ANDRIA SEDE LEGALE DELLA PROVINCIA!!!

Andria capitale del mondo, sempre superiori, dove passa l'andriese non cresce + nulla.

andriese terrone, ovunque padrone

valerioforzandria ha scritto:Andria capitale del mondo, sempre superiori, dove passa l'andriese non cresce + nulla.

se ava rvoit ATTILA

Riccardinho ha scritto:

Rccard ha scritto:
E' la storia che ti ha risposto non io...

x il ns Amministratore... loro si possono sventolare quanto vogliono, alla fine il loro sventolio è solo figlio del loro complesso di inferiorità e ogni qualvolta li si colpisce nei 'fatti' in questo caso storici, gli rimane solo che insultarci...

Ps. Rimanendo nella 'storia'... caro barlettano ricordati che i + grandi popoli,civiltà e città della storia di sempre, sono nati e sviluppati quasi tutti in territori che gente come voi pscdd chiamate 'entroterra'... ti sei mai chiesto come mai la maggior parte delle capitali non sono sul mare?

Te lo dico io perchè... perchè in segno di riverenza verso Barletta capitale dei sette mari, non si sentivano degne di affacciarsi anche loro sul mare e quindi sono rimaste nell'entroterra! Perchè è la storia che lo dice, mica io...

Non e' proprio come dici tu tutte le grandi capitali sono sorte vicino ad un fiume vedi Roma fiume Tevere,Parigi fiume Senna,Londra Tamigi e lo stesso dicasi per Praga Budapest Berlino ecc.
Beh visto che l'hai messa su questo piano allora Barletta nel suo piccolo come le grandi capitali e' anch'essa bagnata da un fiume il nostro fiume Ofanto

Torquemada ha scritto:

Riccardinho ha scritto:

Rccard ha scritto:
E' la storia che ti ha risposto non io...

x il ns Amministratore... loro si possono sventolare quanto vogliono, alla fine il loro sventolio è solo figlio del loro complesso di inferiorità e ogni qualvolta li si colpisce nei 'fatti' in questo caso storici, gli rimane solo che insultarci...

Ps. Rimanendo nella 'storia'... caro barlettano ricordati che i + grandi popoli,civiltà e città della storia di sempre, sono nati e sviluppati quasi tutti in territori che gente come voi pscdd chiamate 'entroterra'... ti sei mai chiesto come mai la maggior parte delle capitali non sono sul mare?

Te lo dico io perchè... perchè in segno di riverenza verso Barletta capitale dei sette mari, non si sentivano degne di affacciarsi anche loro sul mare e quindi sono rimaste nell'entroterra! Perchè è la storia che lo dice, mica io...

Non e' proprio come dici tu tutte le grandi capitali sono sorte vicino ad un fiume vedi Roma fiume Tevere,Parigi fiume Senna,Londra Tamigi e lo stesso dicasi per Praga Budapest Berlino ecc.
Beh visto che l'hai messa su questo piano allora Barletta nel suo piccolo come le grandi capitali e' anch'essa bagnata da un fiume il nostro fiume Ofanto

Ed anche dal canalone, fiume di raccolta della mer.da prodotta ad Andria ed esportata nel vostro mare.

chiudete toopic che cazzate minori e vi ostinate a tenere aperto questo contenitore di puttanate col solo scopo di provocarsi a vicenda. se non siete capaci di mettere da parte il campanilismo non so a che serve continuare a scrivere.

Torquemada ha scritto:

Riccardinho ha scritto:

Rccard ha scritto:
E' la storia che ti ha risposto non io...

x il ns Amministratore... loro si possono sventolare quanto vogliono, alla fine il loro sventolio è solo figlio del loro complesso di inferiorità e ogni qualvolta li si colpisce nei 'fatti' in questo caso storici, gli rimane solo che insultarci...

Ps. Rimanendo nella 'storia'... caro barlettano ricordati che i + grandi popoli,civiltà e città della storia di sempre, sono nati e sviluppati quasi tutti in territori che gente come voi pscdd chiamate 'entroterra'... ti sei mai chiesto come mai la maggior parte delle capitali non sono sul mare?

Te lo dico io perchè... perchè in segno di riverenza verso Barletta capitale dei sette mari, non si sentivano degne di affacciarsi anche loro sul mare e quindi sono rimaste nell'entroterra! Perchè è la storia che lo dice, mica io...

Non e' proprio come dici tu tutte le grandi capitali sono sorte vicino ad un fiume vedi Roma fiume Tevere,Parigi fiume Senna,Londra Tamigi e lo stesso dicasi per Praga Budapest Berlino ecc.
Beh visto che l'hai messa su questo piano allora Barletta nel suo piccolo come le grandi capitali e' anch'essa bagnata da un fiume il nostro fiume Ofanto

Vabbè se adesso non sapete più cogliere le ironie state messi male ehh

Massimein ha scritto:

Torquemada ha scritto:

Riccardinho ha scritto:

Rccard ha scritto:
E' la storia che ti ha risposto non io...

x il ns Amministratore... loro si possono sventolare quanto vogliono, alla fine il loro sventolio è solo figlio del loro complesso di inferiorità e ogni qualvolta li si colpisce nei 'fatti' in questo caso storici, gli rimane solo che insultarci...

Ps. Rimanendo nella 'storia'... caro barlettano ricordati che i + grandi popoli,civiltà e città della storia di sempre, sono nati e sviluppati quasi tutti in territori che gente come voi pscdd chiamate 'entroterra'... ti sei mai chiesto come mai la maggior parte delle capitali non sono sul mare?

Te lo dico io perchè... perchè in segno di riverenza verso Barletta capitale dei sette mari, non si sentivano degne di affacciarsi anche loro sul mare e quindi sono rimaste nell'entroterra! Perchè è la storia che lo dice, mica io...

Non e' proprio come dici tu tutte le grandi capitali sono sorte vicino ad un fiume vedi Roma fiume Tevere,Parigi fiume Senna,Londra Tamigi e lo stesso dicasi per Praga Budapest Berlino ecc.
Beh visto che l'hai messa su questo piano allora Barletta nel suo piccolo come le grandi capitali e' anch'essa bagnata da un fiume il nostro fiume Ofanto

Ed anche dal canalone, fiume di raccolta della mer.da prodotta ad Andria ed esportata nel vostro mare.

Dall dall massime'......NN lo sai che Barletta ha il lungoOfanto?

ultras1980 ha scritto:

Massimein ha scritto:

Torquemada ha scritto:

Riccardinho ha scritto:

Rccard ha scritto:
E' la storia che ti ha risposto non io...

x il ns Amministratore... loro si possono sventolare quanto vogliono, alla fine il loro sventolio è solo figlio del loro complesso di inferiorità e ogni qualvolta li si colpisce nei 'fatti' in questo caso storici, gli rimane solo che insultarci...

Ps. Rimanendo nella 'storia'... caro barlettano ricordati che i + grandi popoli,civiltà e città della storia di sempre, sono nati e sviluppati quasi tutti in territori che gente come voi pscdd chiamate 'entroterra'... ti sei mai chiesto come mai la maggior parte delle capitali non sono sul mare?

Te lo dico io perchè... perchè in segno di riverenza verso Barletta capitale dei sette mari, non si sentivano degne di affacciarsi anche loro sul mare e quindi sono rimaste nell'entroterra! Perchè è la storia che lo dice, mica io...

Non e' proprio come dici tu tutte le grandi capitali sono sorte vicino ad un fiume vedi Roma fiume Tevere,Parigi fiume Senna,Londra Tamigi e lo stesso dicasi per Praga Budapest Berlino ecc.
Beh visto che l'hai messa su questo piano allora Barletta nel suo piccolo come le grandi capitali e' anch'essa bagnata da un fiume il nostro fiume Ofanto

Ed anche dal canalone, fiume di raccolta della mer.da prodotta ad Andria ed esportata nel vostro mare.

Dall dall massime'......NN lo sai che Barletta ha il lungoOfanto?

Sì lo so, li si ritrova la sera la movida barlettana armata di canne da pesca in cerca di ranocchie e carrassi!

Comitato di Lotta: campanilista è chi rivendica ciò che non gli spetta!

“L’attaccamento alle radici è un preciso dovere nonché il più efficace argine al relativismo, al qualunquismo, al cinismo, al nichilismo, che tenderebbero ad azzerare ogni valore tradizionale, ogni cultura e sapere pregresso, per fare largo all’effimero, all’indistinto.

La modernità, vessillo agitato da chi ama il monocolore, ci impone determinati schemi come stile di vita, in quanto ci vorrebbe tutti piatti, acritici e apolidi. Quando gli illuministi teorizzarono il “cosmopolitismo” intendevano educare l’uomo ad essere cittadino del mondo, non ad essere straniero anche a casa propria!

Taluni vorrebbero spendere il nome “Patria” solo per un territorio dotato di una certa massa critica, impiegando per altre terre l’ironico e meno nobile appellativo di “campanile”. Non è la superficie l’elemento fondante di una patria, né la popolosità; è la cultura, il senso di appartenenza, la storia, il desiderio di autodeterminarsi. Disconoscere questi valori, significa fare un passo indietro verso la logica dei popoli impacchettati.

Chi accusa il vicino di “campanilismo” spesso è affetto da una forma più acuta di campanilismo. Per dirimere tali controversie, non resta che dare una definizione univoca e certa di questo termine. Fatto ciò, i veri campanilisti possono e devono essere isolati e le loro manovre dilatorie devono essere smascherate.

Stando al gergo comune, “Patria” e “Campanile” sarebbero due modi diversi per indicare lo stesso concetto, ma con accezione opposta: l’una nobile, sacra; l’altra ignobile, gretta, limitata. Ovvero quando si intende esaltare ciò che ci sta a cuore si usa un vezzeggiativo, nel caso contrario un dispregiativo. Trattasi di artifizi dialettici!

Premesso che patria sta a diritto come campanile sta a privilegio, ne deriva che la soluzione al rebus è nell’individuare il diritto, nel sancirlo con solennità e nel denunciare i tentativi di rivendicazione di privilegi. I diritti sono quelli che si evincono da un’analisi attenta e in buona fede seguendo il criterio meritocratico.

Chi tende a minimizzare gli sforzi, l’impegno, i meriti degli altri e pretende di essere parificato al “servo buono e fedele”, avoca a sé privilegi secondo una logica clientelare. Nella fattispecie la città di Andria non si è limitata ad oziare in tutti questi anni, ma ha pure ostacolato con pervicacia il progetto originario della provincia della Valle dell’Ofanto, giungendo persino a taglieggiarlo!

Chi si ritaglia nicchie di privilegio lo fa contro i legittimi portatori di diritti, adoperando bassezze quali il clientelismo, il boicottaggio, la demonizzazione, la violenza. Non è tuttavia sbagliato mitigare il principio “meritocratico” con la clemenza, un’interpretazione indulgente che è cosa ben diversa da una sanatoria indiscriminata o “troppo mirata”! Per esempio è assolutamente equo prevedere che un 15% di posti di lavoro sia riservato alle “categorie protette”.

Il principio di uguaglianza, sancito dall’art. 3 della Costituzione, implica, a parere della Consulta, il divieto di trattamento ingiustamente parificatorio; onde due situazioni uguali debbono essere parificate e due situazioni diverse debbono essere stimate diversamente in ragione della loro differenza.

L’operaio che ha lavorato nella vigna dall’alba al tramonto “merita” la paga pattuita, l’ultimo arrivato merita “quanto è giusto”, vale a dire una frazione di quella retribuzione. Se il padrone per magnanimità dà a questi la paga intera, l’operaio beneficiario non potrà dire di averla meritata ma di essere stato agevolato. In quest’ottica gli ultimi saranno i primi e i primi ultimi!

Il giusto, una volta soddisfatte le proprie legittime aspettative, non si lamenta ma gioisce della buona sorte del suo prossimo. In altre parole, se lo Stato volesse istituire in una Provincia 3 Prefetture, 3 Questure, 3 ASL, 3 Sedi Legali... ne avrebbe piena facoltà e non incontrerebbe l’opposizione di nessuno; ma dovendo escludere la possibilità di doppioni, è legittimo avocare, per lo meno i più rappresentativi di tali uffici, nella città che più li merita e che da sola e contro tutti ha lottato per averli, cioè Barletta.

Lo Stato ed il Consiglio Provinciale compiano, dunque, un atto dovuto: diano a Cesare quello che è di Cesare!”.

(Fonte AndriaLive.it)

Relativismo, qualunquismo, cinismo, nichilismo, effimero, apolidi, solennità.

E poi la frase: è legittimo avocare, per lo meno i più rappresentativi di tali uffici, nella città che più li merita e che da sola e contro tutti ha lottato per averli, cioè Barletta.

Ha fatto tutto questa disamina sul "campanilismo", e poi chiude con frasi che più campanalistiche di così non si può!!!!

Ormai manca solo che i vari comitati di lotta sbugiardino la teoria dell'evoluzione di Darwin, affermando che l'uomo è diretto discendente dei barlettani...

La cosa più giusta a questa punto sarebbe dare tutti gli uffici principali a Trani, così nessuno avrà da recriminiare.....

incredibile parlano proprio loro di di campanilismo quando alle elezioni del presidente della provincia i barlettani hanno votato tutti al UDC ( del politico barlettano) mettendo da parte le loro ideologie politiche

Uffici nella BAT, Il Sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini perde la pazienza

Pacato nei toni, ma durissimo nei contenuti, l'invito a rispettare i patti d'onore

Trani non ci sta a fare la parte della cenerentola nella BAT. Le continue rivendicazioni che giungono dalle altre due città capoluogo sulla localizzazione degli uffici periferici dello Stato cominciano ad infastidire la classe politica tranese, fino a questo momento molto composta negli atteggiamenti e nelle rivendicazioni. Ma la misura comincia ad essere colma e la signorilità istituzionale rischia di rivelarsi un boomerang.

Troppi campanelli d'allarme stanno ripetutamente suonando, tanto da convincere persino il Sindaco di Trani, Pinuccio Tarantini, a lasciare da parte il suo aplomb e impugnare la sciabola.

All'inizio la questione sembrava riguardare solo l'indivuduazione della sede legale della BAT (pretesa sia da Andria che da Barletta) all'indomani dell'insediamento della Prefettura nella città di Eraclio. E, giustamente, Trani si è limitata a fare da spettatrice puntando a obiettivi diversi. Ma ora la situazione sta precipitando. Anche perchè alle due città capoluogo si sono aggiunti anche gli appetiti di altre due città forti della nuova Provincia: Canosa (che può contare sulla presenza determinante del presidente Ventola) e Bisceglie (che può vantare tra i suoi figli più influenti il coordinatore regionale del PdL, Francesco Amoruso, dell'eurodeputato Sergio Silvestris e del Sindaco Francesco Spina). Insomma, la partita comincia a farsi durissima per Trani.

E Tarantini, sentendo puzza di bruciato, alza la voce. "Apprendo - dice in un comunicato -con preoccupazione da notizie diffuse a mezzo stampa che si preannuncia l’istituzione della Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate a Barletta. Voglio ricordare che vi sono stati dei precisi accordi tra Sindaci, siglati nell’estate del 2006, in cui veniva riconosciuto a Trani il polo finanziario (prevedendo a Trani la direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Dogane, Agenzia del Territorio, Agenzia del Demanio, Ragioneria dello Stato, Banca d’Italia e Commissione Tributaria)".

Insomma, siamo al tradimento dei patti tra gentiluomini. "Il tema è stato piu’ volte sollevato dal consigliere Caffarella (consigliere comunale tranese, appartenente al gruppo misto n.d.r.),che in verità paventava da tempo, indebite incursioni che avrebbero disatteso gli accordi tra i Sindaci. Ora, voglio ricordare che quando si siglano dei protocolli d’intesa, gli impegni risultano essere atti d’onore soprattutto quando a sottoscriverli sono i Sindaci che rappresentano una Comunità. Le eventuali variabili interne alla riorganizzazione degli uffici, possono essere motivo di confronto, ma giammai motivi che giustificano unilaterali decisioni da parte di un Comune piuttosto che un altro".

"Per questo motivo - aggiunge Tarantini - non sono mai intervenuto sull’argomento, poiché a mio parere quell’accordo resta piu’ che valido. E soprattutto credo sia la migliore modalità di valorizzazione della nostra giovane Bat che credo debba contare sulla coerenza dei propri genitori, in questo caso i Sindaci delle Città che hanno contribuito alla sua nascita. La coerenza degli impegni sottoscritti crediamo possa considerarsi fondamento pedagogico anche in Politica, ed in questa coerenza, siamo certi ritroveremo quel “buon senso”che ci farà definire quali nozioni di gossip mediatico, tutte le anticipazioni che leggiamo su queste vicende ogni giorno".

Insomma, quando il gioco si fa duro...

tifoandria.forumattivo.comandrialive.it

io proponevo di rimanere in provincia di Bari, anche perche andria e bari, le vedo come due citta molto unite, nei dialetti, nelle tradizione, nell imprenditoria, e anche nel calcio (matarrese e' andriese)

Almeno a Trani la politica alza la voce,a noi sono impegnati per le "campagne elettorali".

maryan85 ha scritto:E Tarantini, sentendo puzza di bruciato, alza la voce. "Apprendo - dice in un comunicato -con preoccupazione da notizie diffuse a mezzo stampa che si preannuncia l’istituzione della Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate a Barletta. Voglio ricordare che vi sono stati dei precisi accordi tra Sindaci, siglati nell’estate del 2006, in cui veniva riconosciuto a Trani il polo finanziario (prevedendo a Trani la direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Dogane, Agenzia del Territorio, Agenzia del Demanio, Ragioneria dello Stato, Banca d’Italia e Commissione Tributaria)".

Insomma, siamo al tradimento dei patti tra gentiluomini. "Il tema è stato piu’ volte sollevato dal consigliere Caffarella (consigliere comunale tranese, appartenente al gruppo misto n.d.r.),che in verità paventava da tempo, indebite incursioni che avrebbero disatteso gli accordi tra i Sindaci. Ora, voglio ricordare che quando si siglano dei protocolli d’intesa, gli impegni risultano essere atti d’onore soprattutto quando a sottoscriverli sono i Sindaci che rappresentano una Comunità. Le eventuali variabili interne alla riorganizzazione degli uffici, possono essere motivo di confronto, ma giammai motivi che giustificano unilaterali decisioni da parte di un Comune piuttosto che un altro".

Ci sarà la solita risposta: la cittadella non è stata costruita quindi gli accordi presi non valgono. Altro che patti tra gentiluomini ed atti d'onore...

blueandria ha scritto:Almeno a Trani la politica alza la voce,a noi sono impegnati per le "campagne elettorali".

errata corrige: ad andria sono impegnati a trovare l'accordo sulle primarie!!!!!!

maryan85 ha scritto:Uffici nella BAT, Il Sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini perde la pazienza

Pacato nei toni, ma durissimo nei contenuti, l'invito a rispettare i patti d'onore

Trani non ci sta a fare la parte della cenerentola nella BAT. Le continue rivendicazioni che giungono dalle altre due città capoluogo sulla localizzazione degli uffici periferici dello Stato cominciano ad infastidire la classe politica tranese, fino a questo momento molto composta negli atteggiamenti e nelle rivendicazioni. Ma la misura comincia ad essere colma e la signorilità istituzionale rischia di rivelarsi un boomerang.

Troppi campanelli d'allarme stanno ripetutamente suonando, tanto da convincere persino il Sindaco di Trani, Pinuccio Tarantini, a lasciare da parte il suo aplomb e impugnare la sciabola.

All'inizio la questione sembrava riguardare solo l'indivuduazione della sede legale della BAT (pretesa sia da Andria che da Barletta) all'indomani dell'insediamento della Prefettura nella città di Eraclio. E, giustamente, Trani si è limitata a fare da spettatrice puntando a obiettivi diversi. Ma ora la situazione sta precipitando. Anche perchè alle due città capoluogo si sono aggiunti anche gli appetiti di altre due città forti della nuova Provincia: Canosa (che può contare sulla presenza determinante del presidente Ventola) e Bisceglie (che può vantare tra i suoi figli più influenti il coordinatore regionale del PdL, Francesco Amoruso, dell'eurodeputato Sergio Silvestris e del Sindaco Francesco Spina). Insomma, la partita comincia a farsi durissima per Trani.

E Tarantini, sentendo puzza di bruciato, alza la voce. "Apprendo - dice in un comunicato -con preoccupazione da notizie diffuse a mezzo stampa che si preannuncia l’istituzione della Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate a Barletta. Voglio ricordare che vi sono stati dei precisi accordi tra Sindaci, siglati nell’estate del 2006, in cui veniva riconosciuto a Trani il polo finanziario (prevedendo a Trani la direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Dogane, Agenzia del Territorio, Agenzia del Demanio, Ragioneria dello Stato, Banca d’Italia e Commissione Tributaria)".

Insomma, siamo al tradimento dei patti tra gentiluomini. "Il tema è stato piu’ volte sollevato dal consigliere Caffarella (consigliere comunale tranese, appartenente al gruppo misto n.d.r.),che in verità paventava da tempo, indebite incursioni che avrebbero disatteso gli accordi tra i Sindaci. Ora, voglio ricordare che quando si siglano dei protocolli d’intesa, gli impegni risultano essere atti d’onore soprattutto quando a sottoscriverli sono i Sindaci che rappresentano una Comunità. Le eventuali variabili interne alla riorganizzazione degli uffici, possono essere motivo di confronto, ma giammai motivi che giustificano unilaterali decisioni da parte di un Comune piuttosto che un altro".

"Per questo motivo - aggiunge Tarantini - non sono mai intervenuto sull’argomento, poiché a mio parere quell’accordo resta piu’ che valido. E soprattutto credo sia la migliore modalità di valorizzazione della nostra giovane Bat che credo debba contare sulla coerenza dei propri genitori, in questo caso i Sindaci delle Città che hanno contribuito alla sua nascita. La coerenza degli impegni sottoscritti crediamo possa considerarsi fondamento pedagogico anche in Politica, ed in questa coerenza, siamo certi ritroveremo quel “buon senso”che ci farà definire quali nozioni di gossip mediatico, tutte le anticipazioni che leggiamo su queste vicende ogni giorno".

Insomma, quando il gioco si fa duro...

tifoandria.forumattivo.comandrialive.it

come dicono a napoli: pure e pullece tenn'n a tosse!

tutto iniziò quando Maffei si mise a piangere...."no io non ho firmato"
quel deficiente!!!!

daccordissimo con Senzasenso!ANDRIA IN PROVINCIA DI BARI X SEMPRE!!!!

TifoAndria ha scritto:Comitato di Lotta: campanilista è chi rivendica ciò che non gli spetta!

“L’attaccamento alle radici è un preciso dovere nonché il più efficace argine al relativismo, al qualunquismo, al cinismo, al nichilismo, che tenderebbero ad azzerare ogni valore tradizionale, ogni cultura e sapere pregresso, per fare largo all’effimero, all’indistinto.

La modernità, vessillo agitato da chi ama il monocolore, ci impone determinati schemi come stile di vita, in quanto ci vorrebbe tutti piatti, acritici e apolidi. Quando gli illuministi teorizzarono il “cosmopolitismo” intendevano educare l’uomo ad essere cittadino del mondo, non ad essere straniero anche a casa propria!

Taluni vorrebbero spendere il nome “Patria” solo per un territorio dotato di una certa massa critica, impiegando per altre terre l’ironico e meno nobile appellativo di “campanile”. Non è la superficie l’elemento fondante di una patria, né la popolosità; è la cultura, il senso di appartenenza, la storia, il desiderio di autodeterminarsi. Disconoscere questi valori, significa fare un passo indietro verso la logica dei popoli impacchettati.

Chi accusa il vicino di “campanilismo” spesso è affetto da una forma più acuta di campanilismo. Per dirimere tali controversie, non resta che dare una definizione univoca e certa di questo termine. Fatto ciò, i veri campanilisti possono e devono essere isolati e le loro manovre dilatorie devono essere smascherate.

Stando al gergo comune, “Patria” e “Campanile” sarebbero due modi diversi per indicare lo stesso concetto, ma con accezione opposta: l’una nobile, sacra; l’altra ignobile, gretta, limitata. Ovvero quando si intende esaltare ciò che ci sta a cuore si usa un vezzeggiativo, nel caso contrario un dispregiativo. Trattasi di artifizi dialettici!

Premesso che patria sta a diritto come campanile sta a privilegio, ne deriva che la soluzione al rebus è nell’individuare il diritto, nel sancirlo con solennità e nel denunciare i tentativi di rivendicazione di privilegi. I diritti sono quelli che si evincono da un’analisi attenta e in buona fede seguendo il criterio meritocratico.

Chi tende a minimizzare gli sforzi, l’impegno, i meriti degli altri e pretende di essere parificato al “servo buono e fedele”, avoca a sé privilegi secondo una logica clientelare. Nella fattispecie la città di Andria non si è limitata ad oziare in tutti questi anni, ma ha pure ostacolato con pervicacia il progetto originario della provincia della Valle dell’Ofanto, giungendo persino a taglieggiarlo!

Chi si ritaglia nicchie di privilegio lo fa contro i legittimi portatori di diritti, adoperando bassezze quali il clientelismo, il boicottaggio, la demonizzazione, la violenza. Non è tuttavia sbagliato mitigare il principio “meritocratico” con la clemenza, un’interpretazione indulgente che è cosa ben diversa da una sanatoria indiscriminata o “troppo mirata”! Per esempio è assolutamente equo prevedere che un 15% di posti di lavoro sia riservato alle “categorie protette”.

Il principio di uguaglianza, sancito dall’art. 3 della Costituzione, implica, a parere della Consulta, il divieto di trattamento ingiustamente parificatorio; onde due situazioni uguali debbono essere parificate e due situazioni diverse debbono essere stimate diversamente in ragione della loro differenza.

L’operaio che ha lavorato nella vigna dall’alba al tramonto “merita” la paga pattuita, l’ultimo arrivato merita “quanto è giusto”, vale a dire una frazione di quella retribuzione. Se il padrone per magnanimità dà a questi la paga intera, l’operaio beneficiario non potrà dire di averla meritata ma di essere stato agevolato. In quest’ottica gli ultimi saranno i primi e i primi ultimi!

Il giusto, una volta soddisfatte le proprie legittime aspettative, non si lamenta ma gioisce della buona sorte del suo prossimo. In altre parole, se lo Stato volesse istituire in una Provincia 3 Prefetture, 3 Questure, 3 ASL, 3 Sedi Legali... ne avrebbe piena facoltà e non incontrerebbe l’opposizione di nessuno; ma dovendo escludere la possibilità di doppioni, è legittimo avocare, per lo meno i più rappresentativi di tali uffici, nella città che più li merita e che da sola e contro tutti ha lottato per averli, cioè Barletta.

Lo Stato ed il Consiglio Provinciale compiano, dunque, un atto dovuto: diano a Cesare quello che è di Cesare!”.

(Fonte AndriaLive.it)

......."Lo Stato ed il Consiglio Provinciale compiano, dunque, un atto dovuto: diano a Cesare quello che è di Cesare!”. .....
23 pugnalate !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Comitato di Lotta: Barletta città capofila della Bat, primato sancito dal legislatore

Ancora una presa di posizione che non mancherà di suscitare altre proteste in merito all'individuazione della sede legale della provincia Barletta-Andria-Trani

Francesco Paolo Vischi, membro del Comitato di Lotta “Barletta Provincia”, interviene sulle polemiche di questi giorni circa la questione della città capofila della provincia Barletta-Andria-Trani.

“In prossimità della discussione ed approvazione dello Statuto da parte del Consiglio Provinciale, la diatriba fra Andria e Barletta sulle sedi istituzionali del nuovo Ente si sposta sulla problematica relativa a quale delle tre città co-capoluogo della provincia di Barletta – Andria – Trani debba rappresentare la città capofila.

Ad alimentare questa polemica, ci ha pensato anche il vice Presidente della neonata Provincia nonché candidato Sindaco della città di Andria, avv. Nicola Giorgino.

Sul punto, del resto, non vi è uniformità di vedute neanche tra la stessa popolazione andriese, in quanto una parte degli andriesi ammette, suo malgrado, che Barletta è la città capofila della sesta provincia pugliese, un’altra parte asserisce che non vi sia alcuna città capofila, altri ancora, come il suddetto Giorgino, sostengono invece che Andria sia la città capofila e che quindi svolgerà un ruolo da protagonista nel nuovo Ente.

Da questo acceso dibattito si può ben comprendere l’importanza rilevante che assume il ruolo di capoluogo capofila (e quindi di città leader del territorio della neonata provincia) nel contesto delle determinazioni statutarie, soprattutto per quanto concerne l’attribuzione della Sede Legale.

A costo di essere ripetitivi, è comunque doveroso ribadire ancora una volta un principio che dovrebbe essere arcinoto a tutti: ovvero che la città di Barletta sia stata riconosciuta il capoluogo capofila della sesta provincia, lo dimostra il fatto che non si è seguito appositamente l’ordine alfabetico nella denominazione dell’ente. Lo stesso on. Giannicola Sinisi, in Commissione Affari Costituzionali della Camera, rinunciò alla sua idea velleitaria di seguire l’ordine alfabetico perché si doveva riconoscere a Barletta la primogenitura sull’iniziativa, pertanto sia nella denominazione che nel capoluogo, Barletta doveva necessariamente essere davanti; in caso contrario sarebbe decaduto lo stesso progetto della provincia. Ciò è riscontrabile dagli atti parlamentari depositati.

Una diversa combinazione avrebbe prodotto una legge incostituzionale, in quanto difforme dell’art. 133 della Costituzione che prevede l’iniziativa riservata dei comuni e la “procedura rinforzata” consistenti nelle delibere di Consiglio Comunale e nella delibera di Consiglio Regionale (parere) per istituire la provincia con legge dello Stato.

Tutte le delibere dei Comuni, aderenti oggi alla Provincia di Barletta – Andria – Trani, ad eccezione di quelle di Andria e di Trani (che si sono aggregate nelle battute finali dell’iter istitutivo della sesta provincia), hanno indicato Barletta come unico capoluogo della provincia della Valle dell’Ofanto. Sono state, in particolare, le citate deliberazioni comunali, avallate dal Consiglio della Regione Puglia (il 3/12/1991 con delibera n.85, e il 27/2/2001 con delibera n.52) che hanno fatto riprendere dal Parlamento (dalla fine del 2000 agli inizi del 2001) la pratica per l’istituzione della Provincia di Barletta – Andria – Trani, concretizzatasi poi nel 2004, come ne prende atto la stessa relazione introduttiva della legge istitutiva 148/04 degli onorevoli Sinisi e Rossi.

Pertanto non si sarebbe potuta fare alcuna legge istitutiva della nuova provincia pugliese prescindendo dal presupposto delle delibere dei comuni aderenti da sempre all’originario progetto della provincia di Barletta (vocazione territoriale).

Il solo cambio della denominazione della provincia, da Barletta in Barletta – Andria – Trani, va unicamente a completamento di quella “procedura rinforzata” già posta in essere da Barletta, senza della quale non si sarebbe mai potuto giungere alla istituzione del nuovo Ente provinciale.

Tra l’altro, ben 16 disegni e proposte di legge, a firma di oltre 100 parlamentari di ogni colore politico, hanno designato come unico capoluogo Barletta. Mentre non c’è stato mai alcun disegno o proposta di legge a favore di un’altra provincia in Puglia che indicasse un capoluogo diverso da Barletta.

Viene così confermato che la nuova denominazione della sesta provincia, con la Città della Disfida prima denominataria e prima intestataria del capoluogo, voluta dal Legislatore, sancisce il primato di questa sia sotto il profilo morale e storico che giuridico – legislativo”.

tifoandria.forumattivo.comandrialive.it

Non si può mettere una bomba davanti al portone della sede d chidd i quatt z'nr!

Massimein ha scritto:Non si può mettere una bomba davanti al portone della sede d chidd i quatt z'nr!

Massimein ha scritto:Non si può mettere una bomba davanti al portone della sede d chidd i quatt z'nr!

ANDRIA SEDE LEGALE... AVAST A FE L FESS... HAN ROTT PROPR U C....