L’evasione va a nozze: 12 milioni di euro
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Re: L’evasione va a nozze: 12 milioni di euro
casteldelmonte ha scritto:allora ragazzi giusto per fare qualche precisazione doverosa ..primo chi si preoccupa non lo fa per loro ma per la ricaduta (negativa) occupazionale che questo avrà sui lavoratori e cioè decine di posti e scusatemi se è poco che se ne andranno in fumo...inoltre i nomi non vengono pubblicati ma non per fare un qualche favore a costoro ...ma perchè di solito l'ordine è che se le persone in questione non sono pregiudicate e non si sono macchiate di un qualche episodio grave non devono vedere pubblicati i loro nomi... anche perchè ognuno è innocente fino al terzo grado di giudizio figuriamoci i signori C.......E per cui riflettiamo prima di parlare....p.s. in ultimo spero che questa vicenda si concluda in modo positivo anche perchè le aziende in questione sono fra le poche che nel mondo dell'imprenditorialità ANDRIA può vantare...ed io che sono un andriese verace...ci tengo a mantenere le nostre perle..e questa lo è!!!
Se hanno fatto queste cose non sono sicuramente un VANTO!!! E' facile fare l'imprenditore sfruttando i collaboratori e non pagando le tasse!!! Ci sono tanto imprenditori onesti, quelli sono il nostro vanto!!!
Comunque è troppo presto per giudicare!!! Vuol dire che altre sale ricevimenti lavoreranno di più e la gente verra impegnata in questi ambienti!
FANS ANDRIA- Primo Ufficiale
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Re: L’evasione va a nozze: 12 milioni di euro
Sono contento solo del fatto che la sala ricevimenti possa continuare a funzionare per tutta la gente che ci lavora, spero che se i capitali risulteranno accumulati in modo illegale vengano sequestrati ed utilizzati dal comune ad uso pubblico! Lo so che purtroppo non sarà cosi.....
FANS ANDRIA- Primo Ufficiale
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Re: L’evasione va a nozze: 12 milioni di euro
sono daccordo col fatto che chi sbaglia deve pagare ma non con l accanirsi contro
BRUTTA BESTIA L INVIDIA
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salinar- Capitano
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Re: L’evasione va a nozze: 12 milioni di euro
giustissimo!salinar ha scritto:sono daccordo col fatto che chi sbaglia deve pagare ma non con l accanirsi contro
BRUTTA BESTIA L INVIDIA
mi sembra di capire che secondo voi l'imprenditore si svegli a mezzogiorno e viva nella nullafacenza tutta la giornata, la sera feste e festini....se è cosi, perchè non diventate tutti imprenditori???
Ultima modifica di dj_miki il Gio Giu 09, 2011 2:16 pm - modificato 1 volta.
Re: L’evasione va a nozze: 12 milioni di euro
ragazzi...non confondiamo la VOGLIA DI GIUSTIZIA SOCIALE con l'invidia
andrisano- Primo Ufficiale
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Re: L’evasione va a nozze: 12 milioni di euro
il problema è un altro: OK GIUSTO CHE PAGHINO(CI MANKEREBBE)...PERò A QUESTO PUNTO BISOGNA CONTROLLARE NON DICO TUTTI MA QUASI..il problema è serio qui ad andria..un piccolo esempio se vado dal dottore per un piccolo intervento pago 50 euro..ma con la fattura 120 ....come mai nessuno si è mai ribellato???
nico88- Cannoniere
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Re: L’evasione va a nozze: 12 milioni di euro
QUI TI QUOTO AL MASSIMOnico88 ha scritto:il problema è un altro: OK GIUSTO CHE PAGHINO(CI MANKEREBBE)...PERò A QUESTO PUNTO BISOGNA CONTROLLARE NON DICO TUTTI MA QUASI..il problema è serio qui ad andria..un piccolo esempio se vado dal dottore per un piccolo intervento pago 50 euro..ma con la fattura 120 ....come mai nessuno si è mai ribellato???
salinar- Capitano
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Re: L’evasione va a nozze: 12 milioni di euro
salinar ha scritto:QUI TI QUOTO AL MASSIMOnico88 ha scritto:il problema è un altro: OK GIUSTO CHE PAGHINO(CI MANKEREBBE)...PERò A QUESTO PUNTO BISOGNA CONTROLLARE NON DICO TUTTI MA QUASI..il problema è serio qui ad andria..un piccolo esempio se vado dal dottore per un piccolo intervento pago 50 euro..ma con la fattura 120 ....come mai nessuno si è mai ribellato???
è chiaro che il nero è a tutti i livelli ma non per questo doibbiamo tollerare l'evasione...tu comincia a rifiutar di pagare 50 euro e paga 120....poi in sede di dichiarazione dei redditi recuperi!
andrisano- Primo Ufficiale
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Re: L’evasione va a nozze: 12 milioni di euro
dj_miki ha scritto:giustissimo!salinar ha scritto:sono daccordo col fatto che chi sbaglia deve pagare ma non con l accanirsi contro
BRUTTA BESTIA L INVIDIA
mi sembra di capire che secondo voi l'imprenditore si svegli a mezzogiorno e viva nella nullafacenza tutta la giornata, la sera feste e festini....se è cosi, perchè non diventate tutti imprenditori???
Massimein- Moderatore
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Re: L’evasione va a nozze: 12 milioni di euro
sta storia dell'evasione l'avevo già sentita qualche mese fa riferita però alle dichiarazioni sui 'matrimoni serali', oggi la conferma. Se hanno sbagliato mi auguro che attraverso le sedi opportune siano giudicati e senza sconti PAGHINO. Nessuna invidia ma solo giustizia, quella che troppo spesso manca in Italia dal punto di vista etico sociale e ahinoi giuridico.
alèandria- Timoniere
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Re: L’evasione va a nozze: 12 milioni di euro
quante puttanate che son stato a leggere .......negli anni d'oro,in italia si rubava a piu non posso, rubavano tutti, chi piu rubava oggi si ritrova piu di quacosa, chi meno rubava oggi si ritrova qualcosa, chi lavorava onestamente(pochi) oggi non si ritrova un cazzo, chi non lavorava ia vagabbond i avast......ora non mi dite che i confi sono da condannare e mettere alla croce solo perche hanno rubato tanto....l'hanno semplicemente fatto in un epoca sbagliata dove," poveri noi che non possiamo rubare che brutta fine faremo"....., oggi, chi ti ha dato il permesso di rubare negli anni d'oro, rivuole tutto indietro con gli interessi........ma ci pensate a quante famiglie di operai fa campare confi???????non solo la sala.......c'era chi parlava di " quanto costa un matrimonio", ma pcche noi al sud abbiamo sta mentalita tarata di spendere tantissimo per il giorno piu importante della vita, io ho lavorato in trentino in hotel, ed abbiamo fatto qualche matrimonio nell'hotel, la sala dell'hotel e tipo la pizzeria ANEMA E CORE, un menu con tuzzichini 2 antipasti 2 primi un secondo frutta e torta nunziale 40 euro, e la gente s'è sposata cmq......io non farei mai una cosa simile, proprio per la mentalita che c'è CA CE NAN T PURT LA BST DE LA SPAIS A CAST U MATRMONIE IA SKFEUS.....
crisantemi17- Capitano
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Re: L’evasione va a nozze: 12 milioni di euro
ter.giu-andria e basta ha scritto:quante puttanate che son stato a leggere .......negli anni d'oro,in italia si rubava a piu non posso, rubavano tutti, chi piu rubava oggi si ritrova piu di quacosa, chi meno rubava oggi si ritrova qualcosa, chi lavorava onestamente(pochi) oggi non si ritrova un cazzo, chi non lavorava ia vagabbond i avast......ora non mi dite che i confi sono da condannare e mettere alla croce solo perche hanno rubato tanto....l'hanno semplicemente fatto in un epoca sbagliata dove," poveri noi che non possiamo rubare che brutta fine faremo"....., oggi, chi ti ha dato il permesso di rubare negli anni d'oro, rivuole tutto indietro con gli interessi........ma ci pensate a quante famiglie di operai fa campare confi???????non solo la sala.......c'era chi parlava di " quanto costa un matrimonio", ma pcche noi al sud abbiamo sta mentalita tarata di spendere tantissimo per il giorno piu importante della vita, io ho lavorato in trentino in hotel, ed abbiamo fatto qualche matrimonio nell'hotel, la sala dell'hotel e tipo la pizzeria ANEMA E CORE, un menu con tuzzichini 2 antipasti 2 primi un secondo frutta e torta nunziale 40 euro, e la gente s'è sposata cmq......io non farei mai una cosa simile, proprio per la mentalita che c'è CA CE NAN T PURT LA BST DE LA SPAIS A CAST U MATRMONIE IA SKFEUS.....
Cosa c'entra il tipo di matrimoni con l'evasione fiscale??? Cosa c'entra? Se facevano merendine o pasta e si chiamavano Ferrero o Barilla era la stessima cosa!!! Delle volte non capisco proprio da dove vi vengono certi pensieri!!! Se hanno evaso le tasse devono pagare, questi tuoi ragionamenti, "tutti rubano chi più chi meno" fanno solo arretrare socialmente e civilmente la nostra cara ITALIA!
FANS ANDRIA- Primo Ufficiale
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Re: L’evasione va a nozze: 12 milioni di euro
l'ho sottolineato cosa centra quello che mangi o non mangi.........arretrare o non arretrare la nostra civilta, ora l'unico che e autorizzato a rubare e lo stato, e non ci puoi fare niente....Massimein ha scritto:Gli evasori ci stanno dappertutto però in quel settore lì ci mangiano direi tutti. Con quello che costa un matrimonio...
crisantemi17- Capitano
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Re: L’evasione va a nozze: 12 milioni di euro
S.I.A.E, BOLLO AUTO, CANONE RAI,RCAUTO CHE AUMENTANO ANNO PER ANNO SENZA CHE PUOI FAR NIENTE,GASOLIO CHE STIAMO ANCORA PAGANDO LE ACCISE DEL TERREMOTO IRPINO DI 30 ANNI FA,PRESSIONE FISCALE QUASI AL 50% PER LE AZIENDE CHE NON FANNO ALTRO CHE CHIUDERE E SI PERDONO POSTI DI LAVORO, ECCO ALCUNI DI INNUMEREVOLI ESEMPI DI FURTI AUTORIZZATI DELLO STATO
crisantemi17- Capitano
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Re: L’evasione va a nozze: 12 milioni di euro
ter.giu-andria e basta ha scritto:l'ho sottolineato cosa centra quello che mangi o non mangi.........arretrare o non arretrare la nostra civilta, ora l'unico che e autorizzato a rubare e lo stato, e non ci puoi fare niente....Massimein ha scritto:Gli evasori ci stanno dappertutto però in quel settore lì ci mangiano direi tutti. Con quello che costa un matrimonio...
se tu voti uno che al momento delle elezioni ti regala una ricarica di 50 euro.....
COSA POTRESTI MAI AVERE DA UNO COSì....
PERCIò SMETTIAMO DI FARE LE VITTIME E REGALIAMOCI UN Pò DI SENSO CIVICO...
p.s. INIZIAMO A VOTARE PER IL REFERENDUM....e a non fare sempre le VITTIME....
con il NOSTRO MENEFREGHISMO CI FREGANO....
dalle cose serie sino a finire alla TESSERA DEL TIFOSO!
saluti
u iandr- Capitano
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Re: L’evasione va a nozze: 12 milioni di euro
Allora con i tuoi discorsi mi fai capire che prima era lecito rubare ora e' ancora lecito ma devi stare attento. Ma t rind cunt d cur ca si ditt. Se ora stiamo in queste condizioni è perche' nell'epoca dove i controlli erano tutti a cazzo chi aveva i soldi sa fatt u megh pizz e chi non aveva na mazza ora ste mezz a na stroit. Per colpa di chir bastard il debito pubblico e' arrivato a un punto tale che per smaltirlo ci vorrebbero almeno 50 anni di buona amministrazione , e ti ricordo che il 50% di pressione fiscale il 25% e' causato proprio dal debito. A QUESTO PUNTO GRAZIE CONFI.ter.giu-andria e basta ha scritto:quante puttanate che son stato a leggere .......negli anni d'oro,in italia si rubava a piu non posso, rubavano tutti, chi piu rubava oggi si ritrova piu di quacosa, chi meno rubava oggi si ritrova qualcosa, chi lavorava onestamente(pochi) oggi non si ritrova un cazzo, chi non lavorava ia vagabbond i avast......ora non mi dite che i confi sono da condannare e mettere alla croce solo perche hanno rubato tanto....l'hanno semplicemente fatto in un epoca sbagliata dove," poveri noi che non possiamo rubare che brutta fine faremo"....., oggi, chi ti ha dato il permesso di rubare negli anni d'oro, rivuole tutto indietro con gli interessi........ma ci pensate a quante famiglie di operai fa campare confi???????non solo la sala.......c'era chi parlava di " quanto costa un matrimonio", ma pcche noi al sud abbiamo sta mentalita tarata di spendere tantissimo per il giorno piu importante della vita, io ho lavorato in trentino in hotel, ed abbiamo fatto qualche matrimonio nell'hotel, la sala dell'hotel e tipo la pizzeria ANEMA E CORE, un menu con tuzzichini 2 antipasti 2 primi un secondo frutta e torta nunziale 40 euro, e la gente s'è sposata cmq......io non farei mai una cosa simile, proprio per la mentalita che c'è CA CE NAN T PURT LA BST DE LA SPAIS A CAST U MATRMONIE IA SKFEUS.....
emik77- Capitano
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Re: L’evasione va a nozze: 12 milioni di euro
Vabbè sono argomenti che in un forum popolato da persone della stessa città sono praticamente indiscutibili.
Ognuno avrà un'opinione a seconda del grado di vicinanza e amicizia con gli indagati.
Poche chiacchiere.
Ognuno avrà un'opinione a seconda del grado di vicinanza e amicizia con gli indagati.
Poche chiacchiere.
Zio Peppe- Cannoniere
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Re: L’evasione va a nozze: 12 milioni di euro
Villa Carafa comunica alla gentile clientela e a tutti gli sposi prossimi e futuri, che non c'è nè ci sarà alcuna interruzione di servizio di ristorazione e ricevimento come erroneamente comunicato da alcune testate giornalistiche. Si comunica inoltre che si stanno verificando casi di persone che trasmettono messaggi falsi in nome e per conto di Villa Carafa, stiamo provvedendo ad inoltrare denuncia alla Procura della Repubblica a Nostra tutela e a tutela dei Nostri clienti. Per segnalazioni o per avere qualsiasi informazione inerente i servizi Vi invitiamo ad inviarci una email a info@villacarafa.com o a contattarci telefonicamente allo 0883.569547. Siamo rammaricati per questo sistema di divulgazione di notizie non veritiere. Vogliamo ringraziare tutti coloro che ci stanno sostenendo e che nella bufera mediatica hanno saputo ben dividere l'informazione dal gossip. La direzione di Villa Carafa. TRATTA DAL SITO DI VILLA CARAFA........E SPESSO LO SAPPIAMO BENISSIMO L'INFORMAZIONE DIVENTA GOSSIP IN UN ATTIMO ED UNA VOLTA ENTRATI NEL GIRO GOSSIP E DIFFICILE USCIRSENE........
crisantemi17- Capitano
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Re: L’evasione va a nozze: 12 milioni di euro
ter.giu-andria e basta ha scritto:Villa Carafa comunica alla gentile clientela e a tutti gli sposi prossimi e futuri, che non c'è nè ci sarà alcuna interruzione di servizio di ristorazione e ricevimento come erroneamente comunicato da alcune testate giornalistiche. Si comunica inoltre che si stanno verificando casi di persone che trasmettono messaggi falsi in nome e per conto di Villa Carafa, stiamo provvedendo ad inoltrare denuncia alla Procura della Repubblica a Nostra tutela e a tutela dei Nostri clienti. Per segnalazioni o per avere qualsiasi informazione inerente i servizi Vi invitiamo ad inviarci una email a info@villacarafa.com o a contattarci telefonicamente allo 0883.569547. Siamo rammaricati per questo sistema di divulgazione di notizie non veritiere. Vogliamo ringraziare tutti coloro che ci stanno sostenendo e che nella bufera mediatica hanno saputo ben dividere l'informazione dal gossip. La direzione di Villa Carafa. TRATTA DAL SITO DI VILLA CARAFA........E SPESSO LO SAPPIAMO BENISSIMO L'INFORMAZIONE DIVENTA GOSSIP IN UN ATTIMO ED UNA VOLTA ENTRATI NEL GIRO GOSSIP E DIFFICILE USCIRSENE........
troppa importanza.....E STI CAZ.ZI NON C'è LO METTIAMO?
p.s. io sono per la convivenza,altro che matrimonio!
;-)
u iandr- Capitano
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Re: L’evasione va a nozze: 12 milioni di euro
si si un dottore ci ha provato con me.... ci ha ripensato dopo 10 secondi. Primo perche' loro sono esenti da iva quindi non c'e' nessun supplemento e secondo a'na scitte u sang l bastard perche' si frecano 200 euro a persona anche per una visita di un quarto d'ora. Non credere ca tutt quand so fess....nico88 ha scritto:il problema è un altro: OK GIUSTO CHE PAGHINO(CI MANKEREBBE)...PERò A QUESTO PUNTO BISOGNA CONTROLLARE NON DICO TUTTI MA QUASI..il problema è serio qui ad andria..un piccolo esempio se vado dal dottore per un piccolo intervento pago 50 euro..ma con la fattura 120 ....come mai nessuno si è mai ribellato???
emik77- Capitano
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Re: L’evasione va a nozze: 12 milioni di euro
Ergo: se dovete andare dal medico portatevi con voi l'utente Emik! e sti cazzi...
Massimein- Moderatore
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Re: L’evasione va a nozze: 12 milioni di euro
Dal Corriere della Sera
Nella graduatoria dell'Irpef procapite Roma paga il 30% in meno di Milano
Irpef: le tasse record d'Italia
In testa Basiglio, Andria la più povera
La prima città non al Centro Nord si incontra alla casella numero 29: è Cagliari, con 3.738 euro di Irpef pagata
ROMA - A vedere com'è ridotto il castello di Cusago non si direbbe di trovarsi in uno dei comuni più ricchi d'Italia, almeno se si deve giudicare dalle tasse che pagano i suoi residenti. Il trecentesco maniero costruito da Bernabò Visconti sui resti (pare) di una fortificazione longobarda avrebbe bisogno di una bella cura ricostituente. E non soltanto per dimenticare la sua storia rocambolesca: soprattutto per rispetto e decenza. Era uno dei pezzi forti dell'eredità della marchesina Casati Stampa, finita con molti ettari circostanti a Silvio Berlusconi insieme alla famosa residenza di Arcore. Quel gioiello, dove era solito soggiornare anche Ludovico il Moro, venne ceduto poi a una società che fa capo all'imprenditore Fabio Rappo, e alla quale partecipa anche Marco Cairati, cugino dell'ex sindaco di Cusago Luigi Cairati. E ora, dopo che nel 2008 è saltato un nuovo passaggio di proprietà, versa in uno stato di pietoso degrado. Pur essendo l'origine delle fortune cusaghesi. Tutto è cominciato quando la Edilnord dei Berlusconi, ha raccontato Simona Borgatti su Tellusfolio.it, «riuscì a far costruire sui terreni del nobile lascito un quartiere residenziale "Milano Visconti", fotocopia ridotta di Milano 2 e Milano 3 che dà rifugio ai paperoni d'Italia. Sporting privato, servizio di vigilanza, giardini curatissimi e tanto verde». Ecco il segreto che ha spinto la piccola Cusago ai vertici dei Comuni italiani i cui residenti pagano più tasse: 7.967 euro ciascuno, calcolando naturalmente vecchi e neonati.
Nella classifica che si ricava dai dati elaborati dall'Ifel, il centro studi dell'Anci, sull'Irpef pagataallo Stato dagli abitanti degli 8.094 comuni italiani, i cusaghesi occupano la terza piazza assoluta. Davanti, al secondo posto, c'è con 9.686 euro pro capite, Campione d'Italia, sede di un casinò. Mentre in testa alla graduatoria, inarrivabile, figura un altro comune della provincia di Milano, Basiglio. Il quale, alla pari di Cusago, deve quella posizione al Cavaliere. Perché molti dei suoi 8 mila concittadini (un numero decuplicato fra il 1981 e il 2001) abitano a Milano 3, quartiere costruito anch'esso da Berlusconi. E non è un caso che Il Sole 24 Ore lo abbia classificato, sulla base dei dati delle Finanze sulle addizionali locali, come il Comune più ricco d'Italia, con 51.803 euro l'anno. Roba da Lussemburgo... Mica male per un Paese nel quale l'attività economica principale resta la coltivazione del riso.
Ma sono i numeri sull'Irpef statale pagata nei capoluoghi di provincia a rivelare molte sorprese. Nella classifica ottenuta con i dati Ifel, Milano è al dodicesimo posto assoluto fra tutti i comuni italiani. Prima dei capoluoghi, con 6.357 euro pro capite. E precede altre tre città lombarde: Bergamo (5.202), Monza (5.172) e Pavia (5.065). Ma poco più indietro c'è Roma, con 4.350 euro a residente. Ogni romano paga allo Stato il 68,5% dell'Irpef versata da ciascun milanese: 2.007 euro in meno. Però è una cifra analoga a quella che pagano gli abitanti di Varese, città ad elevatissima concentrazione leghista. Superiore anche al dato di Bolzano (4.263 euro). E, ancora più nettamente, a quello di Gallarate, quartier generale del Carroccio (3.943).
Meno Irpef statale rispetto agli abitanti della capitale viene pagata anche in altri capoluoghidel Nord produttivo. Per esempio Mantova (4.262), Lecco (4.235), Lodi (4.223). Ma anche Modena (4.176), Brescia (4.131), Como (4.003), Piacenza (3.862), Sondrio (3.842), Verona (3.810) oppure Cremona (3.764). In questa graduatoria la prima città non appartenente al Centro Nord si incontra alla casella numero 29: è Cagliari, con 3.738 euro. Interessante notare che in capoluoghi come Alessandria, Forlì o Ravenna, l'Irpef pro capite pagata allo Stato è metà di quella di Milano. Più o meno come a Caserta, che con 3.100 euro è il grosso centro del Mezzogiorno continentale i cui cittadini versano più tasse. Anche se nella Provincia casertana, dove lavorano in nero nell'agricoltura e nell'edilizia decine di migliaia di immigrati, la situazione è completamente diversa. Qualche esempio? A Marcianise l'Irpef procapite è di 1.295 euro. A Castel Volturno, 958. A Villa Literno, appena 706. Per non parlare di Casal di Principe, paese della sanguinaria cosca camorrista dei casalesi, dove orribili palazzine spuntano come i funghi e ogni abitante paga ancor meno: 688 euro. Quasi un decimo di Milano. C'è da dire che ci sono capoluoghi di provincia non molto distanti da quei livelli.
Colpiscono i dati della Bat, acronimo che sta per Barletta, Andria e Trani. Tre città di una Provincia nuova di zecca, nessuna delle quali ha voluto cedere alle sue concorrenti nemmeno la sigla. Nonostante il territorio provinciale inventato di sana pianta non conti in tutto che dieci Comuni. Ebbene, Andria è fra i capoluoghi di Provincia italiani quello che versa allo Stato l'Irpef procapite più modesta in assoluto: 1.081 euro, contro i 1.268 di Barletta e i 1.671 di Trani. Al di sotto anche delle più «povere« città della Sardegna elette recentemente a Provincia, come Tortolì, Lanusei e Iglesias. E tre volte meno del Comune meridionale con l'Irpef statale più elevata. È San Gregorio di Catania, centro che al pari di Basiglio ha registrato una crescita demografica pazzesca (fra il 1971 e il 2001 è passato da 3.860 a 10.386 residenti) i cui abitanti pagano ciascuno 3.567 euro. Paese, lo definisce l'enciclopedia online Wikipedia, «ricco di attività commerciali e professionali». Al punto da collocarlo nella graduatoria delle tasse statali sulle persone fisiche, nettamente davanti al suo capoluogo Catania (2.116 euro), un tempo battezzata «Milano del sud».
Com'era prevedibile, la classifica degli 8.094 comuni è divisa a metà: quella superiore è dominata dal Nord, quella inferiore dal Sud. Se fosse necessaria una dimostrazione ulteriore di come il Paese sia economicamente spaccato in due (gli ultimi dati dell'Istat dicono che nel 2010 il Mezzogiorno è rimasto praticamente fermo, mentre il Nord Est cresceva a un ritmo superiore al 2%), eccola. Anche se le ultime due posizioni sono paradossalmente occupate da due paesini della Provincia di Como. Si tratta di Val Rezzo, dove nel 2009 si sono pagati soltanto 190 euro procapite di Irpef statale, e Cavargna: 329 euro.
Sergio Rizzo
Nella graduatoria dell'Irpef procapite Roma paga il 30% in meno di Milano
Irpef: le tasse record d'Italia
In testa Basiglio, Andria la più povera
La prima città non al Centro Nord si incontra alla casella numero 29: è Cagliari, con 3.738 euro di Irpef pagata
ROMA - A vedere com'è ridotto il castello di Cusago non si direbbe di trovarsi in uno dei comuni più ricchi d'Italia, almeno se si deve giudicare dalle tasse che pagano i suoi residenti. Il trecentesco maniero costruito da Bernabò Visconti sui resti (pare) di una fortificazione longobarda avrebbe bisogno di una bella cura ricostituente. E non soltanto per dimenticare la sua storia rocambolesca: soprattutto per rispetto e decenza. Era uno dei pezzi forti dell'eredità della marchesina Casati Stampa, finita con molti ettari circostanti a Silvio Berlusconi insieme alla famosa residenza di Arcore. Quel gioiello, dove era solito soggiornare anche Ludovico il Moro, venne ceduto poi a una società che fa capo all'imprenditore Fabio Rappo, e alla quale partecipa anche Marco Cairati, cugino dell'ex sindaco di Cusago Luigi Cairati. E ora, dopo che nel 2008 è saltato un nuovo passaggio di proprietà, versa in uno stato di pietoso degrado. Pur essendo l'origine delle fortune cusaghesi. Tutto è cominciato quando la Edilnord dei Berlusconi, ha raccontato Simona Borgatti su Tellusfolio.it, «riuscì a far costruire sui terreni del nobile lascito un quartiere residenziale "Milano Visconti", fotocopia ridotta di Milano 2 e Milano 3 che dà rifugio ai paperoni d'Italia. Sporting privato, servizio di vigilanza, giardini curatissimi e tanto verde». Ecco il segreto che ha spinto la piccola Cusago ai vertici dei Comuni italiani i cui residenti pagano più tasse: 7.967 euro ciascuno, calcolando naturalmente vecchi e neonati.
Nella classifica che si ricava dai dati elaborati dall'Ifel, il centro studi dell'Anci, sull'Irpef pagataallo Stato dagli abitanti degli 8.094 comuni italiani, i cusaghesi occupano la terza piazza assoluta. Davanti, al secondo posto, c'è con 9.686 euro pro capite, Campione d'Italia, sede di un casinò. Mentre in testa alla graduatoria, inarrivabile, figura un altro comune della provincia di Milano, Basiglio. Il quale, alla pari di Cusago, deve quella posizione al Cavaliere. Perché molti dei suoi 8 mila concittadini (un numero decuplicato fra il 1981 e il 2001) abitano a Milano 3, quartiere costruito anch'esso da Berlusconi. E non è un caso che Il Sole 24 Ore lo abbia classificato, sulla base dei dati delle Finanze sulle addizionali locali, come il Comune più ricco d'Italia, con 51.803 euro l'anno. Roba da Lussemburgo... Mica male per un Paese nel quale l'attività economica principale resta la coltivazione del riso.
Ma sono i numeri sull'Irpef statale pagata nei capoluoghi di provincia a rivelare molte sorprese. Nella classifica ottenuta con i dati Ifel, Milano è al dodicesimo posto assoluto fra tutti i comuni italiani. Prima dei capoluoghi, con 6.357 euro pro capite. E precede altre tre città lombarde: Bergamo (5.202), Monza (5.172) e Pavia (5.065). Ma poco più indietro c'è Roma, con 4.350 euro a residente. Ogni romano paga allo Stato il 68,5% dell'Irpef versata da ciascun milanese: 2.007 euro in meno. Però è una cifra analoga a quella che pagano gli abitanti di Varese, città ad elevatissima concentrazione leghista. Superiore anche al dato di Bolzano (4.263 euro). E, ancora più nettamente, a quello di Gallarate, quartier generale del Carroccio (3.943).
Meno Irpef statale rispetto agli abitanti della capitale viene pagata anche in altri capoluoghidel Nord produttivo. Per esempio Mantova (4.262), Lecco (4.235), Lodi (4.223). Ma anche Modena (4.176), Brescia (4.131), Como (4.003), Piacenza (3.862), Sondrio (3.842), Verona (3.810) oppure Cremona (3.764). In questa graduatoria la prima città non appartenente al Centro Nord si incontra alla casella numero 29: è Cagliari, con 3.738 euro. Interessante notare che in capoluoghi come Alessandria, Forlì o Ravenna, l'Irpef pro capite pagata allo Stato è metà di quella di Milano. Più o meno come a Caserta, che con 3.100 euro è il grosso centro del Mezzogiorno continentale i cui cittadini versano più tasse. Anche se nella Provincia casertana, dove lavorano in nero nell'agricoltura e nell'edilizia decine di migliaia di immigrati, la situazione è completamente diversa. Qualche esempio? A Marcianise l'Irpef procapite è di 1.295 euro. A Castel Volturno, 958. A Villa Literno, appena 706. Per non parlare di Casal di Principe, paese della sanguinaria cosca camorrista dei casalesi, dove orribili palazzine spuntano come i funghi e ogni abitante paga ancor meno: 688 euro. Quasi un decimo di Milano. C'è da dire che ci sono capoluoghi di provincia non molto distanti da quei livelli.
Colpiscono i dati della Bat, acronimo che sta per Barletta, Andria e Trani. Tre città di una Provincia nuova di zecca, nessuna delle quali ha voluto cedere alle sue concorrenti nemmeno la sigla. Nonostante il territorio provinciale inventato di sana pianta non conti in tutto che dieci Comuni. Ebbene, Andria è fra i capoluoghi di Provincia italiani quello che versa allo Stato l'Irpef procapite più modesta in assoluto: 1.081 euro, contro i 1.268 di Barletta e i 1.671 di Trani. Al di sotto anche delle più «povere« città della Sardegna elette recentemente a Provincia, come Tortolì, Lanusei e Iglesias. E tre volte meno del Comune meridionale con l'Irpef statale più elevata. È San Gregorio di Catania, centro che al pari di Basiglio ha registrato una crescita demografica pazzesca (fra il 1971 e il 2001 è passato da 3.860 a 10.386 residenti) i cui abitanti pagano ciascuno 3.567 euro. Paese, lo definisce l'enciclopedia online Wikipedia, «ricco di attività commerciali e professionali». Al punto da collocarlo nella graduatoria delle tasse statali sulle persone fisiche, nettamente davanti al suo capoluogo Catania (2.116 euro), un tempo battezzata «Milano del sud».
Com'era prevedibile, la classifica degli 8.094 comuni è divisa a metà: quella superiore è dominata dal Nord, quella inferiore dal Sud. Se fosse necessaria una dimostrazione ulteriore di come il Paese sia economicamente spaccato in due (gli ultimi dati dell'Istat dicono che nel 2010 il Mezzogiorno è rimasto praticamente fermo, mentre il Nord Est cresceva a un ritmo superiore al 2%), eccola. Anche se le ultime due posizioni sono paradossalmente occupate da due paesini della Provincia di Como. Si tratta di Val Rezzo, dove nel 2009 si sono pagati soltanto 190 euro procapite di Irpef statale, e Cavargna: 329 euro.
Sergio Rizzo
manu72- Navigatore
- Numero di messaggi : 437
Data d'iscrizione : 19.04.09
Località : andria
Re: L’evasione va a nozze: 12 milioni di euro
manu72 ha scritto:Dal Corriere della Sera
Nella graduatoria dell'Irpef procapite Roma paga il 30% in meno di Milano
Irpef: le tasse record d'Italia
In testa Basiglio, Andria la più povera
La prima città non al Centro Nord si incontra alla casella numero 29: è Cagliari, con 3.738 euro di Irpef pagata
ROMA - A vedere com'è ridotto il castello di Cusago non si direbbe di trovarsi in uno dei comuni più ricchi d'Italia, almeno se si deve giudicare dalle tasse che pagano i suoi residenti. Il trecentesco maniero costruito da Bernabò Visconti sui resti (pare) di una fortificazione longobarda avrebbe bisogno di una bella cura ricostituente. E non soltanto per dimenticare la sua storia rocambolesca: soprattutto per rispetto e decenza. Era uno dei pezzi forti dell'eredità della marchesina Casati Stampa, finita con molti ettari circostanti a Silvio Berlusconi insieme alla famosa residenza di Arcore. Quel gioiello, dove era solito soggiornare anche Ludovico il Moro, venne ceduto poi a una società che fa capo all'imprenditore Fabio Rappo, e alla quale partecipa anche Marco Cairati, cugino dell'ex sindaco di Cusago Luigi Cairati. E ora, dopo che nel 2008 è saltato un nuovo passaggio di proprietà, versa in uno stato di pietoso degrado. Pur essendo l'origine delle fortune cusaghesi. Tutto è cominciato quando la Edilnord dei Berlusconi, ha raccontato Simona Borgatti su Tellusfolio.it, «riuscì a far costruire sui terreni del nobile lascito un quartiere residenziale "Milano Visconti", fotocopia ridotta di Milano 2 e Milano 3 che dà rifugio ai paperoni d'Italia. Sporting privato, servizio di vigilanza, giardini curatissimi e tanto verde». Ecco il segreto che ha spinto la piccola Cusago ai vertici dei Comuni italiani i cui residenti pagano più tasse: 7.967 euro ciascuno, calcolando naturalmente vecchi e neonati.
Nella classifica che si ricava dai dati elaborati dall'Ifel, il centro studi dell'Anci, sull'Irpef pagataallo Stato dagli abitanti degli 8.094 comuni italiani, i cusaghesi occupano la terza piazza assoluta. Davanti, al secondo posto, c'è con 9.686 euro pro capite, Campione d'Italia, sede di un casinò. Mentre in testa alla graduatoria, inarrivabile, figura un altro comune della provincia di Milano, Basiglio. Il quale, alla pari di Cusago, deve quella posizione al Cavaliere. Perché molti dei suoi 8 mila concittadini (un numero decuplicato fra il 1981 e il 2001) abitano a Milano 3, quartiere costruito anch'esso da Berlusconi. E non è un caso che Il Sole 24 Ore lo abbia classificato, sulla base dei dati delle Finanze sulle addizionali locali, come il Comune più ricco d'Italia, con 51.803 euro l'anno. Roba da Lussemburgo... Mica male per un Paese nel quale l'attività economica principale resta la coltivazione del riso.
Ma sono i numeri sull'Irpef statale pagata nei capoluoghi di provincia a rivelare molte sorprese. Nella classifica ottenuta con i dati Ifel, Milano è al dodicesimo posto assoluto fra tutti i comuni italiani. Prima dei capoluoghi, con 6.357 euro pro capite. E precede altre tre città lombarde: Bergamo (5.202), Monza (5.172) e Pavia (5.065). Ma poco più indietro c'è Roma, con 4.350 euro a residente. Ogni romano paga allo Stato il 68,5% dell'Irpef versata da ciascun milanese: 2.007 euro in meno. Però è una cifra analoga a quella che pagano gli abitanti di Varese, città ad elevatissima concentrazione leghista. Superiore anche al dato di Bolzano (4.263 euro). E, ancora più nettamente, a quello di Gallarate, quartier generale del Carroccio (3.943).
Meno Irpef statale rispetto agli abitanti della capitale viene pagata anche in altri capoluoghidel Nord produttivo. Per esempio Mantova (4.262), Lecco (4.235), Lodi (4.223). Ma anche Modena (4.176), Brescia (4.131), Como (4.003), Piacenza (3.862), Sondrio (3.842), Verona (3.810) oppure Cremona (3.764). In questa graduatoria la prima città non appartenente al Centro Nord si incontra alla casella numero 29: è Cagliari, con 3.738 euro. Interessante notare che in capoluoghi come Alessandria, Forlì o Ravenna, l'Irpef pro capite pagata allo Stato è metà di quella di Milano. Più o meno come a Caserta, che con 3.100 euro è il grosso centro del Mezzogiorno continentale i cui cittadini versano più tasse. Anche se nella Provincia casertana, dove lavorano in nero nell'agricoltura e nell'edilizia decine di migliaia di immigrati, la situazione è completamente diversa. Qualche esempio? A Marcianise l'Irpef procapite è di 1.295 euro. A Castel Volturno, 958. A Villa Literno, appena 706. Per non parlare di Casal di Principe, paese della sanguinaria cosca camorrista dei casalesi, dove orribili palazzine spuntano come i funghi e ogni abitante paga ancor meno: 688 euro. Quasi un decimo di Milano. C'è da dire che ci sono capoluoghi di provincia non molto distanti da quei livelli.
Colpiscono i dati della Bat, acronimo che sta per Barletta, Andria e Trani. Tre città di una Provincia nuova di zecca, nessuna delle quali ha voluto cedere alle sue concorrenti nemmeno la sigla. Nonostante il territorio provinciale inventato di sana pianta non conti in tutto che dieci Comuni. Ebbene, Andria è fra i capoluoghi di Provincia italiani quello che versa allo Stato l'Irpef procapite più modesta in assoluto: 1.081 euro, contro i 1.268 di Barletta e i 1.671 di Trani. Al di sotto anche delle più «povere« città della Sardegna elette recentemente a Provincia, come Tortolì, Lanusei e Iglesias. E tre volte meno del Comune meridionale con l'Irpef statale più elevata. È San Gregorio di Catania, centro che al pari di Basiglio ha registrato una crescita demografica pazzesca (fra il 1971 e il 2001 è passato da 3.860 a 10.386 residenti) i cui abitanti pagano ciascuno 3.567 euro. Paese, lo definisce l'enciclopedia online Wikipedia, «ricco di attività commerciali e professionali». Al punto da collocarlo nella graduatoria delle tasse statali sulle persone fisiche, nettamente davanti al suo capoluogo Catania (2.116 euro), un tempo battezzata «Milano del sud».
Com'era prevedibile, la classifica degli 8.094 comuni è divisa a metà: quella superiore è dominata dal Nord, quella inferiore dal Sud. Se fosse necessaria una dimostrazione ulteriore di come il Paese sia economicamente spaccato in due (gli ultimi dati dell'Istat dicono che nel 2010 il Mezzogiorno è rimasto praticamente fermo, mentre il Nord Est cresceva a un ritmo superiore al 2%), eccola. Anche se le ultime due posizioni sono paradossalmente occupate da due paesini della Provincia di Como. Si tratta di Val Rezzo, dove nel 2009 si sono pagati soltanto 190 euro procapite di Irpef statale, e Cavargna: 329 euro.
Sergio Rizzo
Ovvio che se si fanno un giro in città, questo ultimo posto fa ridere
Rccard- Primo Ufficiale
- Numero di messaggi : 957
Data d'iscrizione : 15.07.08
Località : ANDRIA
Re: L’evasione va a nozze: 12 milioni di euro
Rccard ha scritto:manu72 ha scritto:Dal Corriere della Sera
Nella graduatoria dell'Irpef procapite Roma paga il 30% in meno di Milano
Irpef: le tasse record d'Italia
In testa Basiglio, Andria la più povera
La prima città non al Centro Nord si incontra alla casella numero 29: è Cagliari, con 3.738 euro di Irpef pagata
ROMA - A vedere com'è ridotto il castello di Cusago non si direbbe di trovarsi in uno dei comuni più ricchi d'Italia, almeno se si deve giudicare dalle tasse che pagano i suoi residenti. Il trecentesco maniero costruito da Bernabò Visconti sui resti (pare) di una fortificazione longobarda avrebbe bisogno di una bella cura ricostituente. E non soltanto per dimenticare la sua storia rocambolesca: soprattutto per rispetto e decenza. Era uno dei pezzi forti dell'eredità della marchesina Casati Stampa, finita con molti ettari circostanti a Silvio Berlusconi insieme alla famosa residenza di Arcore. Quel gioiello, dove era solito soggiornare anche Ludovico il Moro, venne ceduto poi a una società che fa capo all'imprenditore Fabio Rappo, e alla quale partecipa anche Marco Cairati, cugino dell'ex sindaco di Cusago Luigi Cairati. E ora, dopo che nel 2008 è saltato un nuovo passaggio di proprietà, versa in uno stato di pietoso degrado. Pur essendo l'origine delle fortune cusaghesi. Tutto è cominciato quando la Edilnord dei Berlusconi, ha raccontato Simona Borgatti su Tellusfolio.it, «riuscì a far costruire sui terreni del nobile lascito un quartiere residenziale "Milano Visconti", fotocopia ridotta di Milano 2 e Milano 3 che dà rifugio ai paperoni d'Italia. Sporting privato, servizio di vigilanza, giardini curatissimi e tanto verde». Ecco il segreto che ha spinto la piccola Cusago ai vertici dei Comuni italiani i cui residenti pagano più tasse: 7.967 euro ciascuno, calcolando naturalmente vecchi e neonati.
Nella classifica che si ricava dai dati elaborati dall'Ifel, il centro studi dell'Anci, sull'Irpef pagataallo Stato dagli abitanti degli 8.094 comuni italiani, i cusaghesi occupano la terza piazza assoluta. Davanti, al secondo posto, c'è con 9.686 euro pro capite, Campione d'Italia, sede di un casinò. Mentre in testa alla graduatoria, inarrivabile, figura un altro comune della provincia di Milano, Basiglio. Il quale, alla pari di Cusago, deve quella posizione al Cavaliere. Perché molti dei suoi 8 mila concittadini (un numero decuplicato fra il 1981 e il 2001) abitano a Milano 3, quartiere costruito anch'esso da Berlusconi. E non è un caso che Il Sole 24 Ore lo abbia classificato, sulla base dei dati delle Finanze sulle addizionali locali, come il Comune più ricco d'Italia, con 51.803 euro l'anno. Roba da Lussemburgo... Mica male per un Paese nel quale l'attività economica principale resta la coltivazione del riso.
Ma sono i numeri sull'Irpef statale pagata nei capoluoghi di provincia a rivelare molte sorprese. Nella classifica ottenuta con i dati Ifel, Milano è al dodicesimo posto assoluto fra tutti i comuni italiani. Prima dei capoluoghi, con 6.357 euro pro capite. E precede altre tre città lombarde: Bergamo (5.202), Monza (5.172) e Pavia (5.065). Ma poco più indietro c'è Roma, con 4.350 euro a residente. Ogni romano paga allo Stato il 68,5% dell'Irpef versata da ciascun milanese: 2.007 euro in meno. Però è una cifra analoga a quella che pagano gli abitanti di Varese, città ad elevatissima concentrazione leghista. Superiore anche al dato di Bolzano (4.263 euro). E, ancora più nettamente, a quello di Gallarate, quartier generale del Carroccio (3.943).
Meno Irpef statale rispetto agli abitanti della capitale viene pagata anche in altri capoluoghidel Nord produttivo. Per esempio Mantova (4.262), Lecco (4.235), Lodi (4.223). Ma anche Modena (4.176), Brescia (4.131), Como (4.003), Piacenza (3.862), Sondrio (3.842), Verona (3.810) oppure Cremona (3.764). In questa graduatoria la prima città non appartenente al Centro Nord si incontra alla casella numero 29: è Cagliari, con 3.738 euro. Interessante notare che in capoluoghi come Alessandria, Forlì o Ravenna, l'Irpef pro capite pagata allo Stato è metà di quella di Milano. Più o meno come a Caserta, che con 3.100 euro è il grosso centro del Mezzogiorno continentale i cui cittadini versano più tasse. Anche se nella Provincia casertana, dove lavorano in nero nell'agricoltura e nell'edilizia decine di migliaia di immigrati, la situazione è completamente diversa. Qualche esempio? A Marcianise l'Irpef procapite è di 1.295 euro. A Castel Volturno, 958. A Villa Literno, appena 706. Per non parlare di Casal di Principe, paese della sanguinaria cosca camorrista dei casalesi, dove orribili palazzine spuntano come i funghi e ogni abitante paga ancor meno: 688 euro. Quasi un decimo di Milano. C'è da dire che ci sono capoluoghi di provincia non molto distanti da quei livelli.
Colpiscono i dati della Bat, acronimo che sta per Barletta, Andria e Trani. Tre città di una Provincia nuova di zecca, nessuna delle quali ha voluto cedere alle sue concorrenti nemmeno la sigla. Nonostante il territorio provinciale inventato di sana pianta non conti in tutto che dieci Comuni. Ebbene, Andria è fra i capoluoghi di Provincia italiani quello che versa allo Stato l'Irpef procapite più modesta in assoluto: 1.081 euro, contro i 1.268 di Barletta e i 1.671 di Trani. Al di sotto anche delle più «povere« città della Sardegna elette recentemente a Provincia, come Tortolì, Lanusei e Iglesias. E tre volte meno del Comune meridionale con l'Irpef statale più elevata. È San Gregorio di Catania, centro che al pari di Basiglio ha registrato una crescita demografica pazzesca (fra il 1971 e il 2001 è passato da 3.860 a 10.386 residenti) i cui abitanti pagano ciascuno 3.567 euro. Paese, lo definisce l'enciclopedia online Wikipedia, «ricco di attività commerciali e professionali». Al punto da collocarlo nella graduatoria delle tasse statali sulle persone fisiche, nettamente davanti al suo capoluogo Catania (2.116 euro), un tempo battezzata «Milano del sud».
Com'era prevedibile, la classifica degli 8.094 comuni è divisa a metà: quella superiore è dominata dal Nord, quella inferiore dal Sud. Se fosse necessaria una dimostrazione ulteriore di come il Paese sia economicamente spaccato in due (gli ultimi dati dell'Istat dicono che nel 2010 il Mezzogiorno è rimasto praticamente fermo, mentre il Nord Est cresceva a un ritmo superiore al 2%), eccola. Anche se le ultime due posizioni sono paradossalmente occupate da due paesini della Provincia di Como. Si tratta di Val Rezzo, dove nel 2009 si sono pagati soltanto 190 euro procapite di Irpef statale, e Cavargna: 329 euro.
Sergio Rizzo
Ovvio che se si fanno un giro in città, questo ultimo posto fa ridere
fa ridere o fa piangere quei 4 coglioni come me che pagano le tasse mentre tutti i furbetti le evadono per poi andare in giro con i macchinoni!!! Spero che ne prendano altri come i sig Conf....
FANS ANDRIA- Primo Ufficiale
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