall'inizio lavora sull'inchiesta di Cremona, ''ed e' molto probabile che in alcuni casi vi sia anche un coinvolgimento della societa', che ad un certo punto o concordano con i giocatori 'chiacchierati' le combine, o, nella migliore delle ipotesi, fanno finta di non vedere''. Sarebbero una ventina le partite 'sospette' in serie A e chiamerebbero in causa diverse squadre: Brescia, Lecce, Bari e Sampdoria su tutte, ma anche Genoa, Bologna, Cagliari, Lazio e Napoli. Il quadro ipotizzato dagli inquirenti e' chiaro: verso la fine del campionato, quando i giochi sono ormai fatti per molte squadre, entrano in gioco quelli che un investigatore chiama i ''truffatori di professione'', giocatori e soggetti che ruotano attorno al mondo del calcio. Come i ''cinesi a Napoli'' di cui parla lo slavo Marjio Cvrtak, condannato a 5 anni e 6 mesi in Germania per scommesse clandestine.
''Dai miei contatti olandesi - afferma - ho saputo che a Napoli ci sono dei cinesi che fanno scommesse''. Il contatto gli rivelo' che ''quando uno vinceva, poteva andare a Napoli per ritirare direttamente i soldi''. Personaggi che, ritengono gli investigatori, potrebbero essere in realta' esponenti del 'cartello' di Singapore scoperto in questa fase d'indagine e, non e' escluso, con legami con i clan. A chiarire un po' il quadro potrebbe essere una rogatoria che gli investigatori stanno aspettando dalla Svizzera: in quei documenti, relativi a diversi conti correnti utilizzati dall'organizzazione e alla movimentazione del denaro utilizzato per i tentativi di corruzione dei giocatori, chi indaga spera di avere le risposte a quelle domande che da mesi gli rimbalzano in testa. Soprattutto sulla serie A.
fonte: ansa.it
CREMONA - ''A contattarci erano gli 'zingari': ci facevano pressioni continue affinche' ci dessimo da fare per combinare le partite''. A 24 ore dagli arresti, arrivano le prime ammissioni degli indagati nell'inchiesta sul calcioscommesse: c'era un sistema, e probabilmente c'e' ancora, composto da giocatori e scommettitori che, soprattutto nelle fasi finali dei campionati, entrava in azione per truccare il risultato degli incontri.
L'ex giocatore Alessandro Zamperini, ad esempio, avrebbe raccontato al Gip Guido Salvini che a spingerlo ad offrire 200 mila euro al calciatore del Gubbio Simone Farina affinche' corrompesse tre suoi compagni di squadra in occasione della sfida di coppa Italia con il Cesena, fu Hristyia Ilievsky, uomo di vertice del gruppo degli 'zingari'.
E il giocatore dello Spezia, Filippo Carobbio, oltre a confermare di ''esser stato a disposizione'' dello stesso gruppo per alterare in cambio di soldi almeno cinque incontri delle squadre dove giocava, avrebbe detto anche di piu': sostenendo, in sostanza, che anche le partite dell'Albinoleffe quando lui era a Bergamo erano truccate. Anche quando hanno negato, sostengono gli inquirenti, gli indagati lo hanno fatto con spiegazioni assolutamente poco plausibili che, di fatto, si sono rivelate un'ulteriore conferma alle accuse. Come quando Zamperini ha cercato di giustificare, poco prima di Lecce-Lazio, la sua presenza nell' hotel dove avrebbero alloggiato i giocatori salentini. ''Mi aveva invitato un mio amico di Lecce a vedere la partita'', avrebbe detto al Gip con poca convinzione. Secondo gli inquirenti, invece, la sua presenza ha un significato chiarissimo: l'organizzazione tentava di alterare anche le partite di serie A. E non e' affatto escluso che ci siano riusciti.
Al momento, continuano a ripetere investigatori ed inquirenti, prove non ce ne sono. Ma le ombre sulla serie A, ammettono, sono piu' d'una. ''Ci sono elementi importanti'' su almeno quattro incontri - Napoli-Sampdoria, Brescia-Bari, Brescia-Lecce e Lecce-Lazio - conferma uno di quelli che fin dall'inizio lavora sull'inchiesta di Cremona, ''ed e' molto probabile che in alcuni casi vi sia anche un coinvolgimento della societa', che ad un certo punto o concordano con i giocatori 'chiacchierati' le combine, o, nella migliore delle ipotesi, fanno finta di non vedere''. Sarebbero una ventina le partite 'sospette' in serie A e chiamerebbero in causa diverse squadre: Brescia, Lecce, Bari e Sampdoria su tutte, ma anche Genoa, Bologna, Cagliari, Lazio e Napoli. Il quadro ipotizzato dagli inquirenti e' chiaro: verso la fine del campionato, quando i giochi sono ormai fatti per molte squadre, entrano in gioco quelli che un investigatore chiama i ''truffatori di professione'', giocatori e soggetti che ruotano attorno al mondo del calcio. Come i ''cinesi a Napoli'' di cui parla lo slavo Marjio Cvrtak, condannato a 5 anni e 6 mesi in Germania per scommesse clandestine.
''Dai miei contatti olandesi - afferma - ho saputo che a Napoli ci sono dei cinesi che fanno scommesse''. Il contatto gli rivelo' che ''quando uno vinceva, poteva andare a Napoli per ritirare direttamente i soldi''. Personaggi che, ritengono gli investigatori, potrebbero essere in realta' esponenti del 'cartello' di Singapore scoperto in questa fase d'indagine e, non e' escluso, con legami con i clan. A chiarire un po' il quadro potrebbe essere una rogatoria che gli investigatori stanno aspettando dalla Svizzera: in quei documenti, relativi a diversi conti correnti utilizzati dall'organizzazione e alla movimentazione del denaro utilizzato per i tentativi di corruzione dei giocatori, chi indaga spera di avere le risposte a quelle domande che da mesi gli rimbalzano in testa. Soprattutto sulla serie A.
fonte: ansa.it
maryan85- Admin
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Re: Truccavano le partite, arrestato anche Doni
Da sicuro imprenditore di se stesso, a preoccupato del proprio destino giudiziario passando dalle rassicurazioni fatte alla madre. In sei mesi lo stato d’animo e le convinzioni di Luigi Sartor mutano radicalmente. Il 24 marzo 2011 l’ex difensore della Roma, attraverso la sua utenza del Regno Unito, si confronta con Antonio Bellavista (già fermato a giugno) rispetto alla mancata combine della partita Inter-Lecce (dello scorso campionato) come invece fatto credere da Marco Paoloni, in quel momento portiere del Benevento.
SARTOR: "Io mi sono interessato poco della cosa perché dall’altra parte onestamente mi stanno facendo un po’ di…paura tra virgolette!".
BELLAVISTA: "Ah! E quindi? A me non fanno paura perché del mio devo rientrare, ora non lo ho, giovedì prossimo mando un quarto di quello che ho perso entro un mese, perché a me sarebbe stato bene anche metà subito metà entro un mese, entro un mese risolvo la mia situazione economica nei vostri, nei loro confronti, quindi che loro a me non fanno paura!".
B.: "Si che lo conosco, quello di Pescara ti deve dare soltanto ventimila e rientrerà anche lui dei ventimila, poi per quanto riguarda i cinquanta, quelli di Bologna ve la vedrete voi con quelli di Bologna, per quanto riguarda i trecento io e te… Ma chi ha dato la sola a tutti, perché tu saprai chi è!".
S.: "Io ti dico, non è penso mio compito dover andare a destra e sinistra!".
B.: "Va bè sarà compito di chi di dovere andare a prendere… falli venì dalla Cina, falli andare a Lecce, io rientrerò del mio, falli andare a chi ha dato la sola, Benevento dopo di che da Benevento falli andare a Lecce a chi ha dato la bufala".
S.: "Forse non hai capito, non ho neanche il modo di parlarci, nel senso...loro mi mandano dei messaggi man detto noi, io, noi sapevamo determinate cose, siamo andati su quello che ci hai detto l’hanno fatto, oggi non c’è niente di quello che io gli ho detto!…Faranno loro quello che devono fare a me non mi interessa questo, io volevo semplicemente delle risposte su questo qui che invece ha fatto la cosa che si è preso la responsabilità".
I TIMORI DI SARTOR — Il 14 luglio 2011 Sartor chiama la madre Emanuela per farle gli auguri di compleanno. Poi la conversazione si concentra sull’inchiesta di Cremona.
SARTOR: "Tiro avanti, c’è sempre sta ascia del calcio scommesse sulla testa…ho fatto chiamare dal mio avvocato in Procura a Cremona per sapere se volevano sentirmi...perché c’è questo qui che io non conosco, che ha fatto il mio nome, dice che io sono il contabile...sai se fan delle indagini per sapere se mi sentivo con Beppe (Signori ndr) sono morto! Ci sentivamo un giorno sì e un giorno no".
EMANUELA: "Sentirsi con un amico non è ancora un crimine direi!
S.: "Io ero stato su in Oriente e quindi questo discorso che parlano delle scommesse in Oriente è una cosa che si lega piuttosto bene...Beppe ha sempre scommesso, però è impossibile che abbia chiamato un giocatore per dirgli "ti offro dei soldi"... in queste cose qui non è tanto di quello che tu puoi avere fatto o non hai fatto...la mia paura grande è che ti vogliano tirare dentro in un circuito e poi tu anche se non ne fai parte o loro dicono: "eh ma tu avevi comunque un ruolo magari un ruolo eh...e quindi paghi anche te"...comunque sarà quel che sarà, non ho mai ammazzato nessuno, non ho mai rubato soldi a nessuno, se mi accuseranno di aver scommesso dei soldi dovranno anche provarlo, non ho mai scommesso un euro in tutta la mia vita!".
Sicurezza che Sartor non riesce a far trasparire quando, dopo aver cambiato l’utenza telefonica che non riteneva più sicura, il 21 agosto 2011 parla con Daniele Ragone, con cui ha viaggiato a Singapore, esprimendo preoccupazione rispetto all’intervista rilasciata dal Procuratore della Repubblica di Cremona Roberto Di Martino alla Gazzetta dove si prospetta l’apertura di nuovi filoni d’inchiesta.
SARTOR: "Mi sembra strano che comunque... la sua volontà di ritornare sotto i riflettori… cioè il fatto che comunque sia tornato sotto i riflettori, mi sembra...".
R.: "No, no...non l’ho mica visto quello...dove l’hai visto?".
S.: "Sulla rosa…guarda l’ultima pagina: importantissima".
fonte: gazzetta.it
SARTOR: "Io mi sono interessato poco della cosa perché dall’altra parte onestamente mi stanno facendo un po’ di…paura tra virgolette!".
BELLAVISTA: "Ah! E quindi? A me non fanno paura perché del mio devo rientrare, ora non lo ho, giovedì prossimo mando un quarto di quello che ho perso entro un mese, perché a me sarebbe stato bene anche metà subito metà entro un mese, entro un mese risolvo la mia situazione economica nei vostri, nei loro confronti, quindi che loro a me non fanno paura!".
B.: "Si che lo conosco, quello di Pescara ti deve dare soltanto ventimila e rientrerà anche lui dei ventimila, poi per quanto riguarda i cinquanta, quelli di Bologna ve la vedrete voi con quelli di Bologna, per quanto riguarda i trecento io e te… Ma chi ha dato la sola a tutti, perché tu saprai chi è!".
S.: "Io ti dico, non è penso mio compito dover andare a destra e sinistra!".
B.: "Va bè sarà compito di chi di dovere andare a prendere… falli venì dalla Cina, falli andare a Lecce, io rientrerò del mio, falli andare a chi ha dato la sola, Benevento dopo di che da Benevento falli andare a Lecce a chi ha dato la bufala".
S.: "Forse non hai capito, non ho neanche il modo di parlarci, nel senso...loro mi mandano dei messaggi man detto noi, io, noi sapevamo determinate cose, siamo andati su quello che ci hai detto l’hanno fatto, oggi non c’è niente di quello che io gli ho detto!…Faranno loro quello che devono fare a me non mi interessa questo, io volevo semplicemente delle risposte su questo qui che invece ha fatto la cosa che si è preso la responsabilità".
I TIMORI DI SARTOR — Il 14 luglio 2011 Sartor chiama la madre Emanuela per farle gli auguri di compleanno. Poi la conversazione si concentra sull’inchiesta di Cremona.
SARTOR: "Tiro avanti, c’è sempre sta ascia del calcio scommesse sulla testa…ho fatto chiamare dal mio avvocato in Procura a Cremona per sapere se volevano sentirmi...perché c’è questo qui che io non conosco, che ha fatto il mio nome, dice che io sono il contabile...sai se fan delle indagini per sapere se mi sentivo con Beppe (Signori ndr) sono morto! Ci sentivamo un giorno sì e un giorno no".
EMANUELA: "Sentirsi con un amico non è ancora un crimine direi!
S.: "Io ero stato su in Oriente e quindi questo discorso che parlano delle scommesse in Oriente è una cosa che si lega piuttosto bene...Beppe ha sempre scommesso, però è impossibile che abbia chiamato un giocatore per dirgli "ti offro dei soldi"... in queste cose qui non è tanto di quello che tu puoi avere fatto o non hai fatto...la mia paura grande è che ti vogliano tirare dentro in un circuito e poi tu anche se non ne fai parte o loro dicono: "eh ma tu avevi comunque un ruolo magari un ruolo eh...e quindi paghi anche te"...comunque sarà quel che sarà, non ho mai ammazzato nessuno, non ho mai rubato soldi a nessuno, se mi accuseranno di aver scommesso dei soldi dovranno anche provarlo, non ho mai scommesso un euro in tutta la mia vita!".
Sicurezza che Sartor non riesce a far trasparire quando, dopo aver cambiato l’utenza telefonica che non riteneva più sicura, il 21 agosto 2011 parla con Daniele Ragone, con cui ha viaggiato a Singapore, esprimendo preoccupazione rispetto all’intervista rilasciata dal Procuratore della Repubblica di Cremona Roberto Di Martino alla Gazzetta dove si prospetta l’apertura di nuovi filoni d’inchiesta.
SARTOR: "Mi sembra strano che comunque... la sua volontà di ritornare sotto i riflettori… cioè il fatto che comunque sia tornato sotto i riflettori, mi sembra...".
R.: "No, no...non l’ho mica visto quello...dove l’hai visto?".
S.: "Sulla rosa…guarda l’ultima pagina: importantissima".
fonte: gazzetta.it
maryan85- Admin
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Re: Truccavano le partite, arrestato anche Doni
Il vero problema del calcio sono gli ultras!
bender- Capitano
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Re: Truccavano le partite, arrestato anche Doni
come sempre finira' in una bolla di sapone visto che in italia le mazzette sotto banco risolvono tutto...
Pugnitopo- Capitano
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Re: Truccavano le partite, arrestato anche Doni
bender ha scritto:Il vero problema del calcio sono gli ultras!
così come il problema dell'andria è questo forum...
maryan85- Admin
- Numero di messaggi : 3570
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Località : andria
Re: Truccavano le partite, arrestato anche Doni
... oppure gli arbitrimaryan85 ha scritto:bender ha scritto:Il vero problema del calcio sono gli ultras!
così come il problema dell'andria è questo forum...
Pugnitopo- Capitano
- Numero di messaggi : 1641
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Località : Andria
Re: Truccavano le partite, arrestato anche Doni
Sono tutti delle merde...ingordi del cazzo!!! Non basta lo stipendio spropositato che percepiscono!!
uiandr- Timoniere
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Data d'iscrizione : 26.08.09
Re: Truccavano le partite, arrestato anche Doni
Il mio parere su questa vicenda e' il seguente : il sistema calcistico e' altamente corrotto ,la mafia italiana , mafia cinese , presidenti senza soldi fanno si' che le partite siano telecomandate. Risultati gia' acquisiti o arbitri telecomandati, i risultati si vedono .... mi vorrei sbagliare, ma quest'anno tocca a noi , ma se ci pensate, mai avuti tanti torti arbitrali scandalosi, sono minimo 3 gol annullati o non dati, espulsioni facili ecc . ecc.. Come in serie A il Milan la sta facendo sporca Boateng non ha preso 1 giornata di squalifica per simulazione ...Krasic ne prese 2 , ne tantomeno Ibra, Seedorf il braccetto sporco....
... poi penso ... m fe l malsang p vda' na parteit , rischiare diffide , tessera del tifoso ,per che cosa? partite truccate, prese per il culo... qualcuno parla di fede calcistica ... ma andasse a farsi fottere , la fede in che cosa? in qualcosa che ormai non esiste piu' ...questo non e' il gioco del calcio. Preferisco vedere bender che sbaglia a porta vuota che pagare per vedere dei giocattoli. Mo avast !!!
... poi penso ... m fe l malsang p vda' na parteit , rischiare diffide , tessera del tifoso ,per che cosa? partite truccate, prese per il culo... qualcuno parla di fede calcistica ... ma andasse a farsi fottere , la fede in che cosa? in qualcosa che ormai non esiste piu' ...questo non e' il gioco del calcio. Preferisco vedere bender che sbaglia a porta vuota che pagare per vedere dei giocattoli. Mo avast !!!
emik77- Capitano
- Numero di messaggi : 1001
Data d'iscrizione : 16.06.08
Re: Truccavano le partite, arrestato anche Doni
Gervasoni: "Nomi, soldi, accordi. Vi racconto come truccavamo le partite"
CREMONA, 30 dicembre 2011
Davanti al pm coinvolti 43 giocatori e almeno 18 gare: "Gli slavi incontrarono Mauri e Milanetto. E i fratelli Cossato mi dissero che Pellissier e Luciano..."
Partite taroccate, almeno 18, nomi di 43 giocatori complici, soldi incassati, una valanga. Quella di Carlo Gervasoni al pm Roberto Di Martino non è stata una semplice confessione. E' una bomba, che inguaia decine di calciatori e club. Gervasoni comincia dalle partite manipolate all'AlbinoLeffe, nel 2009, escludendo di essere a conoscenza del coinvolgimento della dirigenza o di tentativi di acquisizione della società. "Tra i nomi che vennero fatti, di squadre ipoteticamente 'acquistabili' in relazione alle loro condizioni finanziarie precarie, ricordo quelli del Como e del Grosseto". Gervasoni dice che "fu Gritti, portiere del Bellinzona, che non conoscevo, a prendere l'iniziativa", contattando Carobbio. "Ci fu uno o più incontri con queste persone, il cui portavoce era Gegic", anche "Bressan (Mauro, ndr) e il preparatore dei portieri del Bellinzona" (di cui non si fa il nome, ndr). Gli slavi dissero che erano disposti ad anticipare il compenso in contanti ancor prima dell'effettuazione delle partite da alterare. Non vi era un tariffario prefissato, ma l'entità del compenso sarebbe variata di volta in volta a seconda delle quote e delle difficoltà della partita". Il primo tarocco è Pisa-AlbinoLeffe 2-0, 7 marzo 2009. "Io e Carobbio abbiamo deciso di coinvolgere Narciso, Ruopolo, Conteh, Cellini, ci siamo incontrati a casa mia. Ci fu una discussione al termine della quale Narciso e Cellini decisero di non aderire". Allora venne "coinvolto Caremi". Dovevamo perdere o perdere con due gol di scarto. Gli slavi ci avevano anticipato 15.000 euro a testa. Non mi risulta che sia stato coinvolto il Pisa".
fonte: gazzetta.it
CREMONA, 30 dicembre 2011
Davanti al pm coinvolti 43 giocatori e almeno 18 gare: "Gli slavi incontrarono Mauri e Milanetto. E i fratelli Cossato mi dissero che Pellissier e Luciano..."
Partite taroccate, almeno 18, nomi di 43 giocatori complici, soldi incassati, una valanga. Quella di Carlo Gervasoni al pm Roberto Di Martino non è stata una semplice confessione. E' una bomba, che inguaia decine di calciatori e club. Gervasoni comincia dalle partite manipolate all'AlbinoLeffe, nel 2009, escludendo di essere a conoscenza del coinvolgimento della dirigenza o di tentativi di acquisizione della società. "Tra i nomi che vennero fatti, di squadre ipoteticamente 'acquistabili' in relazione alle loro condizioni finanziarie precarie, ricordo quelli del Como e del Grosseto". Gervasoni dice che "fu Gritti, portiere del Bellinzona, che non conoscevo, a prendere l'iniziativa", contattando Carobbio. "Ci fu uno o più incontri con queste persone, il cui portavoce era Gegic", anche "Bressan (Mauro, ndr) e il preparatore dei portieri del Bellinzona" (di cui non si fa il nome, ndr). Gli slavi dissero che erano disposti ad anticipare il compenso in contanti ancor prima dell'effettuazione delle partite da alterare. Non vi era un tariffario prefissato, ma l'entità del compenso sarebbe variata di volta in volta a seconda delle quote e delle difficoltà della partita". Il primo tarocco è Pisa-AlbinoLeffe 2-0, 7 marzo 2009. "Io e Carobbio abbiamo deciso di coinvolgere Narciso, Ruopolo, Conteh, Cellini, ci siamo incontrati a casa mia. Ci fu una discussione al termine della quale Narciso e Cellini decisero di non aderire". Allora venne "coinvolto Caremi". Dovevamo perdere o perdere con due gol di scarto. Gli slavi ci avevano anticipato 15.000 euro a testa. Non mi risulta che sia stato coinvolto il Pisa".
fonte: gazzetta.it
FidelisAndria1971- Cannoniere
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mingenzo88- Primo Ufficiale
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