Provincia Bat: Sottoscritto a Barletta contratto di locazione per la Prefettura
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Re: Provincia Bat: Sottoscritto a Barletta contratto di locazione per la Prefettura
bender ha scritto:ULTIM'ORA:
La Nasa ha deciso di spostare la base di partenza dei razzi lunari dagli Stati Uniti ad uno spiazzo nei pressi della Porta Marina a Barletta.
Lo stesso Presidente Osama ha dichiarato: "Dovevo fare qualcosa per sdebitarmi degli utilissimi voti barlettani".
Osama e Obama a Barletta x la DISFIDA del III millenio...
Rccard- Primo Ufficiale
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Località : ANDRIA
Re: Provincia Bat: Sottoscritto a Barletta contratto di locazione per la Prefettura
Il grande COMITATO DI LOTTA è giunto al suo 506° anno di fondazione(1503), allor quando l'immortale Prof. Vincenzo PICCIALLI rivendicò a gran voce la 'paternita' ' della disfida. Nonostante il campo di guerra fu al confine tra il territorio Andriese e Coratino, il Comitato dopo estenuati trasferte romane e blocchi sulla via Traiana , ottenne il famigerato vessillo della DISFIDA DI BARLETTA.
Dopo aver raggiunto tanti riconoscimenti, ora il Prof. Vincenzo PICCIALLI, punta al nuovo obbiettivo... CAMBIARE LA STORIA, infatti secondo i suoi studi IL SACRO ROMANO IMPERO non è mai esistito... l'unico grande IMPERO in ITALIA è stato quello del SACRO OFANTO IMPERO BARLETTANO. Infatti sono numerosi i ritrovamenti storici insigni dal saluto del grande imperatore RUGGERUM , AVE PSCDD!!!!
Dopo aver raggiunto tanti riconoscimenti, ora il Prof. Vincenzo PICCIALLI, punta al nuovo obbiettivo... CAMBIARE LA STORIA, infatti secondo i suoi studi IL SACRO ROMANO IMPERO non è mai esistito... l'unico grande IMPERO in ITALIA è stato quello del SACRO OFANTO IMPERO BARLETTANO. Infatti sono numerosi i ritrovamenti storici insigni dal saluto del grande imperatore RUGGERUM , AVE PSCDD!!!!
Rccard- Primo Ufficiale
- Numero di messaggi : 957
Data d'iscrizione : 15.07.08
Località : ANDRIA
Re: Provincia Bat: Sottoscritto a Barletta contratto di locazione per la Prefettura
Rccard ha scritto:Il grande COMITATO DI LOTTA è giunto al suo 506° anno di fondazione(1503), allor quando l'immortale Prof. Vincenzo PICCIALLI rivendicò a gran voce la 'paternita' ' della disfida. Nonostante il campo di guerra fu al confine tra il territorio Andriese e Coratino, il Comitato dopo estenuati trasferte romane e blocchi sulla via Traiana , ottenne il famigerato vessillo della DISFIDA DI BARLETTA.
Dopo aver raggiunto tanti riconoscimenti, ora il Prof. Vincenzo PICCIALLI, punta al nuovo obbiettivo... CAMBIARE LA STORIA, infatti secondo i suoi studi IL SACRO ROMANO IMPERO non è mai esistito... l'unico grande IMPERO in ITALIA è stato quello del SACRO OFANTO IMPERO BARLETTANO. Infatti sono numerosi i ritrovamenti storici con la scritta AVE PSCDD!!!!
ave psciudd!! hauahauhauahauahuahau
maryan85- Admin
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Re: Provincia Bat: Sottoscritto a Barletta contratto di locazione per la Prefettura
dovrebbero abolirle tutte ste province, non solo la bat provincia, ma tutte quelle italiane!
e dovrebbero abolire tutti sti enti inutili!
di conseguenza pagheremmo meno tasse...
e dovrebbero abolire tutti sti enti inutili!
di conseguenza pagheremmo meno tasse...
androide- Timoniere
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Re: Provincia Bat: Sottoscritto a Barletta contratto di locazione per la Prefettura
ahahahahahahahhahaIl grande COMITATO DI LOTTA è giunto al suo 506° anno di fondazione(1503), allor quando l'immortale Prof. Vincenzo PICCIALLI rivendicò a gran voce la 'paternita' ' della disfida. Nonostante il campo di guerra fu al confine tra il territorio Andriese e Coratino, il Comitato dopo estenuati trasferte romane e blocchi sulla via Traiana , ottenne il famigerato vessillo della DISFIDA DI BARLETTA.
Dopo aver raggiunto tanti riconoscimenti, ora il Prof. Vincenzo PICCIALLI, punta al nuovo obbiettivo... CAMBIARE LA STORIA, infatti secondo i suoi studi IL SACRO ROMANO IMPERO non è mai esistito... l'unico grande IMPERO in ITALIA è stato quello del SACRO OFANTO IMPERO BARLETTANO. Infatti sono numerosi i ritrovamenti storici insigni dal saluto del grande imperatore RUGGERUM , AVE PSCDD!!!!
AVE PSCDD!!
Ospite- Ospite
Re: Provincia Bat: Sottoscritto a Barletta contratto di locazione per la Prefettura
Rccard ha scritto:Il grande COMITATO DI LOTTA è giunto al suo 506° anno di fondazione(1503), allor quando l'immortale Prof. Vincenzo PICCIALLI rivendicò a gran voce la 'paternita' ' della disfida. Nonostante il campo di guerra fu al confine tra il territorio Andriese e Coratino, il Comitato dopo estenuati trasferte romane e blocchi sulla via Traiana , ottenne il famigerato vessillo della DISFIDA DI BARLETTA.
Dopo aver raggiunto tanti riconoscimenti, ora il Prof. Vincenzo PICCIALLI, punta al nuovo obbiettivo... CAMBIARE LA STORIA, infatti secondo i suoi studi IL SACRO ROMANO IMPERO non è mai esistito... l'unico grande IMPERO in ITALIA è stato quello del SACRO OFANTO IMPERO BARLETTANO. Infatti sono numerosi i ritrovamenti storici insigni dal saluto del grande imperatore RUGGERUM , AVE PSCDD!!!!
quand soit bastard!
miky- Cannoniere
- Numero di messaggi : 561
Data d'iscrizione : 16.06.08
Re: Provincia Bat: Sottoscritto a Barletta contratto di locazione per la Prefettura
androide ha scritto:dovrebbero abolirle tutte ste province, non solo la bat provincia, ma tutte quelle italiane!
e dovrebbero abolire tutti sti enti inutili!
di conseguenza pagheremmo meno tasse...
ma infatti questo è un provvedimento di cui si sta discutendo...si rischia seriamente di diventare provincia e che poco dopo queste, tutte, vengano abolite. hihihi
magic world- Capitano
- Numero di messaggi : 3009
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Età : 38
Località : Margherita di Savoia
Re: Provincia Bat: Sottoscritto a Barletta contratto di locazione per la Prefettura
REFERENDUM:
Dopo l'attribuzione a Barletta di capitale d'Italia è stato indetto un referendum per il cambio del nome della nazione, da Italia, a "Repubblica barlettana". La nuova nazionale quindi abbandonerà la classica casacca azzura per far posto a quella biancorossa e lo stemma della nazionale avrà le smbianze della triglia stilizzata bene bene, l'inno della nazione sarà la canzone di Lino Banfi "Barlett, barlett".
Dopo l'attribuzione a Barletta di capitale d'Italia è stato indetto un referendum per il cambio del nome della nazione, da Italia, a "Repubblica barlettana". La nuova nazionale quindi abbandonerà la classica casacca azzura per far posto a quella biancorossa e lo stemma della nazionale avrà le smbianze della triglia stilizzata bene bene, l'inno della nazione sarà la canzone di Lino Banfi "Barlett, barlett".
Massimein- Moderatore
- Numero di messaggi : 3140
Data d'iscrizione : 16.06.08
Età : 43
Re: Provincia Bat: Sottoscritto a Barletta contratto di locazione per la Prefettura
Massimein ha scritto:REFERENDUM:
Dopo l'attribuzione a Barletta di capitale d'Italia è stato indetto un referendum per il cambio del nome della nazione, da Italia, a "Repubblica barlettana". La nuova nazionale quindi abbandonerà la classica casacca azzura per far posto a quella biancorossa e lo stemma della nazionale avrà le smbianze della triglia stilizzata bene bene, l'inno della nazione sarà la canzone di Lino Banfi "Barlett, barlett".
Da anni era solo una splendida idea, oggi è realtà... è stato fondato un nuovo partito LEGA BARLETTANA. Il simbolo del partito è un cerchio rosso con all'interno 5 triglie e un canolicchio, simboli della città della disfida. I principi del nuovo movimento politico è il federalismo fiscale (visto che Barletta produce il 95% della ricchezza nazionale). Il suo leader è RUGGERO BOSSI.
Rccard- Primo Ufficiale
- Numero di messaggi : 957
Data d'iscrizione : 15.07.08
Località : ANDRIA
Re: Provincia Bat: Sottoscritto a Barletta contratto di locazione per la Prefettura
Rccard ha scritto:Massimein ha scritto:REFERENDUM:
Dopo l'attribuzione a Barletta di capitale d'Italia è stato indetto un referendum per il cambio del nome della nazione, da Italia, a "Repubblica barlettana". La nuova nazionale quindi abbandonerà la classica casacca azzura per far posto a quella biancorossa e lo stemma della nazionale avrà le smbianze della triglia stilizzata bene bene, l'inno della nazione sarà la canzone di Lino Banfi "Barlett, barlett".
Da anni era solo una splendida idea, oggi è realtà... è stato fondato un nuovo partito LEGA BARLETTANA. Il simbolo del partito è un cerchio rosso con all'interno 5 triglie e un canolicchio, simboli della città della disfida. I principi del nuovo movimento politico è il federalismo fiscale (visto che Barletta produce il 95% della ricchezza nazionale). Il suo leader è RUGGERO BOSSI.
Ruggero Bossi
The thief of emotions- Timoniere
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Data d'iscrizione : 18.09.08
Località : Andria (Bari)
Re: Provincia Bat: Sottoscritto a Barletta contratto di locazione per la Prefettura
Riunione Sesta Provincia per la costituzione di un primo nucleo di uffici amministrativi
Svoltasi oggi la riunione dei Sindaci della Sesta Provincia.Avanzata la proposta di utilizzare i locali dell’Istituto Tecnico Agrario di Andria per l’attivazione di un primo nucleo di funzioni amministrativi.
di La Redazione
In data odierna, in Andria, nella Sala Giunta del Comune, si è tenuta una riunione dei Sindaci a seguito della disponibilità manifestata dal Presidente della Provincia di Bari di creare nella nuova realtà istituzionale un primo nucleo di uffici amministrativi.
Fatta salva la competenza del nuovo Consiglio Provinciale sulla definizione degli assetti degli uffici, i Sindaci ed il Commissario Governativo della Sesta Provincia Pugliese, Dott. Capriulo, hanno accettato la disponibilità, espressa dal Presidente Divella, presente alla riunione, di utilizzare i locali dell’Istituto Tecnico Agrario Provinciale di Andria per l’attivazione di un primo nucleo di funzioni amministrative.
Nello stesso tempo, il tavolo ha preso atto della proposta presentata dal Sindaco di Barletta, relativa ad un immobile di proprietà privata, ubicato nel centro di Barletta, nonché di un’ulteriore proposta avanzata dal Comune di Minervino Murge, relativa ad una ex-scuola.
Le suddette proposte saranno oggetto di valutazione da parte del Presidente della Provincia di Bari, insieme ad altre che dovessero pervenire, per tutte le successive esigenze.
Fonte: https://tifoandria.forumattivo.comtifoandria.forumattivo.comandrialive.it/news/news.aspx?idnews=8433
Svoltasi oggi la riunione dei Sindaci della Sesta Provincia.Avanzata la proposta di utilizzare i locali dell’Istituto Tecnico Agrario di Andria per l’attivazione di un primo nucleo di funzioni amministrativi.
di La Redazione
In data odierna, in Andria, nella Sala Giunta del Comune, si è tenuta una riunione dei Sindaci a seguito della disponibilità manifestata dal Presidente della Provincia di Bari di creare nella nuova realtà istituzionale un primo nucleo di uffici amministrativi.
Fatta salva la competenza del nuovo Consiglio Provinciale sulla definizione degli assetti degli uffici, i Sindaci ed il Commissario Governativo della Sesta Provincia Pugliese, Dott. Capriulo, hanno accettato la disponibilità, espressa dal Presidente Divella, presente alla riunione, di utilizzare i locali dell’Istituto Tecnico Agrario Provinciale di Andria per l’attivazione di un primo nucleo di funzioni amministrative.
Nello stesso tempo, il tavolo ha preso atto della proposta presentata dal Sindaco di Barletta, relativa ad un immobile di proprietà privata, ubicato nel centro di Barletta, nonché di un’ulteriore proposta avanzata dal Comune di Minervino Murge, relativa ad una ex-scuola.
Le suddette proposte saranno oggetto di valutazione da parte del Presidente della Provincia di Bari, insieme ad altre che dovessero pervenire, per tutte le successive esigenze.
Fonte: https://tifoandria.forumattivo.comtifoandria.forumattivo.comandrialive.it/news/news.aspx?idnews=8433
blueandria- Primo Ufficiale
- Numero di messaggi : 949
Data d'iscrizione : 24.08.08
Età : 37
Località : Andria, via "dalle palle i mercenari!"
Re: Provincia Bat: Sottoscritto a Barletta contratto di locazione per la Prefettura
Ecco l'atro CAVALIERE BARLETTANO che con i suoi articoli che distribuisce per le varie testate, mette in atto la SOLITA COMMEDIA BARLETTANA... leggete un pò cosa scrive. Come fanno pena
Sesta provincia. Cioce (Pd): “I cittadini (io aggiungo barlettani) non meritano di essere presi in giro”
Il consigliere regionale: “L’assemblea dei sindaci ha prodotto un ottimo risultato, ma qualcuno cerca di capovolgere la realtà”
di La Redazione
“Quello che abbiamo letto oggi sui giornali ha dell’incredibile, l’ennesima mistificazione della realtà. I cittadini di Barletta, di Andria, di Trani e dell’intera nuova provincia non meritano di essere presi in giro, come non meritano di essere presi in giro i giornalisti, a cui evidentemente qualcuno ha voluto giocare un brutto scherzo, con il solo obiettivo di agitare ulteriormente le acque”. Il consigliere regionale del Partito Democratico Beppe Cioce interviene sull’esito dell’assemblea dei sindaci. “Una riunione molto proficua, in cui si è compiuto un ulteriore passo in avanti: la Bat ora ha una sede dove ubicare un primo nucleo di uffici amministrativi. Di questo siamo tutti molto felici, anche se qualcuno ha tentato di capovolgere questa realtà, facendo passare la decisione presa dai sindaci come un accordo sulla sede legale della nuova provincia.
Tutti sanno che questo non potrebbe mai accadere, in quanto la legge istitutiva è molto chiara: sarà lo stesso consiglio provinciale a decidere sulla sede legale e sulle sedi istituzionali. Non solo: i sindaci hanno deciso che sarà il presidente della Provincia a decidere dove si riunirà la prima volta il consiglio provinciale. Personalmente credo che questo privilegio debba essere riservato a uno dei comuni più piccole della provincia: a Spinazzola, ad esempio, o a Minervino o in uno dei tre comuni del foggiano. Sarebbe un segnale di attenzione verso queste città, che saranno protagoniste di questo grande progetto, alla pari di Barletta, Andria e Trani.
Questo è quello che immaginiamo, non lotte intestine che ci hanno logorato già abbastanza. La campagna elettorale non deve essere un’occasione di scontro su questo tema, ma un momento di confronto e di condivisione per raggiungere insieme l’obiettivo. La provincia sta compiendo gli ultimi importanti passi, che nessuno si metta di traverso”.
tifoandria.forumattivo.comandrialive.it
Sesta provincia. Cioce (Pd): “I cittadini (io aggiungo barlettani) non meritano di essere presi in giro”
Il consigliere regionale: “L’assemblea dei sindaci ha prodotto un ottimo risultato, ma qualcuno cerca di capovolgere la realtà”
di La Redazione
“Quello che abbiamo letto oggi sui giornali ha dell’incredibile, l’ennesima mistificazione della realtà. I cittadini di Barletta, di Andria, di Trani e dell’intera nuova provincia non meritano di essere presi in giro, come non meritano di essere presi in giro i giornalisti, a cui evidentemente qualcuno ha voluto giocare un brutto scherzo, con il solo obiettivo di agitare ulteriormente le acque”. Il consigliere regionale del Partito Democratico Beppe Cioce interviene sull’esito dell’assemblea dei sindaci. “Una riunione molto proficua, in cui si è compiuto un ulteriore passo in avanti: la Bat ora ha una sede dove ubicare un primo nucleo di uffici amministrativi. Di questo siamo tutti molto felici, anche se qualcuno ha tentato di capovolgere questa realtà, facendo passare la decisione presa dai sindaci come un accordo sulla sede legale della nuova provincia.
Tutti sanno che questo non potrebbe mai accadere, in quanto la legge istitutiva è molto chiara: sarà lo stesso consiglio provinciale a decidere sulla sede legale e sulle sedi istituzionali. Non solo: i sindaci hanno deciso che sarà il presidente della Provincia a decidere dove si riunirà la prima volta il consiglio provinciale. Personalmente credo che questo privilegio debba essere riservato a uno dei comuni più piccole della provincia: a Spinazzola, ad esempio, o a Minervino o in uno dei tre comuni del foggiano. Sarebbe un segnale di attenzione verso queste città, che saranno protagoniste di questo grande progetto, alla pari di Barletta, Andria e Trani.
Questo è quello che immaginiamo, non lotte intestine che ci hanno logorato già abbastanza. La campagna elettorale non deve essere un’occasione di scontro su questo tema, ma un momento di confronto e di condivisione per raggiungere insieme l’obiettivo. La provincia sta compiendo gli ultimi importanti passi, che nessuno si metta di traverso”.
tifoandria.forumattivo.comandrialive.it
Rccard- Primo Ufficiale
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Re: Provincia Bat: Sottoscritto a Barletta contratto di locazione per la Prefettura
Cmq tutto questo teatrino dei barlettani, mette in risalto la loro indole... SONO DEI FALSI!!!!! Ora iniziano nuovamente a 'piangere' per ottenere la Sede Legale.... ma vi rendete conto? Sono veramente patetici... questi se continuano così non so come andrà a finire. Stando alimentanto una 'guerra'.
Ps. Dov'era il famigerato comitato di lotta l'altro giorno quando i sindaci si sono riuniti e TUTTI UNANIMI hanno messo le basi x ANDRIA come sede legale, con giunta e consiglio provinciale? Quando verrete ad Andria con i vostri palchi da teatro?
Il bambino Maffei in barba ad ogni regola LEALE ha avuto la sfacciatagine di proporre una la sede legale a Barletta in un immobile PRIVATO... risultato? gli hanno TUTTI RISO IN FACCIA escladando MA CIO' D COIP!!!!
Ps. Dov'era il famigerato comitato di lotta l'altro giorno quando i sindaci si sono riuniti e TUTTI UNANIMI hanno messo le basi x ANDRIA come sede legale, con giunta e consiglio provinciale? Quando verrete ad Andria con i vostri palchi da teatro?
Il bambino Maffei in barba ad ogni regola LEALE ha avuto la sfacciatagine di proporre una la sede legale a Barletta in un immobile PRIVATO... risultato? gli hanno TUTTI RISO IN FACCIA escladando MA CIO' D COIP!!!!
Rccard- Primo Ufficiale
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Re: Provincia Bat: Sottoscritto a Barletta contratto di locazione per la Prefettura
Sesta provincia di Bt: il popolo è assetato di verita!
Riceviamo ed integralmente pubblichiamo un intervento di Domenico Vischi del "Comitato di Lotta Barletta Provincia"
di La Redazione
"Troppe versioni dei fatti e poca verità, manovre sottotraccia e silenzi assordanti: il popolo deve essere gabbato ancora una volta! Ma l'elettore libero non ci sta e chiede contezza ai politici. Niente più "doppiopesismo", autarchia, spartizioni: sia consultato il popolo perché termini la disputa di campanile.
Di quanto avverrà nel primo Consiglio provinciale di Bt, abbiamo già un'anteprima nella "conferenza dei sindaci". Ogni documento che sottoscrivono (anche senza l'unanimità di 10 su 10), è ispirato dalla tentazione di addivenire ad un accordo meramente politico, ben poco in assonanza con la volontà dei cittadini. È di questi giorni la notizia della scelta, improvvida, dell'Istituto tecnico agrario di Andria (I.T.A.), quale sede di un primo nucleo di uffici amministrativi provinciali. Dato atto al Presidente barese, Divella, del suo interessamento (un po' pontificale) per il suo ex feudo, va ribadita con forza la contrarietà verso una scelta sbagliata sotto ogni punto di vista.
Ecco in sequenza i motivi ostativi.
1) L'ITA è in campagna, quindi fuorimano. 2) L'ITA è una scuola superiore, non è strutturato per ospitare uffici pubblici. 3) l'ITA non è affatto a costo zero, poiché l'adeguamento strutturale necessario ad ospitare uffici pubblici, richiederà un notevole impiego di denaro dei contribuenti.
A tal proposito viene spontanea una considerazione. Se l'ITA così come è oggi strutturato, non è "chiavi in mano", ma necessita di modifiche notevoli, chiamiamole pure "stravolgimenti", alla fine dei lavori (pagati dai contribuenti), sarà, almeno per la porzione interessata dal rifacimento, inabile ad ospitare le comuni attività didattiche. E tutto questo per albergare, al massimo per sei mesi, 15 dipendenti provinciali che assolvano provvisoriamente delle funzioni marginali. Dopodiché,
sbaraccato tutto, occorreranno altri soldi dei contribuenti per ripristinare gli ambienti scolastici stravolti incautamente 6 mesi prima, per accontentare gli appetiti elettorali di alcuni.
Se, al contrario, si è puntato a che quel primo nucleo di uffici amministrativi debba rimanere permanentemente all'ITA, si sarebbe perpetrato un abuso ai danni dell'eligendo consiglio provinciale di Bt. La Legge 148/2004 non ammette alcun "cappello": solo il Consiglio potrà esprimersi sulla dislocazione degli uffici, pertanto se deciderà di traslare quelle funzioni lontano dall'ITA, nessuno potrà dire "abbiamo già speso dei soldi, lasciamole lì".
Una proposta ragionevole: Divella conceda pure la scuola, ma senza risorse economiche e senza stravolgimenti strutturali; in caso contrario è palese l'intento di pilotare le scelte del primo Consiglio di Bt. Detto per inciso: da quando in qua la conferenza dei sindaci si preoccupa di risparmiare soldi pubblici (e si è dimostrato che non è così!), visto che ormai da molti anni la ASL Bt è ospite in una struttura di Andria a titolo oneroso, ed a Barletta la stessa ASL Bt possiede strutture lasciate
vuote e che non costerebbero un centesimo di Euro? I cittadini sappiano che l'unico effettivo potere della conferenza, poiché delegata dalla Regione, è quello di stabilire, a maggioranza, la sede definitiva dell'ASL Bt, ma stranamente non ha mai votato sull'argomento, lasciando "provvisoriamente" la ASL Bt ad Andria, a pagamento. Versare un canone di locazione è sempre sbagliato, o non lo è mai!
Sempre in relazione al famigerato "primo nucleo di funzioni amministrative", è sorta una polemica a distanza, la cui certezza per i cittadini è che "di doman non vi è certezza", neppure per gli attori protagonisti. Ma in realtà, in parole povere. che significa "primo nucleo di funzioni amministrative"? Alcuni errori, più o meno voluti, sono evidenti.
"Primo nucleo" vuol dire che ci saranno un secondo, un terzo, un quarto. nucleo, ma per il momento ve n'è uno e uno solo. I comunicati stampa di fatti parlano di ulteriori elargizioni a Barletta, Trani. ma non subito. Dopo quanto tempo al primo nucleo seguiranno gli altri nuclei? Quando questa fissione atomica? Se dei tempi certi non sono stati previsti, e mancano 4 mesi all'election day, è evidente che la provincia di Bari non avrà più modo e tempo di elargire altro, passando definitivamente il
testimone. E si ritorna al punto di partenza: violazione della L. 148/2004.
Se delle risorse e del personale vengono attribuiti arbitrariamente ad Andria, si realizza una disparità di trattamento, quantomeno tra le città capoluogo, forzando di fatto la mano all'eligendo primo consiglio di Bt. Non a caso la conferenza ha dovuto inserire un riferimento a successive elargizioni, per indicare che non si voleva affatto (né legalmente si poteva) far pendere la bilancia dalla parte di Andria. Materialmente, senza ulteriori precisazioni, la fuga in avanti si realizzerebbe. Il
prossimo consiglio comunale di Barletta deve chiedere che Divella e la conferenza attribuiscano contemporaneamente ai tre capoluoghi il "primo nucleo": non un primo, un secondo ed un terzo, ma tre contemporaneamente.
Se si stanziano dei fondi per Andria, una somma pari va prevista anche per Barletta e Trani. Se si trasferiscono 15 dipendenti ad Andria, altrettanti debbono essere insediati a Barletta e Trani. tutto in contemporanea. O tre attribuzioni all'unisono, o nessuna attribuzione! Altro cruccio lo crea la locuzione "funzioni amministrative". Quali funzioni? Non certo quelle
rispondenti alla "sede legale", al palazzo della provincia, per intenderci! Altrimenti stracciamo pure la Legge 148/2004, perché non lo consente minimamente, neppure con un accordo unanime. Chi ha fatto questo pasticcio. se lo mangi! Si riunisca urgentemente la conferenza dei sindaci e chiarisca quali funzioni vanno assolte.
Voltiamo pagina. Alla vigilia delle elezioni, prendiamo atto che il popolo viene ancora una volta snobbato. Il vertice è allergico alla base. L'opzione "primarie" è stata abbandonata persino da coloro che ne avevano fatto un cavallo di battaglia. È, per costoro, più comodo sedersi attorno ad un braciere. Fatto sta che i candidati presidenti ed i rispettivi consiglieri trarranno legittimazione da ristretti circoli di potere, e non dal popolo sovrano. Persino l'esito delle urne non sanerà tale frattura
tra base e vertice. E questo perché i candidati il giorno dopo tradiranno il mandato elettorale. In primis: cosa dobbiamo aspettarci da costoro in merito alla dislocazione degli uffici, tra cui la sede legale della provincia?
Per fare un po' di chiarezza, per dare congrue garanzie ai cittadini, sarebbe utile che i candidati alla presidenza della provincia e tutti i rispettivi candidati consiglieri, ponessero a chiare lettere nel proprio programma elettorale, come punto numero 1: "Individuazione della sede legale definitiva e permanente nella città di Barletta (o di Andria, o di Trani)". Ogni elettore di qualsivoglia Comune, ha diritto di sapere in largo anticipo cosa il suo Presidente ed il suo consigliere preferito, andranno a fare una volta eletti. <<Se vuoi dare la sede legale alla concorrenza, io non ti voto!>>.
Questa è trasparenza! È giustizia! È rispetto del mandato elettorale! È democrazia allo stato puro: governo del popolo! Prendere i voti a Barletta per dare la sede legale ad Andria o a Trani, perché dall'alto arrivano ordini perentori, è "barare" in danno ai cittadini! È prevedibile che nessun candidato presidente e tantomeno consigliere, prenda posizione anzitempo. Per non bruciarsi. Per avere mani libere nella lunga trattativa (troppo simile ad un do ut des).
Come può il popolo riconquistare quel potere usurpato dai politici, e che si esercita con la penna? Con la democrazia diretta, detta in questo caso "referendum consultivo". In ciascuno dei 10 Comuni va indetto un referendum da tenersi a ridosso delle consultazioni provinciali. L'ideale sarebbe votare per il referendum nel giorno stesso delle consultazioni provinciali, sicchè l'esito delle provinciali non influenzi l'elettorato chiamato ad esprimersi nel referendum, o l'esito del referendum non
condizioni quello delle provinciali. Sarebbe possibile con una deroga alla disposizione del "Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali", che impedisce tale abbinamento.
Garantita un'amplissima affluenza alle urne. I candidati presidenti, coi rispettivi candidati consiglieri potrebbero inserire al 1° punto del programma: "L'esito del referendum sarà rispettato". In tal modo vi sarebbero numerosi vantaggi: 1) La sede legale definitiva e permanente verrebbe indicata direttamente dal popolo, ponendo fine alle dispute di campanile e alle manovre oscure della politica; 2) I candidati verrebbero liberati dall'empasse di dover prendere posizione prima delle elezioni; 3)
Si sanerebbe di fatto quel vulnus cagionato dall'art. 1 comma 4; 4) Il responso referendario avrebbe pieno titolo per essere considerato "definitivo e permanente"; 5) Essendo il referendum meramente consultivo, verrebbero fatte salve le prerogative del consiglio, che tuttavia sarebbe moralmente e politicamente vincolato all'esito delle urne. Il testo del referendum consultivo potrebbe essere il seguente: << Quale delle tre città capoluogo della provincia di Barletta-Andria-Trani vuoi che sia "Sede Legale definitiva e permanente, negando ogni assegnazione provvisoria? >>.
BARLETTA ANDRIA
TRANI
Quanto detto, pone un ulteriore interrogativo: non vi è forse un macroscopico deficit di legittimazione politica e "popolare" in senso stretto? Forse un referendum non darebbe maggiori garanzie allo Stato centrale, come pure ai cittadini elettori?
Il sistema elettorale provinciale è antidemocratico, pertanto i risultati che verranno fuori dalle urne, non rispecchiando la reale volontà dei cittadini, non garantiranno un'adeguata rappresentanza delle istanze popolari. Come potranno dei consiglieri eletti non in ragione della loro rispondenza alle legittime aspettative del popolo, varare uno statuto nel quale la totalità degli elettori si riconosca? Tutto, si diceva, scaturisce dall'assurdo sistema elettorale che non produce un consiglio provinciale basato sulla volontà dei cittadini, bensì su assurde equazioni matematiche che penalizzano paradossalmente gli elettori virtuosi e premiano i lavativi. Di fatto, la ratio di tale legge sta nel premiare il candidato che rispetto alla sua lista ha la più alta
percentuale su base collegiale (e non su base provinciale). In termini aritmetici: V / X = VV / 100 => X = (V x 100 / VV).
Ma, ripeto, è assolutamente iniquo che il seggio vada al candidato che ha portato meno voti al partito, ma il primo per coefficiente! Per di più viene premiata eleggendo un consigliere, la popolazione più lavativa.
Ripeto nuovamente: assurdo e iniquo! Lo schema citato evidenzia un'ulteriore anomalia. La vigente norma elettorale provinciale, prevedendo che il coefficiente vada calcolato dividendo le preferenze del candidato nel collegio uninominale
(moltiplicate 100) per il totale dei voti validamente espressi in quel collegio (V x 100 / VV), di fatto favorisce l'astensione dalle urne !! E questo per un'ovvietà aritmetica. Lo sanno anche i bambini che più è grande il divisore, più è piccolo il quoziente! E di rimando, più è piccolo il divisore, più è alto il quoziente.
Perché i cittadini vanno a votare? Per tante cose, si sa, ma specie nelle consultazioni locali, perché tutti in famiglia o tra gli amici hanno qualcuno che si è candidato. Di fatti, consultazioni prive di promoter interessati, (o con numerosi bastian contrari) come i referendum, spesso non superano quorum minimi! Quindi appare evidente che l'elettorato si fa condizionare, e molto, dagli amici, dai media, dai leader nazionali. E qual è l'interesse dei politici locali riguardo alle elezioni provinciali, essendo vigente siffatta legge elettorale? Ovviamente, portare alle urne pochissima gente nel proprio collegio, solo i fidatissimi. Al partito i voti li porteranno gli altri candidati, i fessi! Si è appurato infatti che è molto più difficile (e costoso!) alzare il proprio dividendo che abbassare il divisore del collegio. Se si dicesse: "Andate a votare, per il bene comune", la gente disperderebbe il voto in una miriade di rivoli.
Alzerebbe pertanto il dividendo di ogni candidato, ma di pochissimo, e per contro alzerebbe di moltissimo il divisore di tutti i candidati di quel collegio. "Perché farsi del male?" dicono loro. Mandiamo a votare solo i "nostri" e diciamo (o mandiamo a dire) alla gente "indecisa": "Sono tutti uguali, non cambierà nulla. E poi le province non servono a niente!".
E qui si palesa la vera, grande ingiustizia. Non solo la presente legge elettorale provinciale favorisce i "furbi", che vanno contro la propria stessa lista, per strappare un seggio a chi ha lavorato sodo per portare voti al partito. Ma anche, purtroppo, gli elettori più lavativi e più manovrabili vengono più rappresentati in consiglio provinciale. Per lo stesso discorso, agli elettori di un collegio, paradossalmente conviene andare a votare il meno possibile. Così, una popolazione più interessata alla provincia, più fiduciosa nelle istituzioni e più "libera" nelle scelte, viene penalizzata nell'assegnazione dei seggi. In buona sostanza si realizza un "assurdo democratico": più voti e meno vieni rappresentato!
Meno voti, più te ne freghi, meno partecipi alla democrazia, più oltraggi la provincia, le istituzioni, il diritto-dovere di voto. e più
rappresentanti manderai in consiglio!! In conclusione, quanto detto è ad esclusivo beneficio del popolo, in aperto dissenso con le scelte verticistiche della politica, che si ribadisce, si muove come la talpa. Si esorta in questa sede, l'approfondimento delle tematiche testè enunciate, affinché l'opinione pubblica nel chiuso dell'urna, non scelga per empatia, o per sentito dire,
ma per intimo, razionale, "informato" convincimento. È il contributo di un libero cittadino da sempre innamorato della provincia di Bt."
Domenico VISCHI
Membro del "Comitato di Lotta Barletta Provincia"
P.S. : Le tesi esposte rappresentano meramente il pensiero del sottoscritto, e non dell'intero Comitato di Lotta, non essendo state oggetto di discussione in assemblea.
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Riceviamo ed integralmente pubblichiamo un intervento di Domenico Vischi del "Comitato di Lotta Barletta Provincia"
di La Redazione
"Troppe versioni dei fatti e poca verità, manovre sottotraccia e silenzi assordanti: il popolo deve essere gabbato ancora una volta! Ma l'elettore libero non ci sta e chiede contezza ai politici. Niente più "doppiopesismo", autarchia, spartizioni: sia consultato il popolo perché termini la disputa di campanile.
Di quanto avverrà nel primo Consiglio provinciale di Bt, abbiamo già un'anteprima nella "conferenza dei sindaci". Ogni documento che sottoscrivono (anche senza l'unanimità di 10 su 10), è ispirato dalla tentazione di addivenire ad un accordo meramente politico, ben poco in assonanza con la volontà dei cittadini. È di questi giorni la notizia della scelta, improvvida, dell'Istituto tecnico agrario di Andria (I.T.A.), quale sede di un primo nucleo di uffici amministrativi provinciali. Dato atto al Presidente barese, Divella, del suo interessamento (un po' pontificale) per il suo ex feudo, va ribadita con forza la contrarietà verso una scelta sbagliata sotto ogni punto di vista.
Ecco in sequenza i motivi ostativi.
1) L'ITA è in campagna, quindi fuorimano. 2) L'ITA è una scuola superiore, non è strutturato per ospitare uffici pubblici. 3) l'ITA non è affatto a costo zero, poiché l'adeguamento strutturale necessario ad ospitare uffici pubblici, richiederà un notevole impiego di denaro dei contribuenti.
A tal proposito viene spontanea una considerazione. Se l'ITA così come è oggi strutturato, non è "chiavi in mano", ma necessita di modifiche notevoli, chiamiamole pure "stravolgimenti", alla fine dei lavori (pagati dai contribuenti), sarà, almeno per la porzione interessata dal rifacimento, inabile ad ospitare le comuni attività didattiche. E tutto questo per albergare, al massimo per sei mesi, 15 dipendenti provinciali che assolvano provvisoriamente delle funzioni marginali. Dopodiché,
sbaraccato tutto, occorreranno altri soldi dei contribuenti per ripristinare gli ambienti scolastici stravolti incautamente 6 mesi prima, per accontentare gli appetiti elettorali di alcuni.
Se, al contrario, si è puntato a che quel primo nucleo di uffici amministrativi debba rimanere permanentemente all'ITA, si sarebbe perpetrato un abuso ai danni dell'eligendo consiglio provinciale di Bt. La Legge 148/2004 non ammette alcun "cappello": solo il Consiglio potrà esprimersi sulla dislocazione degli uffici, pertanto se deciderà di traslare quelle funzioni lontano dall'ITA, nessuno potrà dire "abbiamo già speso dei soldi, lasciamole lì".
Una proposta ragionevole: Divella conceda pure la scuola, ma senza risorse economiche e senza stravolgimenti strutturali; in caso contrario è palese l'intento di pilotare le scelte del primo Consiglio di Bt. Detto per inciso: da quando in qua la conferenza dei sindaci si preoccupa di risparmiare soldi pubblici (e si è dimostrato che non è così!), visto che ormai da molti anni la ASL Bt è ospite in una struttura di Andria a titolo oneroso, ed a Barletta la stessa ASL Bt possiede strutture lasciate
vuote e che non costerebbero un centesimo di Euro? I cittadini sappiano che l'unico effettivo potere della conferenza, poiché delegata dalla Regione, è quello di stabilire, a maggioranza, la sede definitiva dell'ASL Bt, ma stranamente non ha mai votato sull'argomento, lasciando "provvisoriamente" la ASL Bt ad Andria, a pagamento. Versare un canone di locazione è sempre sbagliato, o non lo è mai!
Sempre in relazione al famigerato "primo nucleo di funzioni amministrative", è sorta una polemica a distanza, la cui certezza per i cittadini è che "di doman non vi è certezza", neppure per gli attori protagonisti. Ma in realtà, in parole povere. che significa "primo nucleo di funzioni amministrative"? Alcuni errori, più o meno voluti, sono evidenti.
"Primo nucleo" vuol dire che ci saranno un secondo, un terzo, un quarto. nucleo, ma per il momento ve n'è uno e uno solo. I comunicati stampa di fatti parlano di ulteriori elargizioni a Barletta, Trani. ma non subito. Dopo quanto tempo al primo nucleo seguiranno gli altri nuclei? Quando questa fissione atomica? Se dei tempi certi non sono stati previsti, e mancano 4 mesi all'election day, è evidente che la provincia di Bari non avrà più modo e tempo di elargire altro, passando definitivamente il
testimone. E si ritorna al punto di partenza: violazione della L. 148/2004.
Se delle risorse e del personale vengono attribuiti arbitrariamente ad Andria, si realizza una disparità di trattamento, quantomeno tra le città capoluogo, forzando di fatto la mano all'eligendo primo consiglio di Bt. Non a caso la conferenza ha dovuto inserire un riferimento a successive elargizioni, per indicare che non si voleva affatto (né legalmente si poteva) far pendere la bilancia dalla parte di Andria. Materialmente, senza ulteriori precisazioni, la fuga in avanti si realizzerebbe. Il
prossimo consiglio comunale di Barletta deve chiedere che Divella e la conferenza attribuiscano contemporaneamente ai tre capoluoghi il "primo nucleo": non un primo, un secondo ed un terzo, ma tre contemporaneamente.
Se si stanziano dei fondi per Andria, una somma pari va prevista anche per Barletta e Trani. Se si trasferiscono 15 dipendenti ad Andria, altrettanti debbono essere insediati a Barletta e Trani. tutto in contemporanea. O tre attribuzioni all'unisono, o nessuna attribuzione! Altro cruccio lo crea la locuzione "funzioni amministrative". Quali funzioni? Non certo quelle
rispondenti alla "sede legale", al palazzo della provincia, per intenderci! Altrimenti stracciamo pure la Legge 148/2004, perché non lo consente minimamente, neppure con un accordo unanime. Chi ha fatto questo pasticcio. se lo mangi! Si riunisca urgentemente la conferenza dei sindaci e chiarisca quali funzioni vanno assolte.
Voltiamo pagina. Alla vigilia delle elezioni, prendiamo atto che il popolo viene ancora una volta snobbato. Il vertice è allergico alla base. L'opzione "primarie" è stata abbandonata persino da coloro che ne avevano fatto un cavallo di battaglia. È, per costoro, più comodo sedersi attorno ad un braciere. Fatto sta che i candidati presidenti ed i rispettivi consiglieri trarranno legittimazione da ristretti circoli di potere, e non dal popolo sovrano. Persino l'esito delle urne non sanerà tale frattura
tra base e vertice. E questo perché i candidati il giorno dopo tradiranno il mandato elettorale. In primis: cosa dobbiamo aspettarci da costoro in merito alla dislocazione degli uffici, tra cui la sede legale della provincia?
Per fare un po' di chiarezza, per dare congrue garanzie ai cittadini, sarebbe utile che i candidati alla presidenza della provincia e tutti i rispettivi candidati consiglieri, ponessero a chiare lettere nel proprio programma elettorale, come punto numero 1: "Individuazione della sede legale definitiva e permanente nella città di Barletta (o di Andria, o di Trani)". Ogni elettore di qualsivoglia Comune, ha diritto di sapere in largo anticipo cosa il suo Presidente ed il suo consigliere preferito, andranno a fare una volta eletti. <<Se vuoi dare la sede legale alla concorrenza, io non ti voto!>>.
Questa è trasparenza! È giustizia! È rispetto del mandato elettorale! È democrazia allo stato puro: governo del popolo! Prendere i voti a Barletta per dare la sede legale ad Andria o a Trani, perché dall'alto arrivano ordini perentori, è "barare" in danno ai cittadini! È prevedibile che nessun candidato presidente e tantomeno consigliere, prenda posizione anzitempo. Per non bruciarsi. Per avere mani libere nella lunga trattativa (troppo simile ad un do ut des).
Come può il popolo riconquistare quel potere usurpato dai politici, e che si esercita con la penna? Con la democrazia diretta, detta in questo caso "referendum consultivo". In ciascuno dei 10 Comuni va indetto un referendum da tenersi a ridosso delle consultazioni provinciali. L'ideale sarebbe votare per il referendum nel giorno stesso delle consultazioni provinciali, sicchè l'esito delle provinciali non influenzi l'elettorato chiamato ad esprimersi nel referendum, o l'esito del referendum non
condizioni quello delle provinciali. Sarebbe possibile con una deroga alla disposizione del "Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali", che impedisce tale abbinamento.
Garantita un'amplissima affluenza alle urne. I candidati presidenti, coi rispettivi candidati consiglieri potrebbero inserire al 1° punto del programma: "L'esito del referendum sarà rispettato". In tal modo vi sarebbero numerosi vantaggi: 1) La sede legale definitiva e permanente verrebbe indicata direttamente dal popolo, ponendo fine alle dispute di campanile e alle manovre oscure della politica; 2) I candidati verrebbero liberati dall'empasse di dover prendere posizione prima delle elezioni; 3)
Si sanerebbe di fatto quel vulnus cagionato dall'art. 1 comma 4; 4) Il responso referendario avrebbe pieno titolo per essere considerato "definitivo e permanente"; 5) Essendo il referendum meramente consultivo, verrebbero fatte salve le prerogative del consiglio, che tuttavia sarebbe moralmente e politicamente vincolato all'esito delle urne. Il testo del referendum consultivo potrebbe essere il seguente: << Quale delle tre città capoluogo della provincia di Barletta-Andria-Trani vuoi che sia "Sede Legale definitiva e permanente, negando ogni assegnazione provvisoria? >>.
BARLETTA ANDRIA
TRANI
Quanto detto, pone un ulteriore interrogativo: non vi è forse un macroscopico deficit di legittimazione politica e "popolare" in senso stretto? Forse un referendum non darebbe maggiori garanzie allo Stato centrale, come pure ai cittadini elettori?
Il sistema elettorale provinciale è antidemocratico, pertanto i risultati che verranno fuori dalle urne, non rispecchiando la reale volontà dei cittadini, non garantiranno un'adeguata rappresentanza delle istanze popolari. Come potranno dei consiglieri eletti non in ragione della loro rispondenza alle legittime aspettative del popolo, varare uno statuto nel quale la totalità degli elettori si riconosca? Tutto, si diceva, scaturisce dall'assurdo sistema elettorale che non produce un consiglio provinciale basato sulla volontà dei cittadini, bensì su assurde equazioni matematiche che penalizzano paradossalmente gli elettori virtuosi e premiano i lavativi. Di fatto, la ratio di tale legge sta nel premiare il candidato che rispetto alla sua lista ha la più alta
percentuale su base collegiale (e non su base provinciale). In termini aritmetici: V / X = VV / 100 => X = (V x 100 / VV).
Ma, ripeto, è assolutamente iniquo che il seggio vada al candidato che ha portato meno voti al partito, ma il primo per coefficiente! Per di più viene premiata eleggendo un consigliere, la popolazione più lavativa.
Ripeto nuovamente: assurdo e iniquo! Lo schema citato evidenzia un'ulteriore anomalia. La vigente norma elettorale provinciale, prevedendo che il coefficiente vada calcolato dividendo le preferenze del candidato nel collegio uninominale
(moltiplicate 100) per il totale dei voti validamente espressi in quel collegio (V x 100 / VV), di fatto favorisce l'astensione dalle urne !! E questo per un'ovvietà aritmetica. Lo sanno anche i bambini che più è grande il divisore, più è piccolo il quoziente! E di rimando, più è piccolo il divisore, più è alto il quoziente.
Perché i cittadini vanno a votare? Per tante cose, si sa, ma specie nelle consultazioni locali, perché tutti in famiglia o tra gli amici hanno qualcuno che si è candidato. Di fatti, consultazioni prive di promoter interessati, (o con numerosi bastian contrari) come i referendum, spesso non superano quorum minimi! Quindi appare evidente che l'elettorato si fa condizionare, e molto, dagli amici, dai media, dai leader nazionali. E qual è l'interesse dei politici locali riguardo alle elezioni provinciali, essendo vigente siffatta legge elettorale? Ovviamente, portare alle urne pochissima gente nel proprio collegio, solo i fidatissimi. Al partito i voti li porteranno gli altri candidati, i fessi! Si è appurato infatti che è molto più difficile (e costoso!) alzare il proprio dividendo che abbassare il divisore del collegio. Se si dicesse: "Andate a votare, per il bene comune", la gente disperderebbe il voto in una miriade di rivoli.
Alzerebbe pertanto il dividendo di ogni candidato, ma di pochissimo, e per contro alzerebbe di moltissimo il divisore di tutti i candidati di quel collegio. "Perché farsi del male?" dicono loro. Mandiamo a votare solo i "nostri" e diciamo (o mandiamo a dire) alla gente "indecisa": "Sono tutti uguali, non cambierà nulla. E poi le province non servono a niente!".
E qui si palesa la vera, grande ingiustizia. Non solo la presente legge elettorale provinciale favorisce i "furbi", che vanno contro la propria stessa lista, per strappare un seggio a chi ha lavorato sodo per portare voti al partito. Ma anche, purtroppo, gli elettori più lavativi e più manovrabili vengono più rappresentati in consiglio provinciale. Per lo stesso discorso, agli elettori di un collegio, paradossalmente conviene andare a votare il meno possibile. Così, una popolazione più interessata alla provincia, più fiduciosa nelle istituzioni e più "libera" nelle scelte, viene penalizzata nell'assegnazione dei seggi. In buona sostanza si realizza un "assurdo democratico": più voti e meno vieni rappresentato!
Meno voti, più te ne freghi, meno partecipi alla democrazia, più oltraggi la provincia, le istituzioni, il diritto-dovere di voto. e più
rappresentanti manderai in consiglio!! In conclusione, quanto detto è ad esclusivo beneficio del popolo, in aperto dissenso con le scelte verticistiche della politica, che si ribadisce, si muove come la talpa. Si esorta in questa sede, l'approfondimento delle tematiche testè enunciate, affinché l'opinione pubblica nel chiuso dell'urna, non scelga per empatia, o per sentito dire,
ma per intimo, razionale, "informato" convincimento. È il contributo di un libero cittadino da sempre innamorato della provincia di Bt."
Domenico VISCHI
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P.S. : Le tesi esposte rappresentano meramente il pensiero del sottoscritto, e non dell'intero Comitato di Lotta, non essendo state oggetto di discussione in assemblea.
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Re: Provincia Bat: Sottoscritto a Barletta contratto di locazione per la Prefettura
blueandria ha scritto:Sesta provincia di Bt: il popolo è assetato di verita!
Parlassero per loro, i burlettani, il popolo andriese è assetato solo di Peroni!
bender- Capitano
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Re: Provincia Bat: Sottoscritto a Barletta contratto di locazione per la Prefettura
Comitato di Lotta Barletta Provincia contro il Sindaco di Andria
Duro attacco a Zaccaro mentre si profila l'ipotesi di una sua candidatura nelle file del PD quale candidato alla presidenza della BAT
di La Redazione
"Il COMITATO DI LOTTA BARLETTA PROVINCIA, avuto conoscenza del contenuto del verbale redatto dal Sindaco di Andria, avv. Vincenzo ZACCARO, a seguito dell'Assemblea dei Sindaci della Provincia di Barletta-A.T., tenutasi il 6 febbraio 2009 presso la Sede Municipale di Andria, ha conferito mandato all'avv. Antonio DI LECCE (Presidente del Comitato di Lotta) ed al prof. Nicola DI MODUGNO (docente di Diritto Amministrativo) di stigmatizzare, con apposita memoria al Ministro dell'Interno, il singolare metodo utilizzato dal Sindaco ZACCARO sia per redigere, fuori da ogni corretta formalità, il verbale della Assemblea dei Sindaci, sia per contestare fermamente le affermazioni in ordine a presunte dichiarazioni che i partecipanti alla detta Assemblea avrebbero fatto in ordine alla dislocazione delle sedi provvisorie degli uffici provinciali.
Saranno, inoltre, formulate precise richieste per conoscere:
1. quali sarebbero le c.d. “precise direttive emanate dal Ministero dell'Interno …” circa l'ubicazione, in via provvisoria, delle sedi istituzionali della Provincia di Barletta-A.T. nella città di Andria;
2. se è vero o meno che il detto verbale sia stato redatto con l'ausilio del dott. Francesco FASANO, funzionario della Prefettura di Foggia e stretto collaboratore del Commissario di Governo, Prefetto Giuseppe CAPRIULO;
3. se il Sindaco ZACCARO e tutti gli altri Sindaci che sarebbero intervenuti per sostenere l'inopportunità dell'utilizzo del prestigioso immobile “Palazzo PARLANDER”, posto a disposizione gratuita per un anno da un benemerito imprenditore barlettano, siano a conoscenza o meno delle direttive formulate dalla Ragioneria Generale dello Stato che hanno indicato primariamente l'utilizzo di immobili demaniali ed in uso gratuito per l'istituzione degli uffici provinciali del nuovo ente;
4. se i Sindaci sono a conoscenza o meno che l'ASL/Barletta-A.T. dispone di non meno di mq. 60.000 di uffici situati in edifici prestigiosi in Barletta (ex Ospedale “Umberto I” ed ex Ospedale Pediatrico “Bambin Gesù”), utilizzabili immediatamente per sedi provvisorie di uffici della nuova Provincia e per la sede legale della stessa.
Il dott. Carlo DIBELLO, intervenuto nel dibattito dell'Assemblea Popolare, ha dichiarato di rendersi promotore di richiesta per la convocazione urgente di una seduta monotematica sull'argomento in seno al Consiglio Comunale di Barletta".
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Duro attacco a Zaccaro mentre si profila l'ipotesi di una sua candidatura nelle file del PD quale candidato alla presidenza della BAT
di La Redazione
"Il COMITATO DI LOTTA BARLETTA PROVINCIA, avuto conoscenza del contenuto del verbale redatto dal Sindaco di Andria, avv. Vincenzo ZACCARO, a seguito dell'Assemblea dei Sindaci della Provincia di Barletta-A.T., tenutasi il 6 febbraio 2009 presso la Sede Municipale di Andria, ha conferito mandato all'avv. Antonio DI LECCE (Presidente del Comitato di Lotta) ed al prof. Nicola DI MODUGNO (docente di Diritto Amministrativo) di stigmatizzare, con apposita memoria al Ministro dell'Interno, il singolare metodo utilizzato dal Sindaco ZACCARO sia per redigere, fuori da ogni corretta formalità, il verbale della Assemblea dei Sindaci, sia per contestare fermamente le affermazioni in ordine a presunte dichiarazioni che i partecipanti alla detta Assemblea avrebbero fatto in ordine alla dislocazione delle sedi provvisorie degli uffici provinciali.
Saranno, inoltre, formulate precise richieste per conoscere:
1. quali sarebbero le c.d. “precise direttive emanate dal Ministero dell'Interno …” circa l'ubicazione, in via provvisoria, delle sedi istituzionali della Provincia di Barletta-A.T. nella città di Andria;
2. se è vero o meno che il detto verbale sia stato redatto con l'ausilio del dott. Francesco FASANO, funzionario della Prefettura di Foggia e stretto collaboratore del Commissario di Governo, Prefetto Giuseppe CAPRIULO;
3. se il Sindaco ZACCARO e tutti gli altri Sindaci che sarebbero intervenuti per sostenere l'inopportunità dell'utilizzo del prestigioso immobile “Palazzo PARLANDER”, posto a disposizione gratuita per un anno da un benemerito imprenditore barlettano, siano a conoscenza o meno delle direttive formulate dalla Ragioneria Generale dello Stato che hanno indicato primariamente l'utilizzo di immobili demaniali ed in uso gratuito per l'istituzione degli uffici provinciali del nuovo ente;
4. se i Sindaci sono a conoscenza o meno che l'ASL/Barletta-A.T. dispone di non meno di mq. 60.000 di uffici situati in edifici prestigiosi in Barletta (ex Ospedale “Umberto I” ed ex Ospedale Pediatrico “Bambin Gesù”), utilizzabili immediatamente per sedi provvisorie di uffici della nuova Provincia e per la sede legale della stessa.
Il dott. Carlo DIBELLO, intervenuto nel dibattito dell'Assemblea Popolare, ha dichiarato di rendersi promotore di richiesta per la convocazione urgente di una seduta monotematica sull'argomento in seno al Consiglio Comunale di Barletta".
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blueandria- Primo Ufficiale
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Re: Provincia Bat: Sottoscritto a Barletta contratto di locazione per la Prefettura
votate gli esponenti del pd, che vi svendono a barletta!
bender- Capitano
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VOTATE PER IL MID
MOVIMENTO ITALIANO DISABILI
Proposta del MID: Eliminazione delle barriere architettoniche dagli uffici Provinciali della futura BAT.
Il MID Movimento Italiano Disabili, guidato dal suo coordinatore provinciale Antonio Colasuonno, proporrà al neo Presidente della nuova Provincia BAT la eliminazione dai i diversi uffici provinciali di tutte le barriere architettoniche che sono uno vero e proprio ostacolo per la mobilità dei disabili.
Infatti, con la nascita della nuova provincia saranno numerosi i diversi uffici provinciali, come Presidenza, Giunta e Consiglio Provinciali che saranno allocati presso edifici di vecchia costruzioni e che devono essere ristrutturati per i disabili che dovranno accedere comodamente.
Per cui, il Coordinatore Provinciale BAT (Barletta-Andria-Trani) Antonio Colasuonno, in una nota dichiara che sarà il primo impegno politico con gli elettori che il MID porterà sino in fondo per costruire una provincia su misura per i diversamente abili.
Il MID Movimento Italiano Disabili, conclude, invitando tutti coloro che vogliono aderire o candidarsi a prendere contatto con il Coordinatore Provinciale BAT (Barletta-Andria-Trani) Antonio Colasuonno al seguente indirizzo di posta elettronica: a.colasuonno@hotmail.it o al seguente numero di cellulare 329/7836579.
https://tifoandria.forumattivo.comtifoandria.forumattivo.comilmid.
Il Presidente Nazionale del M.I.D.
Francesco Ferrara
Proposta del MID: Eliminazione delle barriere architettoniche dagli uffici Provinciali della futura BAT.
Il MID Movimento Italiano Disabili, guidato dal suo coordinatore provinciale Antonio Colasuonno, proporrà al neo Presidente della nuova Provincia BAT la eliminazione dai i diversi uffici provinciali di tutte le barriere architettoniche che sono uno vero e proprio ostacolo per la mobilità dei disabili.
Infatti, con la nascita della nuova provincia saranno numerosi i diversi uffici provinciali, come Presidenza, Giunta e Consiglio Provinciali che saranno allocati presso edifici di vecchia costruzioni e che devono essere ristrutturati per i disabili che dovranno accedere comodamente.
Per cui, il Coordinatore Provinciale BAT (Barletta-Andria-Trani) Antonio Colasuonno, in una nota dichiara che sarà il primo impegno politico con gli elettori che il MID porterà sino in fondo per costruire una provincia su misura per i diversamente abili.
Il MID Movimento Italiano Disabili, conclude, invitando tutti coloro che vogliono aderire o candidarsi a prendere contatto con il Coordinatore Provinciale BAT (Barletta-Andria-Trani) Antonio Colasuonno al seguente indirizzo di posta elettronica: a.colasuonno@hotmail.it o al seguente numero di cellulare 329/7836579.
https://tifoandria.forumattivo.comtifoandria.forumattivo.comilmid.
Il Presidente Nazionale del M.I.D.
Francesco Ferrara
Ospite- Ospite
Re: Provincia Bat: Sottoscritto a Barletta contratto di locazione per la Prefettura
blueandria ha scritto:Comitato di Lotta Barletta Provincia contro il Sindaco di Andria
Duro attacco a Zaccaro mentre si profila l'ipotesi di una sua candidatura nelle file del PD quale candidato alla presidenza della BAT
di La Redazione
"Il COMITATO DI LOTTA BARLETTA PROVINCIA, avuto conoscenza del contenuto del verbale redatto dal Sindaco di Andria, avv. Vincenzo ZACCARO, a seguito dell'Assemblea dei Sindaci della Provincia di Barletta-A.T.,
ma vedete questi luridi del comitato di lotta come chiamano la provincia???
bender- Capitano
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Re: Provincia Bat: Sottoscritto a Barletta contratto di locazione per la Prefettura
bender ha scritto:blueandria ha scritto:Comitato di Lotta Barletta Provincia contro il Sindaco di Andria
Duro attacco a Zaccaro mentre si profila l'ipotesi di una sua candidatura nelle file del PD quale candidato alla presidenza della BAT
di La Redazione
"Il COMITATO DI LOTTA BARLETTA PROVINCIA, avuto conoscenza del contenuto del verbale redatto dal Sindaco di Andria, avv. Vincenzo ZACCARO, a seguito dell'Assemblea dei Sindaci della Provincia di Barletta-A.T.,
ma vedete questi luridi del comitato di lotta come chiamano la provincia???
Semplicemente assurdi. Non ho altre parole per definire questo comitato di lotta. A questo punto la chiamerei Provincia del Comitato di Lotta di Barletta!!!! Fate ridere!!!!
Ultima modifica di TifoAndria il Lun Mar 09, 2009 4:15 pm - modificato 1 volta.
Re: Provincia Bat: Sottoscritto a Barletta contratto di locazione per la Prefettura
premetto ke nn capisco nulla di politica,xo da quel ke ho sentito il governo vorrebbe eliminare le province...MAGARI LO FA,NN NE POSSO PIU DI SOTTOSTARE A BARLETTA
forzaandria- Capitano
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Re: Provincia Bat: Sottoscritto a Barletta contratto di locazione per la Prefettura
Vedremo se il tanto famigerato comitato di lotta verrà ad Andria quando si terrà il primo consiglio provinciale...
Rccard- Primo Ufficiale
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Re: Provincia Bat: Sottoscritto a Barletta contratto di locazione per la Prefettura
il problema e che questi non ci stanno a nessuna decisione che si prenda in merito a sta cxxxo di provincia. Vedi oggi come questi hanno risposto alla proposta di candidatura del ns. Sindaco Zaccaro, (da parte di quelli di Bari), nel PD e cioè contrastando fortemente la decisione di Emiliano & co. proponendo la candidatura del sindaco di barletta Maffei. Questo per il timore che se Zaccaro riuscisse a diventare presidente della provincia possa in un certo modo avantaggiare Andria... ASSURDO!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ANDRIA FUORI DALLA PROVINCIA!!!!!!!!
eagle- Timoniere
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Re: Provincia Bat: Sottoscritto a Barletta contratto di locazione per la Prefettura
NON mi sono MAI sentito SOTTOPOSTO a quelli di barletta e MAI LO SAREMO!!!!!!!!!!!!!!forzaandria ha scritto:premetto ke nn capisco nulla di politica,xo da quel ke ho sentito il governo vorrebbe eliminare le province...MAGARI LO FA,NN NE POSSO PIU DI SOTTOSTARE A BARLETTA
eagle- Timoniere
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Re: Provincia Bat: Sottoscritto a Barletta contratto di locazione per la Prefettura
Vi faccio una domanda ... se ci saranno le primarie tra Maffei e Zaccaro , a prescindere se siete di destra o no ... che fate , votate o no ?
emik77- Capitano
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